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La vittoria di Torino sembra un lontano ricordo: la prima SPAL del 2020 esce sconfitta nuovamente in uno scontro diretto al “Paolo Mazza”, questa volta per 2-0 per mano dell’Hellas Verona. Un risultato che complica le prospettive di salvezza per i biancazzurri e che preoccupa soprattutto per le modalità con le quali è arrivato.

VOTO DI SQUADRA: 4,5 – Come si temeva, il gioco del Verona nel primo tempo ha messo a nudo tutte le lacune biancazzurre in questo periodo della stagione. La pressione costante degli scaligeri ha complicato come non mai le uscite palla al piede, con gli uomini di Juric pericolosi ogni volta in cui sono riusciti a ripartire. In zona gol, invece, nonostante occasioni abbastanza episodiche sono mancate cattiveria e precisione. Nel secondo tempo, con l’uomo in meno, la reazione sostanzialmente non c’è mai stata, con Verona più vicino al 2-0 che la SPAL al pareggio.

BERISHA 7 – Nella prima mezz’ora il Verona si rende pericoloso più di una volta e lui, quando possibile (come all’8’ su Rrahmani) toglie le castagne dal fuoco ai suoi. Non può nulla sul gol del vantaggio. Nel secondo tempo è l’assoluto protagonista, prima al 54’ con una parata da portiere di hockey su Pazzini e poi al 68’ sul colpo di testa di Rrahmani. Non irreprensibile sulla respinta che genera il 2-0, ma è un dettaglio visto che è Igor a sonnecchiare vicino a Stepinski.

TOMOVIC 4 – La sconsiderata entrata sulla trequarti ai danni di Faraoni cancella la discreta prestazione che aveva fatto fino a quel momento. Un giocatore della sua esperienza non può commettere certi errori, per di più in una situazione di transizione come quella che ha indotto Guida a espellerlo.

VICARI 5 – Cerca di fare quello che può, ma con maggiore imprecisione rispetto al solito. Un po’ timido nel lasciare a Verre la possibilità di controllare il pallone e girarsi spalle alla porta sul gol del Verona. Esce per infortunio. (dal 32’ s.t. FELIPE 5,5 – Pochi in minuti in campo, assiste al raddoppio in maniera abbastanza inerme)

IGOR 4 – Che non sia la sua giornata si capisce già in avvio, quando temporeggia oltremodo per chiudere la discesa solitaria di Lazovic. Pazzini, probabilmente su indicazione del suo allenatore, stazione con continuità nella sua zona e, oltre al gol sul quale il brasiliano nemmeno lo guarda, pochi minuti dopo rischia di beffarlo nuovamente tagliando sul primo palo. In grave imbarazzo anche nella ripresa.

CIONEK 5 – Lotta sempre come un leone, ma Lazovic con la sua velocità, soprattutto nel primo tempo, gli ricorda perché fino a qualche partita fa giocava difensore centrale anziché esterno.

MISSIROLI 5 – Recupera un buon pallone sulla trequarti in avvio (che Paloschi spreca), ma per il resto soffre il dinamismo scaligero in mezzo al campo, sbagliando palloni su palloni.

KURTIC 4,5 – Sembra iniziare con un buon piglio, nonostante le voci di mercato, ma dopo cinque minuti perde una pericolosissima palla in area di rigore, prima di cimentarsi poi in un passaggio orizzontale, dal quale nascono due palle-gol del Verona. Ci prova con qualche tiro dalla distanza, ma senza grande fortuna. Non ripaga la fiducia di Semplici.

STREFEZZA 6 – L’unica luce biancazzurra nel primo tempo, anche perché è l’unico in grado regalare qualche strappo in velocità, con la giusta dose di tecnica. Nella ripresa, complice il cambio di posizione, ha meno possibilità di incidere. Mezzo voto in meno per l’ammonizione, decisamente evitabile, per proteste, per quanto giunta in un momento critico della partita (dal 38’ s.t. FLOCCARI s.v. – Pochi minuti nei quali non può incidere).

VALOTI 4,5 – Apatico da trequartista, anche se quello era il momento in cui la SPAL stava soffrendo in ogni zona del campo. Prova a entrare in partita a inizio secondo tempo con qualche partenza palla al piede e un paio di inserimenti aerei, ma la svolta non arriva mai.

PETAGNA 5,5 – Il primo tiro in porta pericoloso della SPAL, seppur da lontano, è suo ed anche il colpo di testa nel finale su cross di Cionek. La volontà di incidere non si può dire che gli manchi, ma quando si è trattato di tenere il pallone per aiutare la squadra a salire oggi ci è riuscito davvero poche volte.

PALOSCHI 4 – Semplici gli dà fiducia, lui non la ripaga minimamente. Il tiro “ciabattato” dal limite e la deviazione che non trova nell’area piccola sul colpo di testa di Cionek non sono da un giocatore col suo curriculum in serie A. Ma al di là di questo non riesce a dare alcun contributo alla squadra. (dall’11’ s.t. DI FRANCESCO 5,5 – Entra per cercare di mettere in difficoltà il Verona con la sua velocità. Qualche bello spunto, ma non è mai davvero pericoloso).

SEMPLICI 5 – La vittoria di Torino sembrava poter essere la possibile svolta, ma i suoi hanno iniziato l’anno nuovo con una prestazione, se possibile, peggiore di quelle viste nella prima parte della stagione. La squadra non è mai sembrata avere le idee giuste per mettere in difficoltà il Verona, soprattutto nei primi quaranta minuti in parità numerica. Le residue possibilità di cambiare la direzione della partita gliele manda in fumo Tomovic con un’entrata assurda nel finale di primo tempo. La squadra ha grossi limiti, soprattutto dietro, ma la prestazione di oggi non salva nemmeno lui.