La Primavera della SPAL sogna di ripercorrere le gesta della prima squadra, mettendo nel mirino la promozione nella massima serie del calcio giovanile italiano. Dopo le buone cose mostrate nelle ultime due stagioni, i ragazzi di mister Cottafava hanno di fronte a sé la grande occasione per andare a caccia del salto nel campionato Primavera 1. Dopo una ottima regular season, chiusa al secondo posto del girone A alle spalle di un Bologna da record, i giovani biancazzurri hanno staccato il pass per la finale playoff grazie al pareggio contro il Benevento e alla vittoria sull’Ascoli. Per gli spallini il sogno promozione è a portata di mano, anche grazie alle giocate del loro uomo di maggior talento.
Marco Spina è nell’Almanacco de “La Giovane Italia”. Dal 2011 vi raccontiamo in anteprima il futuro del calcio italiano. Vuoi essere il primo a conoscere i calciatori di domani? CLICCA QUI.
Marco Spina ha impiegato poco tempo per diventare l’uomo chiave della Primavera estense. Arrivato in estate dalla Virtus Entella, il trequartista classe 2000 si è calato a meraviglia nel nuovo ambiente: personalità e determinazione accompagnate da grande umiltà e propensione al sacrificio, doti con le quali si è fin da subito meritato la stima dei compagni e dello staff tecnico. Il resto lo hanno fatto le sue qualità calcistiche, che già si erano intraviste nello scorso campionato Primavera 2 con la maglia dell’Entella. Spina si è imposto come il leader della SPAL grazie a una qualità tecnica decisamente superiore alla media: col primo controllo è capace di spezzare ogni raddoppio sulla trequarti avversaria, mentre col dribbling secco e la conduzione di palla efficace anche nel traffico sa destreggiarsi tra le maglie strette delle difese avversarie. Un mancino affilato completa il bagaglio, e gli consente di essere prolifico in fase realizzativa: sono 11 i gol messi a segno nelle 27 presenze stagionali, un bottino che lo rende per distacco il miglior marcatore stagionale della Primavera biancazzurra. Il baricentro basso e la forza esplosiva nelle gambe gli permettono di reggere l’urto nonostante una struttura fisica nella norma. Ma la vera differenza la fanno la frequenza di passo e l’intensità con la quale interpreta la gara, senza mai calare di rendimento nel corso dei novanta minuti. Un piccolo Politano, per intenderci, che però dà il meglio di sé a sostegno delle punte piuttosto che sull’esterno.
La SPAL può rappresentare il trampolino di lancio per la carriera del trequartista classe 2000. Una passione, quella per il calcio, che lo ha portato dalla sua Mileto a vestire le maglie della Reggina e della Virtus Entella, prima di accasarsi a Ferrara nell’estate del 2018. La crescita esponenziale di questa stagione è testimoniata anche delle attenzioni di mister Semplici, che lo ha portato in panchina per ben quattro volte facendogli respirare il clima della Serie A. E chissà che, con la salvezza già conquistata con tre turni di anticipo, nel finale di stagione non ci sia spazio addirittura per l’esordio coi grandi. Prima, però, Spina deve portare a termine la sua missione: centrare la promozione nella massima serie con la Primavera biancazzurra.