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La settimana degli impegni internazionali ha visto la SPAL lavorare a ranghi ridotti in attesa del ritorno dei convocati. A Ferrara, tra gli altri, è rimasto Francesco Vicari che è stato il protagonista della conferenza stampa del venerdì al centro sportivo GB Fabbri.

Francesco, raccontaci un po’ il tuo ultimo periodo. Contro Inter e Roma sei sceso in campo dall’inizio e non capitava dal 10 febbraio (Atalanta-SPAL).
“E’ stato un periodo di lavoro. Dopo la preparazione estiva ho avuto qualche problemino fisico, poi per me è sempre stato importante farmi trovare pronto quando il mister mi ha chiamato in causa”.

Cos’è cambiato in queste settimane? La SPAL sembrava in difficoltà, poi è arrivato questo exploit contro la Roma.
“Era da tempo che stavamo disputando buone gare senza ottenere risultati e quando questo succede viene messo un po’ tutto in discussione. Contro la Roma, davanti ai nostri tifosi, è stato bello vincere. Un’iniezione di fiducia così ci mancava. Ma non abbiamo ancora fatto nulla, il campionato non è finito e ora ci aspetta una partita difficilissima a Frosinone. Sappiamo che affronteremo una squadra avvelenata che si sta giocando le ultime carte per restare attaccata al treno salvezza. Che partita mi aspetto? Noi dobbiamo giocare per portare a casa i tre punti, ma non sarà facile perché il Frosinone sta facendo bene, soprattutto in casa”.

Siamo nel pieno della pausa per le nazionali. Tu pensi alla maglia azzurra?
“E’ il sogno di tutti, ma sinceramente non credo sia ancora arrivato il mio momento. Ma indossare la maglia dell’Italia è sicuramente un obiettivo per il mio futuro”.

Intanto hai vinto due sfide su due contro la Roma, per te è quasi un derby.
“Sono stati due bellissimi momenti, non tanto per aver battuto la Roma, ma per aver finalmente raccolto una vittoria di squadra. Quella di domenica scorsa è stata una grande partita, poi sì, a casa tanti amici romanisti mi hanno un po’ preso in mezzo ed è anche stato divertente”.

Dal tuo arrivo a Ferrara, per due stagioni sei stato un titolare indiscusso. Ora che stai trovando meno spazio senti la difficoltà di dover dimostrare qualcosa?
“E’ una cosa che capita a tutti i calciatori, se non si gioca c’è un motivo. Io ho sempre cercato di allenarmi al massimo per trovare condizione e fiducia. Serve calma per riconquistarsi spazio”.

In due anni di Serie A sai dirci quale attaccante ti ha creato più problemi?
“Tanti… metterne tre su un ipotetico podio sarebbe impossibile e irrispettoso. Sicuramente Dzeko è una delle punte più forti, ma siamo riusciti a limitarlo molto”.

Come vedi la volata salvezza?
“Sapevamo che il nostro cammino sarebbe stato difficile fino alla fine. Nessuno molla, stringiamo i denti senza dimenticare che il nostro obiettivo è quello”.

Nel reparto difensivo della SPAL vedi più esperienza rispetto alla passata stagione? 
“Sicuramente ci conosciamo di più e meglio e questo aiuta. In più le squadre in lotta per la salvezza sono più preparate rispetto allo scorso anno, ma è anche vero che noi siamo più esperti, e parlo soprattutto per me che sono al mio secondo anno di A”.

E a luglio, a stagione abbondantemente ultimata, per Vicari arriverà anche il momento di rimboccarsi le maniche in un’altra veste: “Sto per diventare papà. E’ un emozione indescrivibile, mi commuovo quando ne parlo. Io e la mia compagna inizialmente abbiamo preferito tenere la cosa per noi, ma adesso siamo felicissimi e non vediamo l’ora che arrivi l’estate per questo motivo“.