Il lavoro iniziato cinque anni dalla SPAL sul settore giovanile ha visto la stagione appena conclusa come la più proficua dal punto di vista dei risultati sportivi. La fresca eliminazione ai playoff dell’Under 15 di mister Rivalta, arrivata al quarti di finale contro il Genoa, ha fatto seguito a quella dell’Under 17 di Perinelli contro il Torino e al mancato approdo in Primavera 1 da parte dei ragazzi di Cottafava dopo una finale giocata alla pari con la Lazio.
Nella conferenza di fine stagione tocca al presidente Walter Mattioli tirare le somme della stagione appena conclusa: “I bilanci delle singole squadre spettano a Davide (Vagnati) e Ruggero (Ludergnani), ma voglio sottolineare come i ragazzi abbiano operato davvero bene, ottenendo risultati che non si vedevano da almeno dieci anni, con tre squadre alla fasi finali nazionali. Questa settimana, come già successo a Davide, anche Ruggero ha rinnovato per altri tre anni e così faranno altri dei ragazzi che fanno parte dell’organico del settore giovanile. Cercheremo di inserire nuove figure e di migliorare gli impianti che abbiamo a disposizione. Il centro di Via Copparo rimarrà a disposizione della Prima Squadra e della Primavera. Abbiamo preso in convenzione l’impianto di Malborghetto per le altre squadre giovanili, ma prima di renderlo adeguato alle nostre esigenze vorremmo acquistarlo nei prossimi mesi. Per le ragazze, invece, che ormai hanno raggiunto le cento unità, abbiamo preso in convenzione il centro sportivo di Baura e ora cercheremo nuovi dirigenti, nuovi allenatori, perché questo è un ambito molto caro a me e alla società”.
La parola passa così al direttore Davide Vagnati: “Voglio fare i complimenti a tutto il settore giovanile per il lavoro svolto, che non è testimoniato solo dalle classifiche, ma dalla crescita del movimento, perché per competere con realtà come Torino, Atalanta o Juventus servono competenze e voglia di migliorarsi. Complimenti sopratutto ai nostri tecnici, bravi a curare la crescita dei nostri ragazzi dal punto i vista personale. La crescita la vediamo dall’interesse dei grandi club, anche se ora, migliorando le strutture, potremmo riuscire a trattenerne qui una buona parte e credo che presto il nostro lavoro permetterà a diversi di questi ragazzi di diventare calciatori professionisti. Per quanto riguarda le squadre, la formazione Primavera ha fatto un’annata importante, chiudendo dietro al Bologna vincitore del Viareggio e perdendo la finale promozione a Roma contro la Lazio. Si è creato un gruppo di lavoro e di persone che stava bene insieme e questa è la cosa che conta davvero. Dispiace non essere saliti, ma sappiamo che nel calcio vince solo uno”.
La chiosa sugli ultimi dodici mesi mesi tocca al responsabile del settore giovanile Ruggero Ludergnani: “Devo ringraziare prima di tutto il presidente e il direttore per l’opportunità che mi hanno dato cinque anni fa e condividere con loro la soddisfazione per il rinnovo. Ringrazio anche chi mi ha accolto qui dal primo giorno, cioè il responsabile organizzativo Alessandro Orlandini, il segretario Marco Bof, ma anche tutte le altre persone che lavorano con me, e credo che citandoli finirei per dimenticare qualcuno. I risultati ottenuti sono frutto di grande lavoro, sacrificio, ma soprattutto passione. Cinque anni fa il primo obiettivo era investire nelle strutture, poi abbiamo spostato l’attenzione sulla qualità dei tecnici e ora credo che tutte le squadre abbiano staff di primo livello, che fanno un lavoro straordinario. Ora la sfida è continuare a crescere: sicuramente ci sono ampi margini di miglioramento e la struttura di cui parlava il presidente ci aiuterà. Anzi, vorrei elogiare il lavoro dei tutor, dei cuochi, delle persone che stanno vicine ai ragazzi nel convitto, perché oltre a non fargli mancare nulla hanno una grossa responsabilità umana avendo a che fare con ragazzi dai 14 ai 17 anni. Crediamo che i dettagli facciano la differenza e abbiamo tante idee, ma senza il supporto della società non avremmo mai potuto far nulla”.