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Proprio quando sembrava esserci una schiarita nella vicenda del sequestro di parte dello stadio Paolo Mazza, arriva un’altra tegola con la notizia di un’ulteriore sequestro, stavolta riguardante la curva Ovest.

Il comunicato stampa diffuso dalla Guardia di Finanza parla di presunte anomalie anche nell’ambito dei lavori di ristrutturazione della curva: “Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Ferrara sta eseguendo un provvedimento di sequestro emesso dalla locale Procura della Repubblica avente a oggetto i lavori di adeguamento alla Curva Ovest dello Stadio Comunale “Paolo Mazza”, nell’ambito di indagini finalizzate ad accertare presunte anomalie strutturali relative ai lavori di ampliamento effettuati nel 2018 (lavori attestati come conformi al progetto e come rispettosi della normativa antisismica attraverso l’emissione di certificati di collaudo, di cui, tuttavia, è stata ipotizzata la falsità). Tutto ha avuto inizio con la permanenza della SPAL in serie “A” nel campionato di calcio 2018/2019 e la conseguente necessità di ampliare lo stadio sino a 16.000 posti. Dopo alcuni mesi dall’ultimazione dei lavori, una delle imprese sub-appaltatrici coinvolta nell’esecuzione delle opere, ha inviato alla Spal, alla Prefettura, alla Questura, al CONI e al Comune di Ferrara, una diffida all’utilizzo delle strutture poiché sussisterebbero criticità severe nella esecuzione delle procedure di montaggio tali da esporre gli spettatori a pericoli reali e sussistenti. Le successive investigazioni delegate al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Ferrara, volte a valutare l’effettiva conformità delle strutture relative alla Copertura Gradinata Nord e Struttura e Copertura Gradinata Est alla normativa di settore, stanno ora interessando anche la Curva Ovest che, alle prime valutazione del Consulente Tecnico del Pubblico Ministero, ha evidenziato criticità, in particolare, l’abbassamento residuo allo scarico che risulta superiore rispetto a quello teoricamente previsto. I reati ipotizzati, a vario titolo, nei confronti di altre quattro persone indagate titolari delle imprese esecutrici dei lavori, della direzione lavori e del collaudatore, sono il falso ideologico e la frode in pubbliche forniture. La SPAL e il Comune di Ferrara sono parti lese”.