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E’ bastata una frase (travisata?) di Semplici riportata su La Gazzetta dello Sport (“Fares potrebbe andare all’Inter o all’Atalanta“) per scatenare un polverone mediatico sull’esterno algerino. Addirittura c’è chi ha già deciso le cifre dell’operazione (si veda sotto) e dà per imminente la conclusione della trattativa.


Peccato che al momento, di offerte vere e proprie, la SPAL non ne abbia ricevute. Lo ha ribadito il ds Davide Vagnati a margine della conferenza stampa di presentazione di Federico Di Francesco: “Forse Inter e Atalanta hanno chiamato direttamente il mister, perché io non ho ricevuto telefonate da queste due società“. Una frase pronunciata col sorriso, accompagnata da una spiegazione più seria: “Magari il mister si riferiva alle prospettive che potrebbe avere il giocatore, soprattutto se si considera che le squadre in questione hanno sistemi di gioco simili al nostro e quindi potrebbe far bene in quei contesti. Ma al momento, se si parla di offerte, c’è nulla. Gli eventuali interessi per lui ci rendono orgogliosi, così come siamo stati orgogliosi che una società come la Lazio si sia fatta avanti per un nostro ragazzo (Lazzari, ndr)“.

Vagnati ha approfittato dell’occasione per ribadire un concetto espresso già diverse volte: per Fares e Petagna la SPAL si siederà al tavolo solo per offerte definibili come indecenti. “I giocatori li vendono i grandi club, figuriamoci se noi possiamo permetterci di tenerli a ogni costo. Se ci saranno proposte talmente vantaggiose da non poter essere rifiutate allora le valuteremo. Ma ci sono tanti aspetti da prendere in considerazione. Allo stato attuale non sono arrivate proposte indecenti per Momo e Andrea. Il nostro obiettivo è mantenere la categoria e credo che anche in questo mercato la SPAL stia dimostrando una certa solidità. Fares e Petagna sono importanti per noi e faremo tutto il possibile per tenerli“.