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Un Kleb spaziale trova la terza vittoria di fila contro Udine, definita da gran parte degli addetti ai lavori come una delle principali candidate per la promozione in A1. Ferrara ha dominato il match sin dalla palla a due, trascinata da un Wiggs immarcabile e da un Baldassarre pienamente recuperato. Ora il popolo estense può davvero sognare, anche perché la contemporanea sconfitta di Verona ad Orzinuovi issa la Felipharma al primo posto in classifica.

La cronaca
E’ un bell’inizio di partita, con un botta e risposta firmato Antonutti-Ebeling e Ferrara avanti 9-7 dopo appena due minuti di gioco. Si accende anche Fantoni dalla media prima che un canestro in transizione di Wiggs costringa Ramagli al primo timeout di serata (13-7). Il Kleb è straripante, soprattutto in difesa, dove chiude tutte le linee di gioco a Udine che fa una fatica tremenda a trovare la via della retina. Un’altra tripla di Ebeling regala addirittura il +13 ad una Ferrara finora perfetta, trascinata pure da un Wiggs già a quota 8. E ad inizio secondo quarto la musica non cambia: Fantoni firma il +17, l’ex di turno Cortese prova a metterci una pezza ma il Kleb è semplicemente più aggressivo degli avversari. La superiorità tecnica e fisica di Wiggs è sotto gli occhi di tutti e il suo connazionale Campbell prova a non essere da meno: al 15′ Ferrara è in pieno controllo, 39-21. Udine, finora davvero in balia degli estensi, prova a rientrare con due triple targate Fabi e Cromer che valgono il -13 ma all’intervallo una stupenda Felipharma conduce 50-36.

L’Apu però non ci sta e sospinta dalla coppia Cromer-Antonutti tenta la rimonta al rientro dagli spogliatoi: 52-44 in un amen e coach Leka costretto a fermare il gioco. D’altronde la squadra di Ramagli è seconda (forse) solo a Verona come roster e una reazione poteva starci. Allora è Baldassarre a prendersi i suoi sulle spalle, con 5 punti in fila che ridanno ossigeno al Kleb (57-44). Ferrara non si è persa d’animo e, soprattutto, non ha perso la maniglia del match: è una schiacciata di capitan Fantoni a regalare il nuovo +16 e ad infiammare l’MF Palace. Nel finale di quarto però è ancora un break udinese firmato Cortese a riportare sotto i suoi: con 10′ da giocare 62-54 Kleb. L’Apu è decisamente un’altra squadra rispetto al primo tempo, ma Ferrara non ne vuole sapere di lasciare strada libera alla truppa di Ramagli: Baldassarre con un gioco da tre punti riporta il Kleb in doppia cifra di vantaggio (67-57). Beretta ha braccia immense e trova un canestro fondamentale dalla spazzatura, Wiggs continua con le sue scorribande, e intanto il tempo è il principale alleato della Felipharma (70-60 al 35′). E nel finale è un Baldassarre letteralmente ‘on fire’ a chiudere definitivamente il match: finisce 83-71 per una stupenda Ferrara.

FELIPHARMA FERRARA-OLD WILD WEST UDINE 83-71 (26-13; 50-36; 62-54)

FERRARA: Wiggs 18, Vencato 6, Petrolati ne, Fantoni (k) 13, Baldassarre 15, Beretta 6, Panni 6, Buffo, Balducci ne, Ianelli ne, Campbell 13, Ebeling 6. All. Leka.

UDINE: Cromer 19, Amato ne, Antonutti 12, Fabi 17, Zilli 5, Cortese (k) 13, Jerkovic ne, Beverly 4, Nobile 1, Penna. All. Ramagli.

Spettatori: 1400 circa.

Il miglioreWiggs. Se nell’ultima uscita casalinga ha dovuto spartirsi il premio con Panni, stavola il premio di MVP di serata è tutto suo. E non potrebbe essere altrimenti: 16 punti all’intervallo lungo, 20 alla sirena finale, conditi da 3 rimbalzi e altrettanti assist. Ma non sono solo le statistiche a risaltare, c’è anche la capacità di calarsi nei panni del leader silenzioso, quello che comunica con le giocate e non per mezzo della parola.

Il peggiore – Nessuno. Se batti Udine, la più quotata assieme a Verona per salire di categoria, vuol dire che tutti hanno giocato al massimo delle loro possibilità, forse qualcuno ha brillato meno di altri ma poco importa se si è primi in classifica.

POST PARTITA

Spiro Leka
“Partita perfetta. Sono contento, non mi sbilancio mai, ma questa sera non riesco a trattenere le emozioni. I miei ragazzi hanno dato tutto quello che potevano. Sono stati bravi a resistere. Nei momenti di difficoltà siamo andati con insistenza in post basso. Un plauso a chi ha stretto i denti giocando sopra gli infortuni. Abbiamo una base umana molto importante. Continuiamo a vivere alla giornata, servono punti salvezza, dobbiamo metterli in saccoccia il prima possibile. Questa però è una vittoria che ci dà consapevolezza e autostima. Il calo fisico è normale perché ruotiamo sempre, infatti ho allungato la rotazione a nove giocatori. Tutti sono coinvolti, lo confermano i ventuno assist di squadra, per un allenatore è un sogno ad occhi aperti una situazione del genere. Arriveranno momenti in cui le cose gireranno storte, ma l’importante è che rimaniamo uniti. L’imperativo deve rimanere la difesa, obiettivo: tenere gli avversari attorno ai settanta punti segnati”.