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Primo livello di difficoltà superato. Seppure con qualche affanno e qualche brivido di troppo. La SPAL Primavera accede alle semifinali dei play-off promozione dopo un intenso 1-1 contro un ostico Benevento, giunto a Ferrara per nulla intimorito dalle differenze di classifica che il campionato di categoria aveva appena stabilito. Forte del regolamento, che in caso di parità prevedeva il passaggio della squadra con una posizione migliore, la SPAL può così festeggiare in attesa di conoscere la sua avversaria che uscirà dall’altro quarto, in programma domenica tra Ascoli e Spezia.

L’inizio di gara è comprensibilmente contratto. La posta in palio è alta e i primi dieci minuti vedono azioni di gioco spezzettate, con poche emozioni da entrambe le parti che rappresentano la naturale conseguenza della forte pressione degli ospiti, determinati a impedire qualsiasi forma di ragionamento da parte dei biancazzurri. La sfida si accende all’improvviso all’undicesimo minuto, quando la SPAL spreca un’occasione clamorosa servita su un piatto d’argento da una disattenzione difensiva campana: Spina solo contro il portiere calcia bene, ma il numero uno ospite si oppone ancora meglio e manda in corner. Niente paura però, la gioia è solo rimandata di sessanta secondi, perché sull’angolo successivo, battuto dallo stesso Spina, il centrale Farcas viene lasciato libero di colpire in totale tranquillità, indirizzando subito la sfida su binari favorevoli per gli estensi. Il vantaggio ha un leggero sapore di casualità, ma la SPAL si dimostra brava nel compito non scontato di sfruttare al meglio le disattenzioni dei giallorossi. La giornata lavorativa del portiere spallino Seri comincia intorno al 26’, quando è bravo a togliere dai piedi di Di Serio un pallone velenoso calciato a filo d’erba dalla fascia campana. Il giro palla biancazzurro funziona comunque abbastanza bene per la restante metà del tempo, ma un attimo prima del duplice fischio una splendida punizione del terzino Pastina si insacca a fil di palo dove Seri non può arrivare, riaprendo di fatto i giochi in vista dei successivi quarantacinque minuti.

Dopo l’intervallo il Benevento sente la possibilità di ribaltare la gara e ripropone lo stesso pressing asfissiante che aveva contraddistinto la partenza. Seri è così chiamato immediatamente ad arginare l’avanzata degli stregoni: sempre Di Serio, innescato dalle retrovie, inquadra bene lo specchio, ma il portiere estense dice no con una provvidenziale risposta di piede. La SPAL, col passare dei minuti, capisce che non può adagiarsi sul pareggio, consapevole che il rischio della beffa è dietro l’angolo. Cuellar risponde scaldando le mani a Carriero con una conclusione ravvicinata ma troppo centrale, mentre dall’altra parte Seri è ancora provvidenziale a sventare con un miracolo il destro a giro dell’esterno Mancino, troppo libero di calciare dopo la blanda opposizione di Milani. L’onda giallorossa non accenna a fermarsi e Cottafava prova a tamponare le falle in mezzo al campo con l’inserimento di Sare, più portato a difendere rispetto all’offensivo Alessio e consentendo quindi il passaggio a quattro dietro con un centrocampo a tre, nella speranza che il reparto avanzato dei ferraresi riesca ad accendere la luce.  La mossa tattica sembra sortire l’effetto desiderato, visto che arrivati alla mezz’ora il ritmo campano s’è lentamente arrestato e gli spazi per colpire in contropiede si fanno più numerosi. Detto ciò, la SPAL fatica comunque a produrre, sfavorita dalla scarsa vena dei suoi attaccanti in cui si salva solo Babbi, il cui lavoro in ripiegamento si dimostra encomiabile e decisivo per dare una mano soprattutto nelle palle alte, sempre più numerose man mano che ci si avvia verso l’epilogo. Gli ultimi minuti raccontano dell’assalto disperato da parte del Benevento, tutto all’attacco a testa bassa alla ricerca della rete della qualificazione. Le speranze dei sanniti si infrangono sulla parata di Seri che blocca un colpo di testa in pieno recupero e alla fine i ragazzi di Cottafava portano a casa un pareggio che, mai come in questo caso, vale come una vittoria. Al triplice fischio la tensione tra le due squadre sfocia in un parapiglia che porta all’espulsione di Di Serio per gli ospiti e di Cannistrà per la SPAL. Nota negativa per mister Cottafava che non potrà così contare sul suo centrale in vista della semifinale, in programma ancora a Ferrara sabato prossimo.

SPAL-BENEVENTO 1–1 (1-1)

SPAL (3-4-3): Seri; Milani, Farcas, Cannistrà; Alessio (dal 18’s.t. Sare), Uzela, Rizzo Pinna, Martina (dal 35’ s.t. Salvi); Spina (dal 44’s.t. Gibilterra), Babbi (dal 44’ s.t. Chakir), Cuellar. A disp. Fallani, Pessot, valesani, Ielo, Mazzoni, Tunjov, Campi, Minaj. All. Cottafava.

BENEVENTO (4-3-3): Carriero; Onda (dal 45’s.t. Dublino), Pastina, De Caro, Rillo; Nembot (dal 1’s.t. Cuccurullo), Peluso (dal 27’s.t. Mirante), Sanogo (dal 36’s.t. Rimoli), Santarpia, Di Serio, Mancino. A disp.: Andrei, De Siena, Russo, De Luca, Federico, Di Ronza, Cannavaro. All. Bovienzo.

ARBITRO: Sig. Daniele Perenzoni di Rovereto.  ASS.TI: Bonomo-Luca Donato.
MARCATORI: al 12’ p.t. Farcas (S), al 46’ p.t. Pastina (B).
AMMONITI: Nembot (B), Rillo (B), Babbi (S), Farcas (S).
ESPULSI: Cannistrà (S) e Di Serio (B) per comportamento scorretto al 50’ s.t.
NOTE: Campo sintetico. Giornata prevalentemente nuvolosa con schiarite. Angoli 2-3 Recuperi: 2 ‘p.t.- 5 ‘s.t.