A trentotto anni Sergio Floccari non smette di stupire. L’attaccante calabrese ha deciso la sfida contro la Juventus, dimostrando ancora una volta di essere prezioso per la SPAL: “Oggi è una gran bella giornata per noi. Era una partita difficile in cui i nostri avversari potevano festeggiare lo scudetto e siamo stati bravi a rimandargli la festa, nonostante un primo tempo in cui abbiamo avuto delle difficoltà. Nella ripresa siamo stati fantastici a recuperare e ribaltare la partita con una grande prestazione. Non ho chiamato Murgia in occasione del secondo gol, avevo intuito che il loro difensore poteva non accorgersi del mio movimento perché aveva perso un attimo la posizione: l’ho cercato ed è andata bene. E’ stato un gol importante in un momento della stagione altrettanto importante, ho voluto festeggiarlo alla grande con i nostri tifosi, loro ci sono sempre stati ed era giusto condividere appieno la mia gioia con loro“.
“Credo che stiamo raccogliendo i frutti di qualche mese fa quando le cose non andavano benissimo. Siamo stati bravi a compattarci e a capire dove potevamo migliorare per raggiungere il nostro obiettivo. Molto più delle parole conta il lavoro e quello che si fa vedere sul campo. Chiaramente non è ancora finita e ci sono davanti altre partite importanti: dobbiamo continuare a giocare con questa consapevolezza e questo atteggiamento. I risultati recenti sono la diretta conseguenza di tutto questo. Quando sono venuto alla SPAL ormai due anni e mezzo fa ho scelto di cambiare con grande passione, avevo ancora voglia di divertirmi e ho trovato una piazza straordinaria, un posto che ti stimola e ti aiuta a rendere in un certo modo. In questi anni abbiamo sempre avuto dei gruppi importanti, che nelle difficoltà sono sempre riusciti a reagire. Il mio rendimento dipende dalla forza che si riesce a creare ogni giorno all’interno dello spogliatoio“.
“Se mi sento un po’ lo zio di questi ragazzi? Mi avete fatto un complimento perché potevate darmi del nonno (ride, ndr). Io mi continuo a divertire, riesco a stare bene con loro e comunico benissimo nonostante ci siano tanti anni di differenza. Non ho ancora preso una decisione definitiva sul mio futuro, dovrò sedermi con calma a parlare con la dirigenza e decideremo tutti insieme di comune accordo. Devo dire che per me quest’anno è stato molto particolare: fino a dicembre non riuscivo a star bene col piede e lì ho seriamente pensato di salutare una volta per tutte questo sport, invece adesso è da un paio di mesi che mi sento in forma e riesco a rendermi utile per la causa. Vedremo che cosa fare, io alla SPAL sto bene, è una società che mi ha accolto e mi ha capito, e questa è la cosa più importante“.