La trasferta a Firenze della SPAL finisce con il gol della beffa firmato Pezzella nel finale di partita. I biancazzurri hanno dato importanti segnali di vita dal punto di vista dell’atteggiamento dopo la sconfitta di domenica scorsa contro il Verona, ma l’imprecisione in zona-gol è costata cara anche oggi.
VOTO DI SQUADRA: 6 – La prestazione, al netto del risultato, è stata una delle più convincenti degli ultimi tempi, ma la mancanza di creatività e incisività in attacco assume contorni sempre più inquietanti, nonostante le 3 occasioni nitide create dai biancazzurri. E l’inconsistenza della Fiorentina aveva fatto fare ottima figura anche alla difesa, almeno fino al gol di Pezzella.
BERISHA 7 – Primo pericolo 32’ sul tiro di Castrovilli, poi all’81’ chiude sul primo palo la conclusione di Benassi. Per il resto non deve sprecarsi più di tanto e sul gol avversario non può davvero nulla, complice anche la leggera deviazione di Valoti
CIONEK 5,5 – Prestazione più che positiva fino al gol di Pezzella. Nella circostanza viene colpevolmente sovrastato a livello fisico dal difensore argentino, anche se il difensore spallino lamenta una spinta in elevazione.
VICARI 6,5 – Non sbaglia praticamente nulla né di testa né di piede, nonostante Iachini nel corso della partita abbia cambiato strategia per provare a creare problemi davanti, prima scegliendo un attacco più mobile e poi puntando sulla forza d’urto di Vlahovic e Cutrone.
FELIPE 6 – In fase difensiva se la cava senza troppi patemi, salvando anche fortunosamente su un tiro avversario al quarto d’ora della ripresa. Nel finale di primo tempo però, prima di testa su cross di Murgia e poi da due passi sotto misura, si mangia le occasioni del possibile (e meritato) vantaggio.
STREFEZZA 6,5 – Come già successo altre volte è l’unico a dare imprevedibilità sul fronte offensivo. Nel finale di primo tempo sfiora anche (senza volerlo) il gol, con un cross che sorprende Dragowski, ma che purtroppo va ad infrangersi sul palo. Nella ripresa è l’autore di uno dei rari tiri in porta della SPAL.
MISSIROLI 6 – Il più dinamico in mezzo al campo, con una buona presenza soprattutto in fase di filtro. Quando si tratta di impostare alterna bei lanci a palloni sbagliati malamente.
MURGIA 6 – Partita molto diligente la sua, nel far girare il pallone come regista e nell’incollarsi a Benassi in fase di non possesso palla. Pericoloso, come al solito, con i suoi palloni in area da calcio da fermo, spesso sfruttando le combinazioni a due con Di Francesco.
IGOR 6,5 – Mister Semplici lo ripropone da esterno per evidente assenza d’alternative e viene ripagato tutto sommato da una buona prova, complice anche la prova del tutto dimenticabile di Lirola. Palla al piede il difensore brasiliano sfodera tutta la sua qualità tecnica, come al 36’ quando serve un pallone solo da spingere in rete a un Petagna colpevolmente in ritardo. (dal 41’ s.t. JANKOVIC s.v. – Troppo poco il tempo a sua disposizione per sperare di inventare qualcosa)
VALOTI 5 – Si muove sulle trequarti, sia in possesso palla quando deve supportare Petagna e Di Francesco, sia in fase difensiva con l’obiettivo di intercettare la prima costruzione di Pulgar. Vaga per il campo senza meta e al 77’, dopo un bello slalom, si divora il gol dell’1-0 con un inopportuno cucchiaio a tu per tu col portiere viola. Vero, Dragowski devia, ma chissà cosa sarebbe successo con un piattone o una puntata da calcetto.
PETAGNA 5 – Si muove nella sua zona preferita, il centro-destra, spesso da vero e proprio trequartista. Quando però di tratta di essere lucido in zona-gol viene un po’ mancare, prima al quarto d’ora con un tiro dal limite fuori di poco (poi cancellato dal fischio di Doveri che non vede concretizzarsi la norma del vantaggio per la SPAL), ma soprattutto venti minuti dopo quando attacca con poca cattiveria un pallone nell’area piccola servito da Igor.
DI FRANCESCO 5,5 – Semplici cerca di sparigliare le carte affidando a lui il compito di “falso nueve”, per cercare l’uno contro uno con Pezzella. Le cose migliori, però, le fa inevitabilmente quando può decentrare la sua posizione, soprattutto sulla sinistra. Guadagna diverse punizioni, poi finisce la benzina (dal 19’ s.t. FLOCCARI 5 – Si muove su tutto il fronte d’attacco, ma combina poco o nulla.
SEMPLICI 6 – Con le scelte ridotte all’osso, presenta una SPAL con un piano tattico interessante, uomo su uomo in fase difensiva e con Di Francesco vertice più avanzato quando il pallone è tra i piedi dei suoi. La mossa funziona bene, con i suoi padroni del gioco per lunghi tratti con la giusta personalità. Se poi davanti la squadra fatica a vedere la porta le colpe non possono essere sue.