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La conferenza stampa di fine stagione sulle vicende del settore giovanile è stata l’occasione anche per fare il punto sul futuro della formazione Primavera: “Parlare di staff, acquisti o altro per la Primavera è un po’ prematuro – ha detto Davide Vagnativisto che ci sono ancora tornei in corso. Sapete come per me sia quasi una prima squadra, visto che ci sono giocatori di tre età diverse. Crediamo sia il passaggio verso il calcio dei grandi, per cui dovremo valutare tutto prima di prendere eventuali decisioni, soprattutto nell’interesse dei ragazzi. Quando guardo gli allenamenti, quello che noto prima di tutto è il senso di appartenenza, che si crea anche col fatto che questi ragazzi si allenano nel campo a fianco rispetto alla prima squadra e questo permette loro di capire che c’è la possibilità di farcela. Quando chiedete a un bambino di sette anni cosa vorrebbe fare da grande vi dice o il pompiere o il calciatore, ma ovviamente non tutti ci riescono. Noi però vogliamo far capire loro che ci si può riuscire. Chiaramente non ho la presunzione di dire che riusciremo a portare qualcuno dal settore giovanile alla Serie A, perché comunque spesso serve un percorso in altre categorie prima, cosa che ha fatto ad esempio Insigne. Per noi non è un’ossessione, ma sicuramente rappresenta un obiettivo formare degli uomini e poi dei professionisti che possano arrivare nel calcio dei grandissimi”.

Un percorso che potrebbe fare Salvatore Esposito, ora impegnato in Polonia con la Nazione Under 20: “Salvatore lo abbiamo preso dell’Inter grazie a un’intuizione di Ruggero (Ludergnani). Non è quindi un prodotto del nostro vivaio in senso stretto. Ha buone potenzialità, ma come per tutti questi ragazzi bisogna tenere i piedi per terra, perché bruciarsi è un attimo. Dovrà fare dei passaggi in categorie inferiori, ma crediamo molto in lui anche perché sta facendo un’ottima figura in mezzo a ragazzi che in A ci hanno già giocato”.