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La SPAL cede il passo alla rimonta della Roma ed esce sconfitta (3-1) dall’Olimpico, ma per il tecnico dei biancazzurri Leonardo Semplici non è tutto da buttar via, anzi, ci sono stati segnali positivi e incoraggianti. Del possibile esonero il diretto interessato non parla, rimettendo la decisione alla società (che per bocca di Vagnati non l’ha messo in discussione).

MEGLIO I PRIMI 45′ – “La SPAL ha giocato un buon primo tempo, limitando quelle che sono le qualità della Roma e creando due o tre situazioni importanti per poter segnare. Abbiamo retto bene l’urto. Di sicuro meglio rispetto alla ripresa. Ma soprattutto ho visto una buona prestazione dei giocatori, che hanno dimostrato di seguirmi in un periodo di tante chiacchiere. Le parole lasciano il tempo che trovano, anche se quando una squadra è ultima in classifica è normale che si facciano certi discorsi così come delle riflessioni che portino a giudicare l’operato dell’allenatore“.

PROBLEMI – “Certo, c’è qualche problema, ma stiamo lavorando per risolverlo. Però tenendo conto delle tante assenze – oggi non avevo a disposizione sette giocatori, sei per infortunio e uno per squalifica – una prestazione del genere, su un campo come l’Olimpico, contro una squadra di grande qualità come la Roma, per un squadra come la SPAL è la dimostrazione che i ragazzi hanno la possibilità di uscire da questa situazione. Bisogna migliorare e fare in modo che gli episodi non ci condannino ogni volta“.

RIPRESA – “Nel secondo tempo la Roma è tornata in campo parecchio determinata in virtù dello svantaggio da recuperare. L’episodio dell’autogol è stato un duro colpo per il morale. Poi abbiamo commesso un errore nella circostanza del rigore, troppa irruenza nell’affrontare un giocatore girato spalle alla porta. Queste sono il tipo di ingenuità che costano le partite, in particolare contro formazioni blasonate e di oggettivo valore. Se dai vantaggi del genere a squadre come la Roma poi diventa tutto molto più difficile, anche se la SPAL ci ha provato a rientrare in partita. Ci è mancata la scaltrezza necessaria a portare a casa punti su un campo quasi proibitivo e l’attenzione nel mantenere un vantaggio che eravamo stati bravi ad ottenere“.

SEGNALI POSITIVI – “La squadra ha dimostrato di tenere campo, di giocarsela, di andare ad aggredire con i tempi giusti e di tenere la palla. Abbiamo provato a reagire al ribaltone, purtroppo non ci siamo riusciti. Credo che sia la stra giusta: solo attraverso prestazioni del genere possiamo uscire da una situazione complicata come quella in cui ci troviamo“.

FUTURO – “Non ho avuto conferme né niente per il momento. Fino a prova contraria però rimango l’allenatore della SPAL. Queste cose non le decide il tecnico, ma la società. Io sono sempre convinto, e così lo staff tecnico e tutto il gruppo dei ragazzi che alleno, che possiamo invertire la rotta, nonostante sfortuna, infortuni, errori e rigori sbagliati. Anche questa sera all’Olimpico abbiamo dato prova di avere le qualità necessarie per salvarci. Vado avanti per la mia strada, poi sono i dirigenti ad avere l’ultima parola in merito al mio futuro“.