La prima parte del comunicato è rivolta allo stile comunicativo dei dirigenti biancazzurri: “Dopo le sconfitte di Reggio Emilia e in casa col Lecce, l’aria attorno a noi si è fatta di nuovo irrespirabile. Ora serve davvero una svolta da parte di tutti. Immediata e definitiva. Noi ce la metteremo tutta. Fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Ma serve che questo sia accompagnato da una virata vincente e convincente che parta dalla società e dalla famiglia Colombarini. È dal vertice che si influisce in maniera incisiva sulla città. Fino a questo momento la società e i Colombarini si sono dimostrati vincenti, caparbi e lungimiranti. Chiediamo semplicemente che continuino ad esserlo dimostrando con fatti concreti verso di noi e verso la città, di crederci. Di crederci davvero. Riteniamo che le continue dichiarazioni intrise di paura e di pessimismo che rilasciano a turno i massimi esponenti della società nuociano fortemente all’ambiente e inneschino un vortice di disfattismo che lo inquina. Torniamo ad essere combattivi e pronti alla battaglia, senza timore di niente e nessuno. Come è sempre stato“.
Quindi una considerazione sui prezzi dei biglietti, considerati eccessivamente elevati: “I prezzi dei biglietti dei settori popolari, Curva Ovest e settore ospiti della Curva Est, sono troppo cari. Costi spesso insostenibili per la maggior parte dei tifosi che frequentano questi settori. Si lanci un segnale di buona volontà e si dimostri coi fatti che sì, la questione stadio ha inciso in maniera negativa sul bilancio della società (ne siamo consapevoli e abbiamo sempre apprezzato l’oculatezza nella gestione economica), ma che ci sono la forza e la volontà per superare anche questo ostacolo, per voltare definitivamente pagina e per sbriciolare il muro di dubbi, di paure e di disfattismo che si è innalzato in città fin da questa estate. Ne avremo un grande ritorno in termini di immagine, di solidità e di entusiasmo“.
Quindi una considerazione accessoria relativa alla fruibilità dello stadio: “Qui la dirigenza della S.P.A.L. di per sé non c’entra, ma si tratta comunque di un’azione importante e non più rimandabile. Chiediamo di fare pressioni, assieme a noi, affinché la società che ha in appalto i bar abbassi i prezzi dell’acqua nei settori popolari: non è tollerabile pagare 2 euro per un bicchiere d’acqua. Acqua consumata perlopiù dai bambini sui quali si fa lucro senza senso e con un ritorno economico ridicolo. Diamo un segnale di rispetto verso i tifosi. Ripartiamo assieme da questi primi segnali concreti e diamo prova tangibile di remare tutti nella stessa direzione. Si è sempre detto che ci si salva assieme e noi ci crediamo. Crediamoci tutti, crediamoci di più, crediamoci insieme. La salvezza è lì, andiamo a prendercela!“.