I diretti interessati non possono dirlo apertamente, ma la partita di Coppa Italia in programma mercoledì alle 18 al Paolo Mazza tra SPAL e Lecce è una notevole scocciatura per gli allenatori di entrambe le squadre. Tanto i biancazzurri quanto i salentini sono alle prese con organici rimaneggiati a causa degli infortuni, per di più all’interno di una settimana che condurrà a scontri diretti molto delicati sul fronte del campionato. Gli uomini di Semplici se la vedranno domenica a Ferrara contro il Brescia, quelli di Liverani riceveranno un Genoa in grande affanno.
Con questi presupposti, sarà molto probabile vedere due formazioni composte principalmente da giocatori a basso minutaggio (ormai non si può neanche più parlare di seconde linee) e giovani alla ricerca di una serata di gloria. A Lecce sono abbastanza certi dello schieramento di un paio di titolari al massimo (Tabanelli e Petriccione, probabilmente). E la SPAL? Semplici non ha certo abbondanza e potrebbe attingere anche alla Primavera per allungare un po’ le rotazioni.
PORTA – Berisha può tirare il fiato per una sera dopo aver giocato ogni singolo minuto di questa stagione. La scelta più logica dovrebbe essere Letica, che nel caso farebbe il debutto assoluto nel calcio italiano. A disposizione anche Thiam e il 2001 Meneghetti, portiere della Primavera.
DIFESA – Il giocatore a più alto minutaggio è Vicari: forse un pausa potrebbe essergli gradita. Igor è giovane e non dovrebbe soffrire una partita in più, mentre Felipe è rimasto a riposo domenica scorsa e sembrerebbe un altro valido candidato. Scalpitano Salamon e Cannistrà. Il primo è fuori dai piani societari, ma potrebbe tornare utile in questa occasione visto che di recente è stato spesso convocato. Il secondo, classe 2000, è ormai stabilmente aggregato alla prima squadra.
ESTERNI – I problemi più grossi sono sulle corsie laterali. Di pienamente arruolabili ci sono solo Reca (che però avrebbe bisogno di rifiatare) e Mastrilli, mancino nato nel 1998 che ha nel curriculum 26 partite in serie C tra Pontedera, Teramo e Bisceglie. Improbabile che Strefezza possa essere rischiato ad appena tre giorni dal nuovo infortunio, così come non è chiaro se Sala sia in condizioni ideali per partire dall’inizio (presumibilmente no). Quindi vale la pena dare un occhio alle soluzioni proposte dalla Primavera: dai terzini Iskra (2002) e Alessio (2001) ai decisamente più offensivi Cuellar (2001) e Campagna (2002), adattabili – con fatica – in una linea a cinque. Teoricamente anche il difensore Farcas (2000) potrebbe essere adattato da terzino sinistro (come ai tempi dell’Ajax), in caso di necessità.
CENTROCAMPO – Anche qui la coperta non è lunghissima. Missiroli non ha giocato (per squalifica) a San Siro, ma dovrebbe essere tra i titolari di SPAL-Brescia. Vale la pena rischiarlo per la Coppa? Kurtic è un altro giocatore che avrebbe bisogno di recuperare un po’ di energie, per cui resterebbero Valdifiori, Valoti e Murgia. Nei momenti del bisogno Semplici ha prelevato dalla Primavera tre ragazzi: Kryeziu (2002), Zanchetta (2002) e Tunjov (2001). Pur mai convocato con i grandi, occhio anche a Sare (2001), centrocampista di quantità. A meno che il mister non scelga di arretrare Jankovic nel ruolo di mezzala come fatto in occasione di diverse amichevoli precampionato. Esperimento che in estate non ha regalato grandi emozioni, ma tant’è, in caso di necessità…
ATTACCO – Assieme a quello dei portieri, è l’unico reparto nel quale c’è una certa abbondanza. Con quasi 1.300 minuti di gioco sul groppone, difficile pensare a Petagna dall’inizio. Si giocheranno il posto Floccari, Paloschi e Moncini, con l’aggiunta del già menzionato Jankovic.