Non potevano ovviamente mancare le considerazioni di patron Simone Colombarini nell’ambito della cena di Natale della SPAL.
“In genere i problemi si risolvono in famiglia e oggi ci siamo ritrovati anche per ritrovare le forze al nostro interno e cercare di proseguire la nostra avventura nel modo migliore possibile. Siamo tutti fiduciosi sul nostro futuro. In questi giorni si è parlato molto, sui giornali e non solo, ma noi restiamo convinti di poter avere le risorse per risollevarci dopo questo momento difficile ed è giusto ribadirlo ancora una volta“.
“Sul mercato vediamo, perché manca ancora un po’ di tempo. Sappiamo che ci sono squadre che possono fare quelle che vogliono e altre che si devono un po’ adeguare alle loro possibilità. Oggi è stato mandato un messaggio chiaro alla squadra: noi crediamo alla salvezza e vogliamo tenere qui tutti i giocatori che ci credono tanto quanto noi. Se qualcuno in questa fase mostra la volontà di andare a giocare altrove tenteremo di accontentarlo, perché per far parte di questo progetto in questo momento servono determinazione e convinzione dei propri mezzi. Cercheremo di tenere tutti quelli che ce lo dimostreranno e di vedere, nella sfera delle nostre possibilità, come poter rafforzare la rosa“.
“Non ci aspettavamo una posizione di classifica come quella attuale. Fin dall’inizio credevamo, come lo facciamo ora, nelle potenzialità di questo organico. Mancano all’appello molti punti che potevamo fare: alcuni li abbiamo mancati per sfortuna, altri per errori dovuti all’atteggiamento. Dobbiamo imparare da quanto accaduto, senza confidare troppo nella sorte, buona o cattiva che possa essere. Speriamo che il messaggio della società possa far effetto il prima possibile: alle porte abbiamo un’altra partita importante e qualche giocatore assente nelle ultime partite sarà recuperato“.
“Noi il nostro impegno l’abbiamo sempre messo e continueremo a farlo, ci piacerebbe vedere unità di intenti da parte di tutto l’ambiente. Quando si vedono divisioni tra i tifosi e qualche commento un po’ storto sicuramente non fa piacere. Quello che facciamo lo facciamo per Ferrara, per cercare di portare un segnale di positivo nei confronti della città e del territorio. Ci piacerebbe vedere sintonia attorno a noi, ma qualche volta emerge qualche malumore dovuto magari alla classifica. Talvolta viene espresso in maniera lecita, in altre con toni fuori dalle righe. Il nostro impegno comunque non mancherà“.