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Quella di SPAL-Milan sarà a prescindere una serata di festa, nella quale i biancazzurri avranno l’occasione di congedarsi dal pubblico del Paolo Mazza dando appuntamento a tutti per la nuova stagione che inizierà ufficialmente nella seconda settimana di luglio. Tra di loro però ci sarà più di qualcuno che si porterà un dubbio, se non qualcosa di più, sulle proprie possibilità di poter vestire di nuovo gli stessi colori. Allora abbiamo provato a elencare dieci biancazzurri (con relative ragioni) che potrebbero anche essere all’ultimo incontro col pubblico ferrarese.

VIVIANO (prestito) – Il suo arrivo a gennaio ha reso la SPAL più solida. Ha conquistato i tifosi col suo carisma e la sua simpatia, ma sulla sua permanenza non ci sono certezze. In mezzo ci sono una trattativa non così scontata con lo Sporting (proprietario del cartellino fino al 2020) e un ginocchio sinistro un po’ malandato che l’ha fatto soffrire soprattutto nel finale di stagione. Considerata anche la carta d’identità (saranno 34 a dicembre) non sarebbe sorprendente vedere la SPAL considerare delle alternative.

BONIFAZI (prestito con dr) – Kevin si è fatto conoscere a Ferrara in serie B e sempre qui, in serie A, si è confermato come uno dei difensori più interessanti della sua generazione. La SPAL intende tenerlo, ma molto dipenderà dalle intenzioni del Torino, visto che c’è una clausola per il contro-riscatto. La mancata qualificazione dei granata alle coppe europee ha abbassato le probabilità di un suo rientro in pianta stabile nei piani del club di Cairo. Ma occhio agli eventuali ripensamenti dopo il ritiro di Moretti e la definizione della situazione di Lyanco col Bologna.

SIMIC (prestito) – Il croato è letteralmente sparito dai radar dopo la brutta prestazione di Parma, giocando appena 6 minuti nel girone di ritorno. Tra problemi fisici e prestazioni insufficienti, la sua seconda esperienza biancazzurra non ha dato soddisfazioni. Tornerà alla Sampdoria per fine prestito.

COSTA (2021) – Per il mancino di Noventa Vicentina c’era già aria d’addio a gennaio (l’Empoli ci aveva fatto più di un pensiero) e le parole pronunciate dal suo agente a fine aprile (“Cerchiamo continuità”) sembrano portare dritte verso una separazione.

LAZZARI (2023) – Avevamo scommesso un euro sulla sua partenza anche nell’estate scorsa, eppure è rimasto. Certo, ora le cose sono un po’ cambiate: in mezzo c’è stata la convocazione in nazionale, ma soprattutto un’altra stagione ad altissimo rendimento. In più occasioni dirigenti, tecnici e pure compagni di squadra hanno fatto notare che per lui potrebbe essere arrivato il momento di lasciare Ferrara per un ulteriore progresso di carriera. Potrebbe essere davvero arrivato il momento del congedo, con le lacrime agli occhi.

SCHIATTARELLA (2020) – Si è reso utile anche in questa stagione, ma al momento non c’è aria di rinnovo. E questo potrebbe portare il 32enne di Mugnano lontano dal biancazzurro, soprattutto se dovesse arrivare una proposta vantaggiosa in grado di garantirgli maggiore stabilità sia sotto il profilo del minutaggio, sia sul fronte contrattuale.

VALDIFIORI (2020) – Inseguito per mesi e mesi, di fatto si è visto sottrarre il ruolo di regista da Missiroli, finendo stabilmente in panchina nel girone di ritorno. Il fatto che a Udine sia stato proposto Murgia in quello che sarebbe dovuto essere il suo ruolo non depone proprio a favore di una conferma entusiastica da parte della società.

PALOSCHI (2021) – 23 apparizioni, di cui appena 8 da titolare, per un totale di 850 minuti. Bilancio: appena 2 gol, secondo peggior risultato personale in serie A dopo la stagione da zero con l’Atalanta. Difficile che a 29 anni possa accettare di giocare così poco, così com’è abbastanza improbabile che la SPAL voglia impegnare risorse importanti per un attaccante così poco utilizzato.

ANTENUCCI (2020) – Nella scorsa stagione fu l’eroe della salvezza con 11 gol, in questa si è fermato a 5, pur rendendosi parecchio utile in tanti frangenti. E’ il capitano, è amatissimo dal pubblico, è perfettamente integrato in città assieme alla sua famiglia. Le ragioni del cuore portano a una permanenza per un altro anno in biancazzurro, quelle di carriera però potrebbero indurlo a valutare le sue opzioni. Con la carta d’identità che dice 35 a settembre, è improbabile che la SPAL gli proponga un rinnovo e le offerte in estate non gli mancheranno. Nel caso, sarebbe un altro doloroso congedo.

PETAGNA (2022) – Arrivato all’ultimo atto della stagione, ha segnato più di Belotti, Mertens, Pavoletti, Immobile, Icardi e Dzeko. E il secondo miglior marcatore italiano della serie A (in coabitazione con Caputo dell’Empoli) e compirà 24 anni a giugno. Tutte ragioni che indurranno non poche squadre a tentarlo con corteggiamenti più o meno serrati. Se dovesse arrivare l’offerta giusta (dai 25 milioni in su?) la SPAL farebbe molta fatica a dire di no. La speranza è che possa confermarsi in biancazzurro, ma le logiche del mercato potrebbero portarlo altrove.

* * bonus * *

FLOCCARI (2019) – A Sergio è rimasto appena un mese di contratto ed a novembre le candeline da spegnere sulla torta saranno 38. Ma da fine febbraio il numero dieci ha dimostrato di aver ancora energia, entusiasmo e sapienza da mettere al servizio della causa. Patron Francesco Colombarini ha auspicato il rinnovo di contratto, lui sembra avere tutta l’intenzione di allungare ulteriormente la propria carriera. Se ne parlerà. Ma se qualcosa dovesse andare storto…