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Cose che in linea di massima abbiamo capito dopo la partita di Cagliari: i titolari da 30 partite a stagione (cit. L. Semplici) sono tali per un motivo abbastanza preciso; il Cagliari a pieno organico è una squadra con valori fisici e tecnici leggermente superiori alla SPAL; per questa squadra è tendenzialmente difficile essere competitiva tre volte nell’arco di sette giorni; Petagna è in linea di massima insostituibile, almeno quanto lo sono Lazzari e Fares.

Qualche dato a suffragio di quest’ultima tesi, al di là dell’apprezzabile apporto (pur senza gol) fornito dal 37 nel finale di partita della Sardegna Arena (valutato positivamente un po’ da tutti gli addetti ai lavori). Nel girone di ritorno gli attaccanti della SPAL hanno segnato un solo gol su azione manovrata: quello firmato proprio da Petagna contro la Fiorentina. Per trovare un precedente di qualunque bisogna andare a ritroso fino alla 19^ giornata: Milan-SPAL 2-1, ancora Petagna. Prima ancora: 12^ giornata, SPAL-Cagliari 2-2, Petagna (guarda un po’) e Antenucci.

In generale, la SPAL sta segnando di più rispetto al girone d’andata (13 gol finora contro i 15 complessivi della prima metà di stagione), ma lo sta facendo in modi diversi. L’incidenza dei rigori è aumentata, anche se la pericolosità media (che gli statistici misurano con il parametro degli expected goals) è rimasta grosso modo la stessa nell’arco del campionato (1.13 girone d’andata; 1.04 girone di ritorno).

Girone d’andata: 15 gol 
– azione manovrata: 11 (73%)
– piazzato diretto: 0
– piazzato indiretto: 3 (20%)
– rigore: 1 (7%)

Girone di ritorno (finora): 13 gol 
– azione manovrata: 5 (38,5%)
– piazzato diretto: 1 (7,5%)
– piazzato indiretto: 3 (23,5%)
– rigore: 4 (30,5%)

Antenucci è rimasto un girone intero senza riuscire a segnare: tra il gol al Cagliari (al Mazza) e quello di Cagliari sono passati 1.072 minuti. L’equivalente di quasi 12 partite complete, al netto dei minuti di recupero. Striscia che ovviamente rimane aperta se si vogliono considerare i soli gol su azione.
Paloschi è a digiuno da 715 minuti di gioco (ultimo gol: SPAL-Inter 1-2, ottobre 2018), Floccari da 923 (ultimo gol in campionato: Udinese-SPAL 1-1, gennaio 2018).

In un quadro del genere, i meriti del Petagna-realizzatore saltano all’occhio in maniera piuttosto netta, anche perché le difficoltà dei suoi colleghi attaccanti sono state solo in parte compensate dall’apporto dei centrocampisti (Kurtic 5, Fares 2). Non sorprende quindi che a gennaio la SPAL avesse cercato di dare una scossa al reparto cercando di aggiudicarsi Gregoire Defrel ed Emanuele Giaccherini. Giocatori con caratteristiche abbastanza diverse da quelle (soprattutto) di Antenucci e Paloschi, in grado di dare quel tocco di imprevedibilità in più che avrebbe potuto senz’altro giovare al gioco di Semplici.