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È una sconfitta pesante quella della SPAL contro il Lecce al “Paolo Mazza”: i salentini sono stati bravi a approfittare di quelle che sono attualmente le lacune della squadra di Semplici, soprattutto in fase difensiva. La reazione c’è stata, ma soprattutto di nervi, nella ripresa.

VOTO DI SQUADRA: 5 – Ancora una volta la SPAL si dimostra fragile in difesa e paga a caro prezzo le sue indecisioni nel reparto arretrato. La fortuna aiuta un po’ il Lecce in alcune circostanze, ma anche in fase di costruzione i biancazzurri non hanno mai dato la sensazione di poter far particolarmente male agli avversari, nonostante l’impegno profuso.

BERISHA 5,5 – Serata con qualche incertezza per lui, dopo un inizio di stagione da assoluto protagonista. Comincia regalando il pallone a Babacar, poi non sembra sicuro come al solito, fino al pasticcio a fine primo tempo sul quale il numero 30 del Lecce gli soffia il pallone dalle mani e quasi segna il 2-1. Sul gol del 2-1 viene beffato da una deviazione di Vicari.

CIONEK 4,5 – Nel primo tempo Babacar lo mette in grave difficoltà, andandogli via diverse volte, in particolare in occasione del rigore, dove con una finta lo lascia sul posto. Nel secondo tempo, invece, viene probabilmente punito troppo severamente da Rocchi per il contatto in area con Mancosu.

VICARI 5,5 – Il meno in difficoltà dei tre dietro: mette due o tre pezze, ma anche lui non è esente da alcune amnesie preoccupanti. E’ sfortunato sulla deviazione che vale il vantaggio del Lecce.

FELIPE 4,5 – L’atterramento in area di Babacar con un tackle è un errore che un giocatore esperto come lui non dovrebbe commettere. E purtroppo è solo il primo di una partita condita da tante sbavature, con in mezzo un bel tiro da fuori che impegna Gabriel al 36’. (dal 10’ s.t. IGOR 5,5 – Falco è uno degli avversari più scomodi per esordire in serie A nei tre dietro e lui si arrangia come può, cercando anche qualche sortita in avanti).

DI FRANCESCO 6,5 – Viene piazzato da esterno, con parziali compiti di copertura. Calderoni non lo impegna più di tanto e lui cerca di sfruttare le sue qualità negli ultimi metri, anche se è più pericoloso quando gioca centralmente, come sul tiro dal limite che porta all’1-1. Esce per infortunio a inizio ripresa (dal 12’ s.t. STREFEZZA 6 – Entra con il piglio giusto, cercando spesso l’uno contro uno, ma non riesce ad incidere come vorrebbe).

MURGIA 6 – Cerca di rendersi pericoloso inserendosi in area appena possibile, come in occasione del temporaneo pareggio, quando aggiusta di testa il pallone per Di Francesco. Per il resto corre tanto, spesso a vuoto.

MISSIROLI 6 – Nel primo tempo, soprattutto, macina chilometri su chilometri, recuperando tanti palloni. Si sobbarca un doppio compito: coprire su Mancosu e, quando necessario, uscire in pressione su Petriccione. Cala vistosamente nella ripresa.

KURTIC 5 – Cerca la giocata decisiva, sempre al solito modo, prendendo il pallone sulla trequarti e rientrando sul suo destro. Scarsi risultati, con un paio di assist non sfruttati dai compagni e un tiro in fallo laterale.

RECA 5,5 – In diversi frangenti sembra ancora alla ricerca della giusta intesa con i compagni. Se non altro, rispetto al debutto, mostra un po’ più di personalità proponendosi continuamente in avanti, arrivando anche alla conclusione. La fase difensiva rimane invece problematica. (dal 32’ s.t. VALOTI 6 – Fa il suo, con una punizione conquistata e un colpo di tacco in area che poteva avere sorte migliore).

PETAGNA 6 – Partita dai due volti. Nel primo tempo sembra poter determinare qualcosa ogni volta in cui ha il pallone tra i piedi, sfruttando la sua fisicità in progressione contro i difensori salentini. Nella ripresa si mette al servizio dei compagni ed è tra gli ultimi ad alzare bandiera bianca.

FLOCCARI 5 – Si impegna tantissimo ed è uno degli ultimi a mollare, ma la sua prestazione ha poco di memorabile. Esce sconfitto da quasi tutti i duelli con Lucioni e Rossettini, fatta eccezione per una maldestra deviazione di quest’ultimo nel finale di partita.

SEMPLICI 5,5 – Cerca di ottenere il massimo da una situazione che, giornata dopo giornata, sembra complicarsi, visti gli infortuni sugli esterni (Di Francesco compreso). La reazione caratteriale che aveva chiesto si è vista, ma le sbandate difensive sono un problema a cui deve sicuramente mettere mano per giocarsi la salvezza fino alla fine.