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La SPAL torna con un punto dalla Dacia Arena e abbandona temporaneamente l’ultimo posto in classifica, anche se il Brescia – ora ventesimo – ha una partita da recuperare. A Udine però non si è visto il furore agonistico che allenatore e tifosi avevano chiesto a gran voce alla vigilia.

Voto di squadra: 5.5 – Che manchi qualità è risaputo, ma a Udine la SPAL ha fatto vedere anche un preoccupante deficit di continuità, lasciando ampi spazi ai padroni di casa dopo un primo tempo tutto sommato ordinato e positivo. Dietro si soffre e davanti si crea poco. Se poi si falliscono occasioni come quella regalata dal VAR, allora c’è da proccuparsi.

BERISHA 5,5 – Salva tutto su Mandragora al 17′ con una parata bassa di istinto sulla sua destra. Nella ripresa fa venire i brividi a tutti per il ritardo nel rinvio in pressing su Okaka e sull’uscita a vuoto in presa alta. Meno sicuro del solito.

CIONEK 5,5 – L’Udinese decide di attaccare dal suo lato e soprattutto nella ripresa si ritrova in sofferenza. E’ propositivo, ma anche impreciso. Lasagna gli scappa un paio di volte nel finale: viene ammonito, salterà SPAL-Genoa.

FELIPE 6 – Semplici lo preferisce al malconcio Vicari schierandolo al centro della difesa con il compito di guidarla. La linea difensiva molto alta espone la SPAL a diversi rischi, ma lui tutto sommato se la cava (con ammonizione), fino all’uscita per infortunio (dal 34′ st VICARI 6 – Costretto a giocare per il forfait di Felipe, mette pezze dove può).

TOMOVIC 6 – Avvio da incubo, con un paio di errori di posizionamento e disimpegni sbagliati. Poi prende le misure e gioca ordinatamente, sventando anche un gol quasi fatto con un anticipo su Okaka. Ammonito anche lui, non ci sarà per SPAL-Genoa.

STREFEZZA 6 – Quando viene servito dà sempre la sensazione di poter combinare qualcosa sulla fascia, ma fatica a rendersi incisivo a dovere. Meno attento invece in fase difensiva, con Sema troppo libero di fare quello che vuole. (dal 1′ st SALA 6 – Prova a infilarsi negli spazi lasciati liberi da Sema, con alterne fortune. Tecnicamente è lui a guadagnare il rigore).

MISSIROLI 6 – Gara di corsa e intelligenza. Non emerge per giocate particolari, ma aiuta i suoi a contenere le folate offensive bianconere e a mettere ordine. Commovente nel finale quando da terra prova a dare fiato all’azione difensiva dei biancazzurri.

VALDIFIORI 6 – Tocca una grande quantità di palloni, verticalizza speso e volentieri in direzione di Paloschi, faticando però a trovare la giusta giocata. Un paio di calci da fermo non precisi sporcano un po’ il giudizio di una prova tutto sommato positiva.

KURTIC 5 – Mette la firma sull’occasione più nitida per la SPAL (colpo di testa al 15′), ma per il resto conferma un momento di forma davvero negativo. Fatica a saltare l’uomo, sbaglia più passaggi del solito e più in generale dà la sensazione di essere affaticato.

RECA 5 – Giornata no per il polacco: Larsen lo tiene a bada e anche quando riesce a trovare spazio pasticcia col pallone. Soffre enormemente anche in fase difensiva.

FLOCCARI 6 – Tanta intelligenza unita ad una tenacia straordinaria, ma serve solo per rimediare a qualche situazione scottante, perché davanti l’intesa con Paloschi non è proprio delle migliori. I possenti difensori dell’Udinese gli rendono la vita dura. (dal 22′ st PETAGNA 5,5 – Il suo ingresso aiuta la SPAL a rifiatare in un momento critico della partita. Fa da regista offensivo e avvia almeno tre azioni molto promettenti. Poi si incarica del rigore: nella scorsa stagione non ne aveva sbagliato uno (6 su 6), stavolta calcia debolmente e prevedibilmente alla destra del portiere. Errore pesante, che incide inevitabilmente su una valutazione altrimenti positiva).

PALOSCHI 5,5 – Valdifiori cerca di innescarlo per provare a beffare in velocità i bestioni della difesa friulana. Difende due o tre palloni, ma non riesce a calciarli verso la porta. Tende a scomparire nel finale di partita.

SEMPLICI 5,5 – Fa di necessità virtù in difesa e ripropone Valdifiori per provare a verticalizzare maggiormente il gioco: il piano funziona parzialmente, per il resto la SPAL gioca come al solito in questa stagione fuori da Ferrara. Ordinata, con un pizzico di coraggio, ma senza la sfrontatezza per fare risultato pieno.