Che fosse una giornata diversa dalle altre lo si era capito già dal riscaldamento all’MF Palace: poca musica, tanto silenzio, Kleb vestito a lutto per ricordare Marco Cocchi. Davvero toccante il minuto di raccoglimento in onore del vicepresidente, scomparso a Mantova domenica scorsa: ancora buon viaggio, Marco.
Si parte nel segno di capitan Fantoni, sono suoi i primi 6 punti di Ferrara. Milano però è squadra scorbutica, che dopo un inizio di campionato difficile sta dando filo da torcere a tutti. Al 5′ è 8-16, perché l’Urania sfrutta alla grande i centimetri di Lynch e costringe coach Leka a fermare il gioco per parlare ai suoi. La FeliPharma fatica a trovare buone trame offensive, troppo frettolosa e ingabbiata dall’ottima difesa milanese. Il primo quarto scivola via con gli ospiti sempre in comando e avanti 14-23. Il Kleb si affida allora alla verve di Baldassarre, da tempo uno dei migliori in casa estense, e prova la rimonta ad inizio secondo parziale: una tripla di Campbell vale il -4 per i biancazzurri, che sembrano essere tornati dentro alla partita. L’Urania però non si fa intimidire e continua a dare fastidio alla difesa estense con Sabatini e Raivio, vero cecchino dalla lunga distanza. L’ultimo cesto dei primi venti minuti è di Vencato: Ferrara è tornata a contatto (39-42).
Schiacciata di Fantoni e lay-up di Vencato per il primo vantaggio estense di giornata: il Kleb è uscito carichissimo dagli spogliatoi (46-42). L’Urania adesso fa decisamente più fatica rispetto al primo tempo, soprattutto a livello offensivo, perché Ferrara ha alzato l’intensità e si è messa a trovare anche la via della retina: tripla di Panni per il massimo vantaggio della Felipharma (55-48). Poco dopo si arriva alla doppia cifra con un facile canestro di Fantoni, l’inerzia è tutta dalla parte estense, ma Milano non molla con la tripla dall’angolo di Bianchi per il -6. Sulla sirena è Piunti, ancora dall’arco, a regalare ai suoi il -3 con dieci minuti da giocare. Si apre un botta e risposta continuo, perché l’Urania ha superato il momento di blackout del terzo quarto ed è tornata a trovare il canestro con continuità. Il Kleb però non ne vuole sapere di perdere questa partita, ed è Vencato a dare ai suoi un margine rassicurante sul +7, quando mancano quattro minuti alla sirena. Il finale premia la lucidità e la freddezza della Felipharma, che vince 76-71 e porta a casa due punti speciali, nel nome di Marco Cocchi.
FELIPHARMA FERRARA – URANIA MILANO 76 – 71(14-23; 39-42; 61-58):
FERRARA: Wiggs 4, Vencato 14, Fantoni (k) 18, Ramazziotti ne, Baldassarre 14, Beretta 2, Panni 7, Buffo, Balducci ne, Campbell 15, Ebeling 2. All. Leka.
MILANO: Piunti 9, Pagani 2, Negri, Benevelli (k) 6, Montano 8, Giardini ne, Piatti ne, Lynch 12, Raivio 18, Bianchi 7, Sabatini 9. All. Villa.
I migliori – In una serata carica di emozioni non è un caso che le luci della ribalta se le prendano i giocatori di maggiore esperienza come Fantoni e Baldassarre. Il capitano, autore di 18 punti, chiude come miglior realizzatore di serata e scrive a referto anche 7 rimbalzi, 5 dei quali offensivi. In difesa non è irreprensibile nella marcatura su Lynch, ma si può dire lo stesso, a parti invertite, di quello che succede nell’altra metà campo. L’ala elvetica firma una doppia-doppia (14 punti e 14 rimbalzi) dando prova per l’ennesima volta di essere un giocatore totale, capace di guidare anche le transizioni in contropiede. Contagioso l’entusiasmo con cui trascina compagni e pubblico. Giusto segnalare la prestazione di Campbell (15 punti e 8 rimbalzi) perché dopo diverse uscite insufficienti finalmente batte qualche colpo in attacco, nonostante non manchino alti e bassi. Scongiurato il taglio? Chissà.
Il peggiore – Per quello che ha dimostrato fino ad adesso, Wiggs (4 punti, 2/7 al tiro, 4 palle perse). Rimane più degli altri sul parquet, ma di fatto non entra mai in partita in attacco, cercando spesso di farlo con soluzioni personali che lasciano trasparire una scarsa lettura delle varie pieghe che può prendere una partita. È pur sempre al primo anno tra i pro, ci sta qualche serata no. In difesa soffre parecchio il dinamismo e il talento dei vari Montano, Raivio e Sabatini.
Spiro Leka
“Sono due punti dedicati a Marco. Abbiamo trascorso una settimana difficile, soprattutto a livello mentale. La parte emotiva è stata preponderante, lo si è visto all’inizio. Sono contento per l’intensità difensiva ritrovata. Siamo stati in controllo una volta trovato il vantaggio. Ringrazio anche i tifosi, ci hanno incitato anche sotto di dieci. Ve lo assicuro: questo affetto lo sentiamo. L’Urania è una grande squadra, meriterebbe molti punti in più in classifica e credo sia stata spesso condannata dagli episodi. Campbell? La squadra è più importante dei singoli. Abbiamo creato un nucleo senza il go-to-guy della situazione. Il problema Folarin l’avete creato voi della stampa: io sono contento degli equilibri che siamo riusciti a creare con tanto lavoro e sacrificio. Comunque continuiamo a restare vigili per vedere le offerte del mercato, ma bisogna avere cautela: attenzione al bilancio e alla compattezza dello spogliatoio”.
Tommaso Fantoni
“Alla palla a due si respirava per forza di cose un’atmosfera particolare. Credo che non potesse essere altrimenti, è stata una settimana molto difficile. Abbiamo preso due punti fondamentali, per il morale e per la classifica, contro una squadra arcigna come l’Urania. A Udine andiamo per vincere e dare continuità, possiamo mettere in difficoltà chiunque. Ci aspetta una gara complicata a dir poco, per il roster e per il palazzetto, sempre pieno e caloroso. Siamo uno spogliatoio unito, ci vogliamo bene e cerchiamo di maturare insieme: prima eravamo solo baci e abbracci, adesso ci meniamo in allenamento, poi però andiamo a cena insieme“.