La SPAL esce sconfitta 2-1 da San Siro, casa dell’Inter nuova capolista della serie A, però dà (più) di qualche segno di vita, soprattutto nella ripresa. Mister Leonardo Semplici non può che essere soddisfatto per la prestazione dei suoi ragazzi nel secondo tempo.
DUE FACCE – “Nel primo tempo abbiamo pagato la bravura dell’Inter, d’altronde lo sapevamo che venivamo a Milano ad affrontare una squadra dall’indubbio valore, la rosa è di qualità assoluta. Noi siamo stati timorosi, quasi passivi, come se aspettassimo di subire un gol da un momento all’altro, per poi reagire. Peccato che di reti ne siano arrivate due nei primi 45 minuti di gioco e non deve accadere. Dispiace perché gli stessi undici dopo l’intervallo hanno giocato in tutt’altro modo. Prestazioni del genere ci devono far capire che siamo in grado di mettere in difficoltà chiunque, anche se l’avversario che ci troviamo di fronte è di caratura internazionale. Non ci resta che continuare a lavorare a testa bassa durante la settimana, poi sta a me trovare il modo di migliorare”.
LA CORSA NEGLI SPOGLIATOI – “Non ero arrabbiato, volevo scaricare l’adrenalina. Niente di particolare”.
TIMORE REVERENZIALE -“Sì, probabile che abbiamo pagato anche un po’ la tensione dovuta a giocare una partita importante davanti a quasi 60mila persone. Però un fattore del genere non dev’essere un alibi: in rosa abbiamo calciatori che giocano in serie A da tanti anni, credo che siano ben consapevoli delle difficoltà di affrontare l’Inter in un San Siro stracolmo di gente. Perdere qui dopo aver fatto una prestazione come quella del secondo tempo va anche bene, essere passivi come nel primo, invece no. Per salvarci dobbiamo metterci nell’ordine delle idee di conquistare punti insperati. Comunque, continuiamo la corsa alla salvezza. Vogliamo arrivare all’obiettivo, sappiamo che è più difficile della scorsa stagione, ma non tiriamo di certo i remi in barca adesso”.
IL CAMBIO DI STREFEZZA – “L’ingresso di Cionek ci ha dato più equilibrio e compattezza difensiva. Questi aspetti ci hanno portato a guadagnare metri di campo e ad attaccare con più pericolosità. Per quanto riguarda Gabriel, purtroppo parliamo del solito infortunio: forte contusione al muscolo che già gli faceva male. Gli infortuni sono una croce che dobbiamo sopportare quest’anno, le assenze di Fares, D’Alessandro e Di Francesco sono pesanti, il mio staff ed io però adesso pensiamo a migliorare i ragazzi che abbiamo a disposizione. Quando ritorneranno i lungodegenti – dobbiamo aspettare il 2020 – ci daranno una grossa mano. Ma anche gli altri che sono entrati, mi riferisco a Floccari e Jankovic, hanno fatto bene e si sono fatti trovare pronti. Nel secondo tempo abbiamo creato diverse situazione importanti, peccato non averle sfruttate. La ripresa che abbiamo fatto con l’Inter deve essere uno stimolo per andare avanti con dedizione”.