Al MF Impianti Palace la Bondi, priva di Fantoni e Ganeto, ai box per problemi fisici, si congeda dai propri tifosi con una sconfitta, battuta da l’OraSì (77 – 84), arrivata a Ferrara motivatissima a conquistare l’ultimo posto disponibile per i play-off. Ma i supporters estensi vanno oltre al risultato e alla sirena finale fanno festa con i giocatori che, nonostante le mille peripezie stagionali, sono riusciti a conquistare una salvezza a dir poco insperata ad un certo punto del campionato. Ravenna, invece, ufficializza la propria partecipazione alla post season. Divertente la battaglia a suon di triple tra Smith e Swann, che realizzatori di razza!
Ferrara, con la salvezza aritmetica in tasca è libera di mente, e parte alla grande, volando sulle ali di Swann (8 punti, con due bombe). Molinaro e Masciadri segnano da dietro l’arco dei 6,75, Cardillo e Smith, invece, da dentro il pitturato: 11-8 al 5′. Ravenna, decisamente più tesa dei padroni di casa vista la posta in palio, si scrolla un po’ di paura di dosso grazie a Smith, che mette 5 punti di fila, ed effettua il sorpasso: al 7′, 11-13. L’attacco della Bondi dopo i cambi si inceppa e l’OraSì prova ad approfittarne (con i canestri di Masciadri e Montano) ma fa poca strada perché Liberati prima e Zampini poi trovano il fondo della retina. Scocca il 10′, primo break: ospiti avanti di un possesso: 15 – 18.
Ma appena le squadre rientrano sul parquet Ravenna prende il largo: Montano ne segna 6, altrettanti ne fa Cardillo, a cui si aggiungono i 5 di Smith ed i 3 di Masciadri. Ferrara rimane quantomeno in scia con le due bombe di Molinaro e il cesto in penetrazione di Swann: al 14’ il punteggio sul tabellone (25 – 42) inizia a farsi preoccupante. La difesa estense fa acqua da tutte le parti, e i giocatori dell’OraSì non si fanno di certo pregare a fare canestro. Il parziale del secondo quarto è impietoso, sia in termini di punti (16 – 29) che di rimbalzi (13 – 26, esattamente il doppio). All’intervallo Ravenna va negli spogliatoi consapevole di essere in totale controllo del match: 31 – 47.
Al ritorno in campo la musica non cambia, lo spartito è sempre quello: Ravenna bombarda da dietro l’arco dei 6,75 (a referto Marino, Cardillo e Smith) e domina sotto le plance grazie allo strapotere fisico di Hairston. Ferrara ci prova (Swann migliora le sue statistiche di serata aggiungendo altri 5 punti al proprio box score), però la sensazione è quella che proprio non ci sia niente da fare. Al 25’ gli ospiti comandano 38 – 60; al 30’ il margine dell’OraSì rimane sostanzialmente invariato: 51 – 72.
Così, durante l’ultimo periodo sembra tutto apparecchiato per il più classico dei garbage time. Ma la Bondi non è minimamente intenzionata ad alzare bandiera bianca prima del tempo. Peccato che Ravenna non si scomponga durante il tentativo di rimonta di Ferrara (70 -79 al 37′), guidato da Mazzoleni, Zampini – indubbiamente – le note più positive di serata, ed il solito Swann. Alla fine le luci della ribalta se le prendono i tifosi che iniziano a cantare a squarciagola per ringraziare i loro beniamini: cori per tutti, dal primo all’ultimo giocatore del roster della Bondi, passando per il coach, Spiro Leka, probabilmente il vero artefice del miracolo che ha garantito a Ferrara di giocare in A2 anche nella prossima stagione.
Bondi Ferrara – OraSì Ravenna 77-84
Parziali: 15-18; 16-29; 20-25
Bondi Ferrara: Conti ne, Swann 29, Petrolati ne, Molinaro 15, Zampini 10, Mazzoleni 7, Buffo, Calò, Panni 6, Mazzotti 3, Campbell ne, Liberati 7. All.: Leka.
OraSì Ravenna: Smith 29, Marino 6, Hairston 16, Jurkatamm, Masciadri 10, Gandini ne, Montano 10, Cardillo 13, Rubbini ne, Baldassi ne, Tartamella. All.: Mazzon.
Arbitri: Brindisi, Raimondo, Azami.