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Un po’ come tutti i tifosi biancazzurri, anche il presidente Mattioli aveva accarezzato la prospettiva di tornare a un successo che manca ormai da quasi due mesi. Queste le parole del numero uno spallino al termine della partita.

Speravo in qualcosa di diverso. Abbiamo iniziato un po’ timorosi, poi ci siamo ripresi, ma nel finale ho visto tanti errori. Mi sono ripromesso quest’anno di parlare sempre in modo sereno, continuerò a farlo, ma oggi non posso dire di essere contento per la prova dei miei giocatori. Era una grande occasione. Siamo passati in vantaggio, ma dopo un minuto hanno pareggiato e da lì è subentrato un po’ di timore, almeno vedendo i cambi. Alla fine abbiamo cercato di portare a casa un punto importante per il prosieguo del nostro campionato dopo quello che era successo con la Sampdoria. Sono sempre fiducioso e convinto di avere un’ottima squadra, ma spero buttino via un po’ di questo timore che evidentemente hanno addosso e che inizino a giocare come sanno fare. Questo mi aspetto, nulla di più“.

Questa era una partita che avevamo preparato con la speranza di vincere, c’era tanta aspettativa da parte dei nostri tifosi e della società e non riuscire a vincere porta nervosismo. Dobbiamo stare calmi. Io ho sempre creduto, nel corso della mia vita, nei sogni e nei miracoli e abbiamo ancora tanto tempo per rimediare, perché questa squadra può fare di più di quanto fatto finora, come ha dimostrato in alcune partite. Non ci resta che lavorare, consapevoli che dobbiamo restare sereni, a partire dal mister quando mette in campo la squadra e trarre il massimo dai ragazzi a disposizione. Io sono convintissimo ce la faremo, ho letto interviste a tifosi pessimisti. Magari, anche all’ultimo minuto dell’ultima giornata, questa squadra ce la farà“.

A gennaio valuteremo quello che potremo fare, non sarà certo un mercato massiccio. Faremo qualcosa con quello che abbiamo a disposizione, vedremo chi rimarrà e chi no. Quello che mi aspetto sono partite diverse da quella di oggi, dove non abbiamo fatto bene e lo sanno anche loro”.