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La festa della Curva Ovest quest’anno ha portato a Ferrara un tifoso (e anche nostro lettore) d’eccezione: essere toscani con la passione per il bianco azzurro non dev’essere un gioco da ragazzi, ma Ubaldo Pantani sembra non curarsene affatto. A margine del suo ruolo di mediatore nel dibattito della giornata inaugurale della festa, il comico e imitatore si è preso qualche minuto per fare una chiacchierata con noi e le battute non sono mancate neanche in questa circostanza: “La mia passione per la SPAL nasce con Tagliaferri (centrocampista livornese, biancazzurro dal 1979 al 1981; ndr), è con lui che ho iniziato ad essere un tifoso spallino. Ma ce ne sono tanti altri ad aver lasciato il segno: penso a Gibellini, un centravanti degli anni ‘70 che batteva dei rigori particolarissimi. Poi se ne sono susseguiti tanti, da Zamuner fino ai più recenti Mora, Antenucci ed Eros. Che gli vuoi dire ad Eros? Se penso invece al giocatore simbolo della scalata non posso far altro che eleggere Lazzari, uno che c’è sempre stato. Forse quest’anno lo saluteremo con grande dispiacere, ma anche con gioia, è una storia meravigliosa la sua e merita un epilogo dei migliori. Senza Lazzari certo la SPAL sarà un’altra cosa, credo che trovare un giocatore come lui non sia semplice e che il mister debba cercare una soluzione diversa, per modellare il modulo ai giocatori che avrà. Adesso vado a dirglielo (ride; ndr)”.

E sul prossimo campionato: “Sono un po’ preoccupato, secondo me sarà la stagione più difficile, e come ha detto il patron dobbiamo rimanere uniti, tutti. Se dovessimo salvarci all’ultima giornata basterebbe e avanzerebbe.”