È un Leonardo Semplici come al solito lucido ed equilibrato quello che lascia lo Juventus Stadium dopo la sconfitta contro i padroni di casa. Queste le parole del tecnico spallino in conferenza stampa.
“Questa partita ci lascia tanto, perché affrontavamo una squadra fortissima e non lo dico solo io. Nel primo tempo i ragazzi hanno tenuto discretamente il campo, limitando le qualità dell’avversario. Sia con il collettivo sia, in altre occasioni, con il nostro portiere. Siamo stati bravi a portarla sul pareggio fino alla fine del primo tempo, poi purtroppo c’è stato questo autogol (che in realtà non è tale per il regolamento, ndr) che ancora una volta ci ha scombussolato i piani, facendoci rientrare negli spogliatoi un po’ delusi, visto che dopo venti secondi l’arbitro ha fischiato la fine. Sono comunque contento dei primi quarantacinque minuti, abbiamo giocato con personalità, cercando di fare qualcosa di propositivo, riuscendoci in qualche circostanza“.
“I ragazzi si sono ben comportati, alcuni erano esordienti, altri venivano da un anno senza giocare molto e infatti alla fine abbiamo rischiato di rimanere in dieci (a causa dei problemi fisici di Reca, ndr). Ci vuole un po’ di tempo, anche se so che per noi è tiranno, ma questa settimana ci siamo potuti allenare poco con tre partite da giocare. Secondo me è stata una prestazione positiva, poi alla lunga è venuta fuori la differenza che c’è tra noi e loro e, sul secondo gol, potevamo fare meglio perché avevamo tre giocatori contro due e qualche volta bisogna essere bravi a fare fallo come fanno i nostri avversari. Una squadra come la nostra non deve prendere un contropiede così e sulla marcatura finale non siamo stati molto attenti, pur tenendo conto che la Juventus è una grande squadra. Ci sono state tante novità, ma anche tante cose positive. Il risultato è la cosa che conta, ma oggi non dobbiamo guardare solo a quello e continuare a fare la cose come abbiamo sempre fatto, con grande intensità, portando in condizione più giocatori, convinti di arrivare in fondo all’obiettivo“.
“Nel primo tempo abbiamo provato maggiormente a essere propositivi, ma in questo periodo, dopo aver preso 11 gol in 5 giornate, mi interessava forse più la fase di non possesso sapendo che oggi contro la Juventus avremmo sofferto. Secondo me la squadra ha fatto dei passi in avanti, anche se poi siamo mancati nelle ripartenze, che senza palleggiare fatichiamo a costruire. Oggi era difficile sia per le assenze che per l’avversario. Magari contro altre squadre loro hanno concesso di più, ma noi dobbiamo guardare a casa nostra perché questi ragazzi hanno le qualità per migliorare e fare risultati attraverso prestazioni diverse. Oggi di esordienti avevamo Igor, Valdifiori, Moncini e Reca e se non sei abituato a giocare diventa difficile, anche per il caldo che c’era. Tomovic ha fatto dieci-quindici presenze lo scorso anno, quindi dobbiamo metterli insieme e fargli trovare la condizione. Reca ha potuto fare novanta minuti dopo che l’anno scorso non ha mai giocato. Sala uguale, era la prima da titolare. Stiamo cercando di portarli alla condizione migliore, perché la squadra rispetto allo scorso anno ha perso equilibrio per stare in campo. E’ difficile, lo sapevamo, ma il nostro budget ci permetteva queste situazioni e siamo andate a svilupparle. Sono convinto che ci siano le possibilità di fare il nostro cammino, pur soffrendo. Serve pazienza, anche se so che non fa parte di questo mestiere, ma andiamo avanti per la nostra strada convinti di potercela fare“.
“Discussioni con Mattioli? Sinceramente non so queste cose da dove possano uscire. Qui c’è sempre grane armonia, indipendentemente dai risultati che vorremo tutti fossero diversi. Sono tanti anni che ci conosciamo, poi capita in una famiglia di dover chiarire delle cose, ma non è questo il caso. Da questo punto di vista la situazione, per quanto mi riguarda e per quanto ha già detto il presidente, è davvero assurda. Questo fa capire come la gente, appena vede qualcosa che non va, inizia con critiche o altre cose e questo non va bene”.