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La consueta conferenza stampa della vigilia è stata occasione per mister Leonardo Semplici di presentare l’importante sfida di Torino e di parlare di infortunati, dubbi di formazione e stato d’animo dei giocatori. Ecco le sue parole.

LA PARTITA – “Credo che sia arrivato il momento dei fatti, oggi sono in conferenza stampa perché giustamente l’allenatore deve sempre parlare, ma penso ci sia solo un obiettivo: provare a fare risultato, perché abbiamo bisogno di questo. Sappiamo di affrontare una squadra di grande valore indipendentemente dal risultato a Verona, quindi sta solo a me e ai ragazzi scendere in campo con la giusta mentalità, la giusta forza, le giuste esperienze negative pregresse fino ad oggi per tirare fuori una prestazione sopra le righe e portare a casa dei punti. Bisogna cominciare a fare punti e andare lì per fare la partita. Se si pensa di andare a Torino e portare a casa un pareggio, si va ad affrontare una squadra che soprattutto in casa ha dei valori particolari e rischieremmo di andare con la coperta corta. Siccome ultimamente da ottime prestazioni abbiamo raccolto nulla, sinceramente mi interessa il giusto la prestazione e giocare bene o meno bene. Bisognerà fare una partita di grande aggressione, forza e convinzione, non abbiamo niente da perdere: più che ultimi in classifica non si può andare, sta solo a noi tirar fuori le qualità che i ragazzi hanno dimostrato in alcune situazioni e farlo per 95 minuti. Senza mollare niente e rispettando i valori dell’avversario, mettendo in campo tutto quello che abbiamo”.

FORMAZIONE – “In linea di massima ci sarà continuità con la formazione di Roma, valuteremo domani prima della gara le condizioni di tutti per cercare di fare una formazione adeguata all’incontro con il Torino. Strefezza a sinistra è una possibilità, lo ha fatto in precampionato e in alcune situazioni. Nella partita di domenica a Roma ci è mancato proprio quel tipo di spinta che poteva offrire e giocatori con caratteristiche come quelle di Strefezza e Di Francesco, che ci avrebbero permesso di giocare un po’ più in avanti ed essere un po’ più aggressivi. La cosa importante, al di là del modulo, è che si riavvicinino due giocatori così importanti; Di Francesco ha avuto la sfortuna di una ricaduta, per noi è un giocatore importante per le caratteristiche che ha. Già da domani vedremo di utilizzarlo nella maniera più giusta. Stiamo proprio valutando se farlo giocare 60 minuti o farlo entrare fresco a partita in corso per dare più incisività e spregiudicatezza. L’alternativa sull’esterno è Thiago (Cionek, ndr), che non sta ricoprendo il suo ruolo naturale, ma lo sta facendo con grande determinazione. Ci ha dato un maggior equilibrio difensivo e magari ci permette di inserire qualche giocatore più offensivo: è una situazione da valutare di domenica in domenica proprio grazie al rientro di Di Francesco e Strefezza. Per quando riguarda il centrocampo, Missiroli, guardando i test, è quello che corre di più. Se do riposo a lui dovrei darlo a tutta la squadra. Simone penso stia disputando un campionato in cui ha dimostrato qualche difficoltà sotto l’aspetto del palleggio, con qualche errore di troppo che in passato non faceva. Però sotto l’aspetto della grinta, corsa e della determinazione è uno dei nostri migliori giocatori. Sicuramente bisogna valutare partita dopo partita quelle che sono le esigenze tecnico-tattiche e fisiche, ma per adesso Missiroli è uno di quelli che, insieme a Murgia, si sacrificano di più e spendono più energia, ed ecco che potrebbe mancare un po’ di lucidità in fase di palleggio”.

CARICA – “Le parole dette in settimana dai dirigenti fanno sicuramente piacere. E’ un momento particolare, difficile, dunque l’unità che hanno manifestato proprietà e presidente è importante, come è importante ciò che è stato detto sulla necessità di rimanere uniti: chi se la sente deve andare avanti credendo in quello che è il nostro desiderio di salvezza, chi non ci crede deve stare a casa. Questo sarà un aspetto importante anche dopo la partita di domani dove sicuramente la società e l’allenatore tireranno le somme di quello che è successo sino ad oggi e cercheranno di capire come migliorare il migliorabile. I giocatori sono carichi, vogliono uscire da questa situazione. Al tempo stesso, quando ti trovi in questa condizione di classifica, giocando contro la Roma e subendo gol al primo tiro per una deviazione, sicuramente a livello morale può incidere. Bisogna essere più bravi anche di queste cose, in questo momento gli episodi non ci stanno aiutando, ma se iniziamo a parlare in maniera negativa ce la tiriamo da soli, quindi bisogna saper reagire, andare avanti ed essere consapevoli di quello che siamo e di quello che possiamo fare. Magari finora non siamo stati così consapevoli di quello che potevamo fare: bisogna esserlo e bisogna metterlo in pratica. Bisogna sicuramente lavorare sull’aspetto mentale e morale, soprattutto quando ti trovi in una condizione di classifica così, ma i ragazzi sono preparati anche a questo, ci sono giocatori che giocano in Serie A da tanti anni e quindi devono avere la consapevolezza di reagire a questi momenti che possono capitare durante un’annata o durante la propria carriera. Quando c’è questo tipo di classifica ed un momento di negatività oltre quelli che sono i risultati, la classifica la vediamo tutti, nell’ambiente si è respirata aria di disarmo e di disfattismo. Questo non ci deve essere. Dobbiamo essere uniti, è sempre stata la nostra forza ed il nostro valore aggiunto in tutti i campionati da quando ci sono io: unità e voglia di ribaltare i commenti, contro tutti e tutto. Questa deve essere la nostra forza, ne abbiamo bisogno ora ancor più di prima, forse perché una situazione come questa non l’avevamo mai vissuta. In questo gruppo di lavoro dobbiamo essere uniti: ci vogliamo salvare e cercheremo in tutte le maniere di farlo. Per farcela, dobbiamo tutti remare dalla stessa parte, se c’è qualcuno che fa un passo indietro, è quello che ci potrebbe fregare. Abbiamo bisogno di tutti, dal minimo al massimo esponente, con l’obiettivo di rimanere in serie A senza lasciare nulla di intentato”.

RIMONTA – “Mi fa piacere che ci siano queste possibilità anche statisticamente parlando, ma più che un’impresa bisogna tirare fuori le nostre qualità. Ci sono state problematiche, disavventure sotto l’aspetto dei tanti e troppi infortuni, alcuni anche di lungo corso, tante assenze: queste non devono essere scusanti, le scusanti sono finite, ora sta a noi cercare di invertire la rotta. Siamo in tempo per farlo ma bisogna darsi tutti una smossa per cercare di fare delle grandi prestazioni a partire da domani”.

Convocati dalla Primavera: Tunjov, Cannistrà.

Assenti: Reca, Jankovic (problema all’adduttore in via di valutazione), più i lungodegenti Fares e D’Alessandro.

Probabile formazione, 3-5-2: Berisha; Tomovic, Vicari, Igor; Cionek, Murgia, Missiroli, Kurtic, Strefezza; Paloschi (Di Francesco), Petagna.