La miglior SPAL della stagione domina e vince al “Mazza” contro un Parma che, solo cinque giorni fa, aveva battuto una squadra di rango come il Torino. Prestazione e risultato che in ottica futura potrebbero rappresentare davvero una svolta per gli uomini di Semplici.
VOTO DI SQUADRA: 7,5 – Per almeno settanta minuti di gioco, finché c’è stata la parità numerica, in campo si sono visti solo i biancazzurri. Ottima la prestazione in entrambe le fasi di gioco. Se qualcuno aveva dubbi sulla voglia di lottare di questo gruppo, oggi sono arrivate le risposte.
BERISHA 6,5 – Finalmente riesce a godersi un primo tempo da spettatore, con interventi solo di ordinaria amministrazione. Nel secondo tempo è bravo prima a fare allargare Gervinho dopo un errore di testa di Igor, poi vola per bloccare il colpo di testa di Cornelius.
TOMOVIC 7 – Una delle chiavi tattiche della partita sta nel suo duello contro Gervinho: lo fa sembrare un giocatore facilmente marcabile, concedendosi anche sortita nella metà campo avversaria.
VICARI 7 – Vince, facilmente, il duello fisico contro Cornelius. Sempre attento in chiusura, spesso non andando troppo per il sottile.
IGOR 7 – Semplici lo conferma nei tre dietro e contro avversari di calibro diverso da Ronaldo e Dybala mette in mostra tutta la sua esuberanza fisica e anche la buona tecnica palla al piede. Qualche incertezza solo quando la stanchezza inizia a farsi sentire. Gioca gran parte della partita con la testa fasciata dopo un contrasto aereo piuttosto duro.
STREFEZZA 7 – Tra i protagonisti del grande inizio dei biancazzurri: mostra grande saggezza e personalità quando ha il pallone tra i piedi. Affina piano piano la mira nel tirare e al quarto tentativo, il primo nello specchio, ci pensa Petagna a trasformarlo in un prezioso assist. Ci riprova al 59’, ma questa volta Sepe alza il pallone sopra la traversa dopo un furbo recupero di palla. Mezzo voto in meno per l’ingenua seconda ammonizione per simulazione.
MISSIROLI 7 – Riproposto mezzala per fare posto a Valdifiori in regia, riprende le misure al vecchio ruolo. Bene in fase di interdizione, cerca anche qualche inserimento in avanti. Al 42’ un grande intervento di Sepe gli nega un gol che per il gesto tecnico avrebbe meritato.
VALDIFIORI 7 – Semplici aveva parlato di “un giocatore diverso rispetto a quello dello scorso anno” e, dopo una prova discreta contro la Juventus, gioca una partita finalmente convincente, sia dal punto di vista della personalità sia nel dinamismo. Esce coi crampi, comprensibile (dal 39’ s.t. VALOTI ng –Si sacrifica per proteggere il prezioso risultato).
KURTIC 7 – I compagni vanno da lui nei momenti chiave e lui non li delude, proponendo giocate di grandissima qualità e personalità. Sbaglia qualche scelta, ma con la sua prestazione fa capire quanto fosse importante recuperarlo. Avvia l’azione del gol spallino.
RECA 7 – Altro giocatore che appare decisamente in crescita. Difensivamente viene sollecitato il giusto, ma lui comunque è attento, come al 69’ quando Igor sbaglia il pallone di testa facendo un assist involontario a Gervinho . Le cose migliori le fa vedere, però, quando c’è da spingere e arrivare al cross, creando non pochi problemi a Iacoponi. Ha benzina fino alla fine.
PETAGNA 7,5 – Match winner ancora una volta, con una deviazione sotto misura da marpione dell’area di rigore. Come al solito lavora molto per la squadra e questo lo penalizza un po’ in termini di lucidità quando si tratta di concludere. (dal 41’ s.t. PALOSCHI ng – Oggi c’era solo da sgobbare: lo fa con grande determinazione, fallendo anche un’occasione)
FLOCCARI 7,5 – Partita da conservare e mostrare ai bambini delle scuole calcio. Riesce a far fruttare ogni pallone che tocca, costruendosi da solo una palla-gol, sfiorando nuovamente la rete a inizio ripresa, prima di dare un bel pallone a Petagna che l’ex atalantino non sfrutta a dovere. A un mese dal suo trentottesimo compleanno c’è solo da stropicciarsi gli occhi. (al 28’ s.t. SALA 6 – Entra per chiudere ogni buco sulla destra, ma qualche falla invece si apre. Le cose gli vanno bene).
SEMPLICI 7.5 – In quello che poteva essere il momento più difficile nella sua gestione tecnica presenta una delle sue SPAL più belle. Nei suoi riesce finalmente a trovare, nella stessa partita, una fase di possesso palla fatta con personalità, senza perdere però alcunché in termini di aggressività e attenzione. Il duello tattico tattico con D’Aversa lo stravince, ricordando a tutti come uno dei punti di forza della SPAL nella lotta salvezza sia lui.