Durante le ultime frenetiche ore di calciomercato il direttore sportivo della SPAL, Davide Vagnati, oltre a piazzare qualche esubero, è riuscito a battere un colpo anche in entrata, prelevando Jacopo Sala (1991) dalla Sampdoria.
Reduce da due stagioni e mezzo in blucerchiato (ne parliamo più dettagliatamente a parte), Sala ha vissuto stagioni annate molto positive all’Hellas Verona alle dipendenze di Andrea Mandorlini, per cui abbiamo chiesto all’ex tecnico gialloblù un’opinione sul giocatore: “Per una squadra come la SPAL, che deve puntare principalmente a salvarsi, Jacopo è senz’altro un ottimo acquisto, lo conosco bene e so quali sono le sue qualità”.
Di sicuro, tra queste c’è la duttilità: “Dove lo metti, sta. Tatticamente è una risorsa importante, un jolly da pescare dal mazzo. A Verona l’ho fatto giocare terzino, ala e mezz’ala di destra in un centrocampo a tre. Se avessi potuto, l’avrei clonato molto volentieri”.
Quindi, volendo, Semplici potrebbe anche schierarlo come quinto di centrocampo: “Ogni allenatore vede il calcio in un determinato modo e poi lo interpreta alla propria maniera, non bisogna mai dimenticare questo presupposto. Comunque credo che Sala non abbia problemi a fare l’esterno di un centrocampo a cinque, anzi, avendo meno incombenze difensive potenzialmente potrebbe incrementare il proprio rendimento e con esso la produzione in attacco”.
A Sala piace spingere, anche se viene schierato come terzino: “Predilige la fase offensiva, durante la quale sfrutta una delle sue caratteristiche migliori che è il passo. Viaggia bene sia con sia senza palla. Tecnicamente è un discreto giocatore. A Genova sotto la guida di Giampaolo ha fatto bene in quel ruolo. Oltre a questo vale la pena di sottolineare come Jacopo sia un ragazzo d’oro, sempre molto disponibile”.