Il primo faccia a faccia dei quarti di finale del campionato Under 15 se lo aggiudica il Genoa, mentre la SPAL di mister Rivalta mastica rabbiosa dopo una partita dominata per larghi tratti, giocata con più personalità degli avversari ma vanificata per colpa di qualche disattenzione di troppo. Il tabellino dice 1-3 e tra una settimana a Genova servirà l’impresa per accedere in semifinale.
La SPAL parte benissimo e sessanta secondi dopo il fischio d’inizio il risultato può già cambiare, ma la progressione di Dell’Aquila viene disinnescata dal portiere del Genoa, subito chiamato in causa. Il ritmo offerto al pubblico di via Copparo è senza dubbio vivace e la SPAL gioca senza paura guardando negli occhi i pari età del Genoa, primi classificati nel girone A di regular season e ammessi di diritto a questi quarti di finale con molti favori del pronostico. Le corsie ferraresi funzionano bene e i pericoli maggiori vengono costruiti sempre da Dell’Aquila, vera e propria spina nel fianco del Grifone con tagli e cambi di direzione improvvisi che sorprendono in ogni zona oltre la trequarti avversaria. Dall’altra parte, con calma, gli ospiti iniziano a salire con una certa regolarità scaldando un paio di volte le mani a Pezzolato, mantenendo il pallino del gioco con un possesso palla costante, ma alla lunga poco produttivo. Le occasioni migliori sono dei padroni di casa: al 20’ D’Andrea calcia fuori dopo un’ottima progressione di Saiani sulla fascia mancina; dieci minuti dopo è invece Puletto a raccogliere dal limite una respinta corta della difesa rossoblù, sparando contro il numero uno genoano che con qualche affanno riesce a neutralizzare la conclusione. Giunti al tramonto del primo tempo il risultato sembra destinato a rimanere bloccato su uno 0-0 sostanzialmente giusto per quanto visto, ma proprio in pieno recupero il Genoa passa all’improvviso, tenendo viva un’azione all’apparenza inconcludente che concede invece la gloria all’esterno Fini, al posto giusto nel momento giusto per insaccare in area la palla del vantaggio.
Caricata nell’intervallo, la SPAL torna in campo col coltello fra i denti e sfiora immediatamente il pareggio con una botta di D’Andrea stampata sulla traversa, al termine di un’altra progressione costruita sempre dall’instancabile Saiani. La reazione dei padroni di casa trasmette buoni segnali in vista di almeno un’altra mezz’ora abbondante di gioco, ma le distrazioni si ripresentano puntuali subito dopo il legno colpito e per la SPAL sono purtroppo dolori. Un lancio lungo senza pretese sembra in totale controllo della retroguardia estense, in ripiegamento verso la propria area: all’altezza del vertice destro Fini riesce però a scappare via e rubare il pallone senza commettere fallo, presentandosi così tutto solo davanti a Pezzolato. Il resto è un gioco da ragazzi per l’esterno genoano, in rete per la seconda volta. Fine dei giochi per la SPAL? Neanche per sogno, perché al 17’ ecco arrivare il gol firmato da Chinappi, al termine d’un’azione corale che rianima i supporters e le speranze ferraresi in ottica passaggio del turno. L’ultimo quarto d’ora di gioco diventa incandescente per i continui ribaltamenti di fronte, con il Genoa che potrebbe segnare il terzo gol (bravo ancora Pezzolato), mentre la SPAL- a testa bassa- cerca con le ultime energie di raggiungere il pareggio. Al minuto 60’, tuttavia, la conferma che per i ragazzi di Rivalta non è per nulla giornata . Un disimpegno sbagliato della difesa spallina manda nuovamente in porta Fini, il quale non può davvero sbagliare ritrovandosi per la seconda volta davanti al portiere avversario. È il gol che chiude definitivamente i conti e rimanda il verdetto finale alla gara di ritorno, dove servirà una SPAL con la stessa intensità ma con una concentrazione diversa.
Dopo l’incontro, mister Claudio Rivalta pone l’accento proprio su questi due aspetti: “Sono molto soddisfatto della partita. La prestazione è stata molto positiva e avremmo meritato sicuramente di più. Abbiamo concesso un paio d’azioni che ci hanno penalizzato e sono stati degli errori sciocchi, ma non facciamo drammi. I ragazzi hanno quattordici anni e dobbiamo guardare quanto di buono abbiamo fatto fino ad ora. Abbiamo messo sotto uno dei gruppi più importanti d’Italia per la categoria. Sapevamo della loro forza, ma non ci siamo snaturati, giocando la nostra partita per vincere e divertirci. In tante situazioni abbiamo gestito bene il pallone, mentre su altre ci siamo persi commettendo qualche sbavatura. La soddisfazione più grande è comunque vedere la personalità e la convinzione nel nostro lavoro da parte dei nostri ragazzi. Ora abbiamo comunque la partita di ritorno e possiamo ancora dire la nostra. Gli avversari hanno capito che possiamo fargli male e dobbiamo crederci, andando oltre i nostri limiti come stiamo facendo negli ultimi tempi“.
SPAL-GENOA 1–3 (0-1)
SPAL (4-3-3): Pezzolato; Saiani, Santini, Racu, Abdalla; Cavallini (dal 26’ s.t. Ardizzoni), Puletto, Contiliano; Dell’Aquila, Chinappi (dal 34’ s.t. Cavaliere), D’andrea. A disp. Saccenti, Rosso, Gobbo, Prasso, Scognamiglio, Pergolini, Zanni. All. Rivalta
GENOA (4-3-2-1): Ascioti; Moscatelli (dal 25′ s.t. De Luca), Cagia, Gagliardi, Corelli; Palella, Mele, Toniato ; Fini, Accornero; Paggini (dal 15’s.t. Scala). A disp. Sattanino, Bongiovanni, Plando, Tronchetti, Lattuschella, Mauri, Vianson. All. Brunello.
ARBITRO: Sig. Andrea Bordin di Bassano del Grappa. ASS.TI: Selleri-Battilana
MARCATORI: Fini (G) al 37’ p.t., al 7’ s.t. e al 25’s.t., Chinappi (S) al 17’ s.t.
AMMONITI: Palella (G), Accornero (G), Toniato (G)
NOTE: Campo sintetico, giornata nuvolosa. Recuperi: 2 ‘p.t. 4‘ s.t. Angoli: 6-3