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Ecco le parole di Mister Leonardo Semplici in presentazione del match di San Siro contro un Inter carichissima dopo il successo di Champions sul campo dello Slavia Praga. Oltre allo squalificato Missiroli, saranno assenti gli infortunati Di Francesco e Moncini. Aggregato alla prima squadra come ormai da inizio campionato (“Ormai fa parte del gruppo”, dice il Mister) il giovane Mastrilli.

Mister, in una trasferta così ostica quale può essere l’atteggiamento migliore? Chiusi in difesa o arrembanti in avanti magari per sfruttare la stanchezza post-Champions?
“Credo fino a un certo punto alla loro stanchezza perché hanno una rosa di grande valore. Troveremo una grande squadra, insieme alla Juventus al momento la migliore del campionato, sia a livello di fisicità sia per esperienza. Dobbiamo andare a fare una partita di grande personalità, provare a giocare, impostare il gioco, provare a fare le nostre cose. Per quanto riguarda il valore dell’avversario non importa che lo dica io, dobbiamo avere un atteggiamento propositivo e mettere tutto quello che abbiamo, perché contro squadre di questo calibro bisogna fare partite straordinarie per poter portare a casa il risultato”.

Come stanno Strefezza e Di Francesco?
“Si è allenato a parte quasi tutta la settimana e ha fatto oggi il primo allenamento con noi in gruppo. Ha questa forte contusione sul quadricipite, è recuperato ma non sta benissimo. Per DiFra i tempi di recupero non sono ancora stati stabiliti”.

Pensa di continuare sulla linea del nuovo sistema di gioco che ha provato nell’ultima partita?
“Sicuramente è un modulo che ci ha dato degli spunti positivi, altri meno. Sapevamo che in quella partita c’era la possibilità di esprimere un altro modulo, lo abbiamo fatto a parer mio anche discretamente, poi nel finale della partita siamo tornati al nostro vecchio modulo. È un’alternativa che tengo sicuramente in considerazione per il proseguo”.

Se Strefezza non dovesse farcela sarà Sala a sostituirlo?
“In realtà anche Sala ha un problemino, si è allenato oggi con noi: entrambi non sono al 100% quindi deciderò di comune accordo con staff medico e staff tecnico chi dei due starà un po’ meglio. Cercheremo di valutare meglio qual è la soluzione migliore”.

Ritorna un po’ di abbondanza di scelte dietro: come ha visto i ragazzi?
“Tomovic e Cionek rientrano e stanno bene, Vicari e Felipe hannno fatto discretamente con il Genoa, Igor è sempre pronto a tutti i ruoli. Sotto questo aspetto sono fiducioso”.

Quanto ha inciso il fattore sfortuna in questo inizio di campionato?
“Non credo a queste cose. Credo al lavoro e a quelli che sono i momenti delle varie stagioni. Se ci facciamo prendere da queste cose non se ne esce. Bisogna fare la propria fortuna attraverso il lavoro, i gol e i miglioramenti che dobbiamo fare e che stiamo cercando di fare. Magari siamo in un momento in cui facciamo un errore in più e prendiamo più gol, bisogna far girare questa situazione. Queste cose sono esterne a noi e sicuramente sotto l’aspetto degli infortuni abbiamo subito qualcosa in più. Attraverso il lavoro e qualche episodio sul campo dobbiamo ribaltare questa tendenza”.

Questa partita di coraggio si addice a un modulo a due punte o meglio a Valoti dietro gli attaccanti?
“È un’opzione che tengo sicuramente in considerazione, bisognerà fare una grande gara, di grande attenzione in fase di possesso e di non possesso tenendo conto della forza di questa squadra e del fatto che di conseguenza potrebbero essere utili caratteristiche di un certo tipo. Sono valutazioni che stiamo facendo”.

Spunti positivi e negativi del 433?
“Osservando anche i dati usciti e confrontandoli con quelli di altre partite abbiamo fatto più azioni offensive e siamo stati più pericolosi. È una sola partita, ma è pur sempre un dato di fatto. Rispetto alla media delle altre partite abbiamo fatto più tiri e siamo stati più vicini alla loro porta, nonostante ci fosse una sola punta di ruolo. Dall’altro c’è stato un momento con la difesa a 4 in cui hanno pareggiato e c’è stato un calo: lì bisogna valutare se è stato più mentale o tattico, abbiamo subito qualche situazione di troppo che mi ha indotto a ritornare alla difesa a tre, che conosciamo meglio, per cercare di limitare i loro attaccanti. Penso sia stato più un fattore mentale che tattico. Penso possa essere un buono spunto per continuare a lavorare su questa strada”.

Sui campi delle grandi finora la SPAL ha ferito poco, giocare con coraggio significa attaccare?
“Con la Juve avevamo fatto la fase difensiva, con il Milan fino al gol avevamo attaccato e fatto pressione molto bene, stando alti e cercando di sorprenderli. Domani bisognerà creare delle situazioni contro quella che secondo me è la squadra più in forma del campionato, hanno grande entusiasmo e voglia di vincere su tutti i fronti. Bisognerà fare una partita di grande personalità: quando vai a fare queste partite bisogna mettere in campo entusiasmo e tralasciare quello che è il nostro momento e la nostra classifica, cercando di mettere in campo le qualità che secondo me questo gruppo ha e che a volte fatica a mettere in mostra. Quella di domenica è una partita in cui non abbiamo niente da perdere e quindi voglio vedere una squadra che va in campo con personalità e prova a fare le sue cose e la gara. Questo deve essere l’input mio e dei ragazzi”.

Ciclo di tre partite in una settimana: scelte vincolate in funzione di assenze e stanchezza accumulata?
“Stiamo valutando anche questo, è da inizio anno che qualcuno sta dando il suo apporto in modo continuo oltre alla nostra realtà anche alla propria nazionale. Valuterò in modo da avere sempre una squadra competitiva, contro Inter, Lecce in Coppa Italia perché ci teniamo a fare bella figura e contro il Brescia domenica prossima”.