Aprile a quanto pare è il mese del gol per Felipe: il difensore italo-brasiliano ha firmato il suo primo centro stagionale a distanza di un anno esatto dall’ultima occasione. Era infatti il 29 aprile 2018 quando insaccò il gol del temporaneo 1-2 sul campo dell’Hellas Verona. E anche in quell’occasione lo fece su azione da corner con l’assistenza di Vicari.
“L’avevo detto già l’anno scorso: ho una media di un gol all’anno! A parte gli scherzi, sono contento di aver segnato dando il mio contributo. Ora valuteremo il fastidio che ho al flessore: l’ho sentito indurirsi, ma non credo sia qualcosa di grave. Ho valutato parecchie cose prima di chiedere il cambio: ho preso l’ammonizione nei primi minuti, anche Vicari era già ammonito. L’uscita è stata determinata soprattutto dall’andamento della partita, perché ci hanno messo in difficoltà in varie circostanze soprattutto per fisicità e velocità sulle palle alte, quindi ho preferito non rischiare. Ho rischiato anche la seconda ammonizione: ho cercato di togliermi di mezzo, è stato bravo Pandev a cercare il contatto. L’importante è dare continuità ai risultati ed oggi abbiamo fatto una buona gara concedendo poco e subendo un gol fortunoso: è un peccato perché potevamo chiudere il discorso salvezza”.
“Se si parla di una cena da offrire a Vicari? Anche due, è il secondo gol che segno su assist suo (ride, ndr). Ora pensiamo alla prossima partita: il Chievo lotta anche se è già retrocesso e ha calciatori di valore. Hanno fatto giocare giovani sconosciuti che hanno dimostrato di essere delle ottime scelte. Tutte le partite richiedono impegno perché non ci regala niente nessuno. Io l’avevo detto che la salvezza dell’anno scorso è stata merito anche del tifo e dell’aiuto in ogni gara, come quest’anno: i tifosi sono un’arma in più, ci hanno sempre sostenuto ed appoggiato e la squadra lo sente perché scendiamo in campo più motivati e più vogliosi“.