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Se quella tra SPAL e Brescia di domenica non è una sfida da dentro o fuori poco ci manca: una sconfitta potrebbe avere risvolti negativi pesanti soprattutto sul morale dello spogliatoio su ambo i fronti. Entrambe le squadre sono in fondo alla classifica, separate da due punti, le Rondinelle però devono ancora recuperare il match contro il Sassuolo. Per fare il punto della situazione in casa Brescia abbiamo chiesto lumi a Fabio Pettenò, inviato di Radio Sportiva e penna de La Gazzetta dello Sport oltre che di BresciaOggi.it.

NUOVA LINFA – “Il ritorno di Eugenio Corini sulla panchina ha ringalluzzito il Brescia. I giocatori hanno ritrovato entusiasmo dopo la negativa esperienza di Fabio Grosso. Il tecnico ha lavorato molto in questa settimana per cercare di infondere fiducia, persa nelle ultime tre gare dopo sconfitte talvolta brucianti. A Ferrara per affrontare la SPAL arriva un Brescia ferito, in cerca di riscossa e di uno scatto d’orgoglio che possa accendere la fiamma e alimentare la speranza di centrare l’obiettivo della salvezza”.

PROBLEMI – “Ce ne sono di varia natura che attanagliano il Brescia, che soffre sia il salto di categoria sia la mancanza di qualche tassello. Sono due situazioni correlate, concetti tra l’altro ribaditi sin dai primi giorni di ritiro da Eugenio Corini. La rosa è incompleta, non lo si può negare, gli errori commessi nelle prime 14 giornate di campionato ne sono la dimostrazione. Poi bisogna fare i conti con alcuni colpi di mercato sbagliati: Magnani e Zmrhal su tutti. Quando sei sul fondo della classifica è evidente che dal punto di vista dell’organico hai delle lacune, anche pesanti e preoccupanti. Facendo un rapido conto, al Brescia mancano almeno quattro pedine fondamentali in uno scacchiere ideale che possa garantire la permanenza in categoria. L’assenza di un esterno di sinistra è cronaca della scorsa stagione, ma in serie B te lo puoi anche permettere, in serie A questa defezione si palesa in maniera chiara. Così come manca un centrale difensivo d’esperienza: doveva ricoprirlo Magnani questo ruolo, ma ha disputato una sola gara e con scarsi risultati. In mediana non c’è un vice-Tonali, in attacco non c’è un giocatore che segni con continuità. Un attaccante da serie A insomma…”.

CORINI-BIS – “Grosso ha pagato a caro prezzo l’inesperienza nella gestione di un gruppo nella massima serie. Un allenatore debuttante in serie A mandato a guidare una nave in piena tempesta se la cava solo se è timoniere affermato, se no rischia di andare alla deriva e poi naufragare. Questo Brescia lo può salvare solo Eugenio Corini, il tecnico della promozione, che è entrato nella testa dei giocatori e ha fatto breccia nel loro cuore”.

BALOTELLI –“Non è ancora un esperimento fallito, almeno sulla carta. Balotelli ha a disposizione da qui alla pausa invernale ancora numerose partite per smentire le tante voci negative sul suo conto. Vero è che la sua stagione fino ad ora è negativa: due soli gol fatti e con lui in campo il Brescia non ha mai vinto. Il presidente Massimo Cellino, richiamando Eugenio Corini, ha chiesto espressamente al tecnico di provare a fare un ultimo tentativo per rilanciare Super Mario. Basterà? Tutti ce lo auguriamo. Per Balotelli le prossime gare sono l’esame da superare per la promozione a gennaio altrimenti l’addio è sicuro. Una cosa però mi preme dirla: se si pensa che Balotelli sia il problema del Brescia ci si sbaglia di grosso”.

VERONA E LECCE – “Viaggiano a un ritmo più spedito… Se fosse stato preventivabile non lo so, però è quantomeno insolito un campionato dove due neopromosse su tre vanno molto forte. Merito della capacità dei rispettivi allenatori: Juric da una parte e Liverani dall’altra stanno dando un’impronta notevole al loro lavoro. Ciò che le contraddistingue è la mancanza di paura: in ogni partita qualsiasi avversario viene affrontato con la serenità di poter raggiungere un risultato positivo. Questo dovrebbe fare anche il Brescia ed è ciò che Corini sta provando a infondere ai propri giocatori”.

LOTTA SALVEZZA – “Coinvolge molte squadre, ma è ancora presto per dire chi lotterà fino a maggio e chi invece potrà tirar un sospiro di sollievo prima. Di certo il Brescia sarà una di quelle che fino all’ultimo combatterà per la salvezza. Anche Sampdoria e Genoa ci sono dentro fino al collo. Inoltre vedo invischiate anche SPAL e Lecce e un girone di ritorno dai contorni molto interessanti per la lotta alla sopravvivenza”.

PARTITA – “In questo genere di gare la spettacolarità viene sempre meno e lascia spazio a match molto combattuti, segnati da episodi. La posta in palio è altissima anche se siamo alla 15° giornata. Mi aspetto tanto dal punto di vista nervoso e mentale dal Brescia, una risposta all’ultimo incomprensibile periodo. Vincerà chi non commetterà il benché minimo errore. A decidere SPAL-Brescia saranno determinate circostanze e le giocate dei migliori calciatori. Se giocherà Balotelli per il Brescia e Petagna per la SPAL ritengo possano essere loro l’ago della bilancia della sfida”.

PROBABILE FORMAZIONE – 4312: Joronen; Sabelli, Chancellor, Cistana, Martella (Mateju); Bisoli, Tonali, Ndoj; Romulo; Balotelli, Torregrossa.

Indisponibili: Dessena.
In dubbio: Joronen, Balotelli.

ULTIMI PRECEDENTI:

  • 09/04/17, serie B, Brescia-SPAL 1-3 (Mora, Ferrante, Antenucci, Mora)
  • 12/11/16, serie B, SPAL-Brescia 3-2 (Bisoli, Finotto, Caracciolo, Antenucci, Finotto)

Per incontrare altri precedenti bisogna tornare addirittura a trent’anni fa, ovvero al campionato di serie C1 1984-85. In quella stagione la SPAL pareggiò a Brescia (1-1, Bresciani/Torresani) e venne sconfitta 0-3 in casa (Maragliulo e due volte Bonometti)