La SPAL si porta a casa tre punti di enorme importanza con una prova a due facce: di completo affanno, o quasi, nella prima parte e di grande sostanza e personalità nella seconda. Per un’ora i biancazzurri sono sembrati in grave difficoltà di fronte al palleggio degli ospiti, ma grazie all’intuizione di mister Semplici – col relativo passaggio al 4231 – e i colpi di due dei suoi uomini chiave è nata l’opportunità di ribaltare l’iniziale svantaggio.
VOTO DI SQUADRA: 7 – Mezzo punto in più solo per la straordinaria carica emotiva che una vittoria del genere può generare nell’immediato futuro. La SPAL ha avuto il merito, tra gli altri, di rimanere dentro la partita e di credere alle proprie possibilità di fronte a una Lazio eccessivamente presuntuosa nella mezz’ora finale.
BERISHA 6,5 – In dubbio fino al riscaldamento per un problema muscolare, continua ad essere una delle poche certezze granitiche per mister Semplici. Sempre attento, come su Luis Alberto nel finale di primo tempo e, quando non può arrivarci, è il palo a essere suo amico togliendo la possibilità di segnare a Caicedo.
CIONEK 7 – Partita attenta in fase difensiva, senza grosse sbavature, salvo un taglio di Immobile perso a fine della prima frazione di gioco. La generosità per lui non manca mai e quando serve cerca di proporsi anche in zone di campo solitamente a lui non congeniali, come sulla conclusione rimpallata in area a inizio secondo tempo.
VICARI 7 – Il migliore dei tre dietro. Sempre ben piazzato quando si tratta di fare la chiusura finale per evitare il peggio. Tiene a bada sia Immobile sia Caicedo.
TOMOVIC 6 – Semplici lo sceglie al posto di Felipe anche per dare una mano al nuovo arrivato Reca. La prestazione nel complesso è positiva, con l’assist di testa a Petagna sull’1-1, ma l’intervento scomposto che porta al rigore è una grossa ingenuità per un giocatore della sua esperienza (dal 35’ s.t. FELIPE 6 – Il fallo al limite dell’area nel finale rischia di compromettere quanto di buono fatto dai suoi compagni fino a quel momento, ma il giallo di esperienza che poi prende evita parecchi problemi agli altri).
D’ALESSANDRO 5,5 – Lulic non lo mette in grande difficoltà in fase difensiva e, nonostante provi in diverse occasioni a partire in velocità, ci riesce molto raramente. (dal 28’ s.t. SALA 6 – Pochi minuti, a sinistra, in cui argina senza problemi un Lazzari un po’ in calo)
MURGIA 6,5 – Esce vincitore dal ballottaggio con Valoti, per garantire maggior equilibrio in mezzo al campo. Fa il suo, senza particolari lampi, ma dal suo piede nascono almeno tre palle-gol: una col calcio d’angolo che porta al pareggio e nelle altre due occasioni è Kurtic a non trovare la deviazione giusta sotto porta.
MISSIROLI 6 –Gioca a ritmi blandi, contro un centrocampo avversario che sicuramente dal punto di vista fisico ha qualcosa in più di lui. Sporca tanti palloni e regge senza troppi errori quando si tratta di impostare, salvo la punizione pigra che lancia un ripartenza laziale prima del giallo provvidenziale di Felipe.
KURTIC 6,5 – Giornata negativa nel complesso per lui, con tante palle perse banali, e due colpi di testa, su altrettante punizioni di Murgia, che non riesce a deviare verso la porta. La freddezza con la quale nel finale nel finale beffa Strakosha di destro lo porta però di diritto tra gli eroi di giornata.
RECA 5 – C’era grande curiosità attorno al suo esordio in maglia biancazzurra e la prima non è stata sicuramente indimenticabile. Fatica a tenere Lazzari, ma la differenza fisica può essere una scusante per lui. Il colpo di tacco in area e la palla persa al limite denotano, invece, un po’ di superficialità. (dal 17’ s.t. STREFEZZA 7 – Buttato dentro a sorpresa, fa quello che ci si aspetterebbe da un debuttante in serie A: entusiasmo, sfrontatezza, personalità. Da una sua giocata di grande intelligenza nasce la palla del 2-1).
PETAGNA 6,5 – Forse uno dei peggiori in campo fino al gol, considerate le sue potenzialità. Ha l’attenuante di trovarsi spesso da solo. Con la girata al volo dell’1-1 dimostra ancora una volta il suo valore di centravanti, trasformando in oro una delle poche palle giocabili in area.
DI FRANCESCO 6,5 – Nel primo tempo è l’unico che cerca di accendere la luce, andandosi a prendere il pallone anche all’altezza del centrocampo e provando con le sue accelerazioni a creare pericoli. Nella ripresa torna al ruolo di esterno e mette in grande difficoltà il tandem Lulic-Radu.
SEMPLICI 7,5 – Sceglie Tomovic e Murgia al posto di Felipe e Valoti, cercando un assetto più equilibrato in mezzo al campo e una maggiore velocità contro Lazzari sul lato sinistro. Il coniglio dal cilindro però lo estrae al 55’, quando ribalta la formazione iniziale passando al 4231, con i suoi che iniziano a trovare le giuste combinazioni anche in fase offensiva.