Trentadue giorni: tanto è durato il sequestro di tre settori (su quattro) dello stadio Paolo Mazza nell’ambito di un’indagine condotta dalla Procura di Ferrara. Le scrupolose perizie ordinate dai magistrati – proseguite per due settimane – hanno detto che l’impianto di corso Piave è in condizioni di sicurezza “accettabili” sul breve termine e quindi può essere utilizzato senza particolari prescrizioni, in attesa di interventi (abbastanza circoscritti) di consolidamento e miglioramento da realizzare più avanti, presumibilmente al termine della stagione 2019-2020. Al momento si parla piccole difformità rispetto ai progetti iniziali: bulloni mancanti, piastre fissate in maniera non conforme e altri problemi non meglio specificati. Ma per i dettagli bisognerà attendere la dettagliata relazione dei consulenti della Procura, che verrà depositata entro la fine del mese d’ottobre.
Il dissequestro dello stadio è stato formalmente disposto nella mattinata di sabato 10 agosto, ad appena otto giorni dal debutto ufficiale in Coppa Italia della SPAL, previsto per il 18, contro una tra Pordenone e Feralpisalò. Di conseguenza non sussistono ostacoli neanche per la disputa di SPAL-Atalanta del 25 agosto nell’ambito del campionato di serie A.
La SPAL – parte lesa nella vicenda assieme al Comune di Ferrara – ha immediatamente convocato una conferenza stampa nel primo pomeriggio di sabato, per illustrare gli sviluppi relativi al dissequestro e per lanciare un grido d’allarme sulle conseguenze del mese trascorso senza la disponibilità del proprio impianto di gioco. Il patron Francesco Colombarini e il presidente Walter Mattioli hanno sottolineato come l’impatto economico e d’immagine della vicenda siano, allo stato attuale, di vastissima portata. Al punto tale da aver sollevato dubbi sul futuro stesso della società. I due dirigenti hanno quindi rivolto un appello alla tifoseria, chiedendo vicinanza e calore in vista di una stagione nata con presupposti estremamente negativi.
Dal punto di vista pratico, la campagna abbonamenti – sospesa lo scorso 8 luglio con 5.598 rinnovi già sottoscritti – potrebbe riprendere lunedì 12 agosto con la fase riservata alle prelazioni con cambi di posto. I tempi strettissimi imporranno una sua restrizione, stimata nell’ordine di quattro o cinque giorni dal direttore generale Andrea Gazzoli. La vendita libera invece verrebbe avviata nella settimana successiva, probabilmente fino alla partita contro l’Atalanta.
Per quanto concerne i biglietti del match di Coppa Italia del 18 agosto bisognerà invece attendere il via libera della commissione provinciale di vigilanza. L’assessore allo sport e ai lavori pubblici Andrea Maggi ha riferito che il Prefetto è già stato messo al corrente della situazione e probabilmente la riunione verrà convocata nei primi giorni della prossima settimana, allo scopo di sbloccare la situazione nel minor tempo possibile.