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La SPAL torna al successo in casa che mancava dalla partita casalinga del 17 settembre contro l’Atalanta. Una vittoria ottenuta prima di tutto con una prestazione di grande carattere, come richiesto dalla tifoseria prima del fischio d’inizio. I ragazzi di mister Semplici hanno avuto il merito di non demoralizzarsi nemmeno dopo il rigore segnato da Perotti, trovando un successo tanto atteso quanto meritato. Tante le prestazioni degne di nota, ma oggi a spiccare sono quelle di Fares, che ha letteralmente umiliato Karsdorp e di Petagna, ancora a segno.

VIVIANO 7 – Spettatore non pagante nel primo tempo, con un solo intervento su Dzeko. Si ripete nella ripresa, con una respinta ad alto coefficiente di difficoltà, prendendosi anche lui le luci della ribalta.

CIONEK 6,5 – Soffre la fisicità delle punte giallorosse e in occasione del rigore per atterramento di Dzeko sembra più sfortunato che colpevole. Si fa vedere con profitto anche nella metà campo avversaria: prima con il cross per il vantaggio di Fares e poi con il colpo di testa nel finale con il quale sfiora il gol.

VICARI 7 – Sente particolarmente il derby personale contro la Roma e, dopo aver giocato la sua miglior partita dell’anno all’andata, concede il bis. Rintuzza ogni attacco avversario, anche con le cattive: come quando, dopo cinque minuti, spende un’ammonizione per rimediare a un errore di Bonifazi.

BONIFAZI 6,5 – Dzeko e Schick lo mettono a dura prova sul piano fisico e come se non bastasse deve pedinare un indiavolato Zaniolo nella ripresa. Alterna ottime cose a errori un po’ banali, ma la generosità non si discute.

LAZZARI 7 – Inizia comprensibilmente con il freno a mano un po’ tirato, probabilmente col timore che il problema muscolare possa ripresentarsi. Col passare dei minuti innesta le marce alte e mette in difficoltà anche un difensore puro come Juan Jesus. Sfiora anche il gol dalla distanza. (dal 31’ s.t. REGINI 6 – Esordio in maglia biancazzurra. Gestisce la situazione, limitandosi alla fase difensiva contro un pericolo costante come Zaniolo).

MURGIA 6,5 – Fa il suo in mezzo al campo, con tanto lavoro sporco e diversi palloni recuperati. Combattente vero. (dal 39’ s.t. SIMIC s.v. – Pochi minuti per alzare il muro difensivo spallino e far sbiadire la brutta prova di Parma).

MISSIROLI 6,5 – Due palloni orizzontali nei primi dieci minuti minuti, cosa che non ti aspetti da un giocatore della sua esperienza. Con la SPAL in vantaggio entra in partita e sembra trovare le misure. Meglio in fase difensiva che in impostazione. Notevole il salvataggio provvidenziale nel primo tempo sulla conclusione a botta sicura di Cristante.

KURTIC 7 – Spina nel fianco per la Roma che non riesce ad accorciare né con Cristante né in seconda battuta con Karsdorp. Quando rientra sul destro crea sempre qualcosa, poi a volte difetta nella misura, come ad esempio sui cross, oppure non è fortunato, come sulla conclusione dalla distanza intorno alla mezz’ora. (dal 35’ s.t. SCHIATTARELLA 6 – Mette in campo l’esperienza necessaria per portare a casa il risultato)

FARES 8 – Che sia in giornata di grazia si vede dalla personalità con cui parte, attaccando ripetutamente sul suo lato. Determinante in entrambi i gol. Sul primo è bravissimo a crederci sul cross di Cionek, saltando in testa a Karsdorp. Sul rigore, invece, serve un pallone con i giri giusti, da vero numero dieci, a Petagna. Finisce prima da laterale destro e poi da mezzala. Si concede anche qualche finezza dal sapore sudamericano.

PETAGNA 7,5 – Se non è il migliore in campo oggi è solo per la prestazione da top player di Fares. Nel primo tempo si vede soprattutto come uomo assist, mentre nella ripresa prima si guadagna il rigore, trasformandolo con grande freddezza, poi va anche vicino anche al raddoppio personale. Lotta come un leone su ogni palla.

ANTENUCCI 6 – Sgobba con grande impegno, strappando la sufficienza. Con il pallone tra i piedi, però, non riesce quasi mai a essere determinante, anzi, da una sua palla persa nasce il rigore dell’1-1.

SEMPLICI 7 – Il momento poteva diventare molto delicato, soprattutto dopo le ultime opache prestazioni. Le sue scelte vengono premiate dal risultato: rischia Lazzari dal primo minuto e torna di conseguenza al 352, restituendo alla squadra le certezze che i recenti cambi di modulo un po’ avevano minato.