Il pareggio col Genoa avvicina ulteriormente la SPAL all’aritmetica salvezza, ma il risultato del campo non appaga Walter Mattioli, che si complimenta con la squadra, ma non nasconde un leggero disappunto per la mancata festa: “Io vorrei sempre vincere. Da un lato il pareggio mi può andar bene, dall’altro vi dico che mi è dispiaciuto perché avevamo la possibilità di vincerla e speravo di fare ulteriori tre punti, sia in ottica salvezza sia per la classifica in generale. Non sono dispiaciuto, ma un po’ rammaricato perché le partite, specialmente quelle che giochiamo davanti a tanti tifosi come oggi, le vorrei vincere. Loro hanno tirato in porta due volte e in una è nato un gol strano per la traiettoria che ha preso il pallone. Ho avuto l’impressione che abbiamo avuto occasioni importanti fino alla fine, cercando di vincerla. C’è stato un fallo su Floccari che a volte danno e a volte no, ma in generale anche l’arbitraggio di oggi non mi è piaciuto. Ci teniamo il punto perché è sempre un risultato positivo ma a me è parso che la SPAL volesse vincerla“.
La salvezza matematica oggi non è arrivata, ma la festa è solo rimandata ed il lavoro duro svolto finora sta pagando bene: “Mesi fa avremmo messo la firma per vedere la SPAL in questa posizione e si stanno verificando i pronostici di inizio stagione: è un’annata positiva. Il risultato finale speravo arrivasse oggi, ma arriverà nelle prossime partite. Ci sono ancora quattro incontri, tra cui due partite importantissime in casa nostra contro il Napoli ed il Milan e lì spero che la squadra si esprima come sa sia per i tifosi che per noi, perché raggiungere il traguardo prima del tempo dà soddisfazioni, ma anche una classifica diversa porta vantaggi alla società“.
Dulcis in fundo, non poteva mancare uno sguardo al futuro, non solo per le promesse azzurre della SPAL a disposizione di Mancini per lo stage della Nazionale, ma anche per la prossima stagione: “Le convocazioni in Nazionale ci danno molta soddisfazione: è pur sempre uno stage, ma vengono chiamati i migliori giovani italiani e cinque ragazzi della SPAL ne fanno parte. Noi stiamo disegnando qualcosa di particolare tra titolari stranieri e giovani italiani e di questo deve essere orgogliosa non solo la società, ma tutta la città di Ferrara. Per quanto mi riguarda, anche i disegni della nuova SPAL ricominceranno ancora da Vagnati e Semplici, faremo il solito percorso che si fa tutti gli anni: di qualcosa si è già parlato, ma attenderemo il termine della stagione. Hanno ancora un anno di contratto e credo rimarranno qui con noi. In tribuna avrete visto anche Saputo e Fenucci: erano qui per una semplice visita di cortesia“.