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Nel post partita del Mazza, il proprietario della SPAL Simone Colombarini è parso piuttosto in sintonia col presidente Walter Mattioli nel considerare il pari col Genoa una potenziale occasione persa: “Visto come s’era messa la partita, si sperava di arrivare in fondo con i tre punti per poter festeggiare l’aritmetica salvezza davanti ai nostri tifosi. Tutti danno per scontato di aver raggiunto questo traguardo: manca sicuramente poco, ma non sarebbe stato male scalare anche qualche posizione in classifica per dimostrare qualcosa di più. L’obiettivo primario della salvezza è ormai già fatto, ora vogliamo provare a fare il meglio possibile, recuperando qualche posizione. Forse, sotto quest’ottica, quelli di oggi si possono considerare anche due punti persi. Abbiamo ancora quattro partite e si sa che a fine campionato le motivazioni sono importanti. Noi dobbiamo cercare di onorare al meglio il campionato provando a dare ulteriore lustro a questa società. Magari togliendoci qualche altra piccola soddisfazione. Diciamo che nel secondo tempo siamo entrati un po’ più scarichi: il Genoa ha alzato i giri e dopo aver trovato il pareggio si è chiuso senza lasciare spazi, visto che alla fine aveva raggiunto quello che voleva. A quel punto è diventata difficile e si capiva che la partita sarebbe terminata in parità“.

Abbiamo fatto un percorso eccezionale nell’ultimo periodo e se oggi siamo qui, sereni, a commentare un pareggio in casa col Genoa è perché abbiamo fatto bene fino a questo punto. È un percorso che non va dimenticato e sarà complicato da ripetere. Ci mancano quattro partite e dobbiamo cercare di fare il meglio per noi e per i nostri tifosi. Avrei messo la firma dieci volte per trovarmi in questa situazione e le metterei anche per il prossimo campionato. Però se si può fare qualcosa di più perché non provarci? Non abbiamo ancora iniziato a programmare il futuro, vogliamo solamente pensare a chiudere al meglio questo campionato e poi ci sarà tempo per parlare, organizzare e stabilire strategie. Finché la stagione non si chiude sappiamo che ci sono dei movimenti che sono difficili da prevedere, e sappiamo altrettanto bene che alcuni dei nostri giocatori potranno essere ambiti. Fortunatamente siamo stati bravi a chiudere in anticipo il campionato e non abbiamo esigenze economiche tali da prendere in considerazione cessioni eccellenti. Valuteremo tutto con calma. Sappiamo che qualcuno verrà richiesto e che qualcuno forse ambisce a giocare in una squadra con obiettivi diversi dai nostri. Vedremo quando si aprirà il mercato“.

Cosa possiamo dire riguardando gli anni passati e vedendoci ora? Non è stato facile, abbiamo fatto tantissimi sforzi di tempo e di denaro per allestire una rosa competitiva, e direi che i risultati raggiunti ci hanno premiato sotto ogni punto di vista. Lo vediamo dal rapporto con la città, coi tifosi, dai risultati e con il patrimonio dei giocatori che ci troviamo ora in mano. Abbiamo speso, ma non dimentichiamoci che non abbiamo ancora ceduto alcun giocatore importante dopo due anni di serie A. Ci sarà un’estate abbastanza calda, ma partiremo da una posizione di vantaggio. La presenza del presidente del Bologna (Joey Saputo, ndr) in tribuna? Penso sia venuto in Italia per vedere la sua squadra giocare ieri e oggi ci ha chiamato per venire a vedere un’altra partita. Niente di particolare“.