All’indomani della trasferta di Firenze la SPAL ha confermato ufficialmente l’arrivo in prestito (con diritto di riscatto) di Bryan Dabo (1992) proprio dalla Fiorentina. Il centrocampista francese, con passaporto del Burkina Faso grazie alle origini del padre, già da una settimana era stato scelto per rimpiazzare il partente Jasmin Kurtic.
Alto 186cm e pesante 81kg, Dabo è un giocatore che fa della forza fisica e della potenza le sue qualità principali. Nonostante sia maggiormente a proprio agio nello spezzare il gioco avversario, nel corso della sua carriera non si è fatto mancare le sortite in avanti, come dimostrano gli 11 gol messi a segno in 158 partite da professionista con squadre di club. Due di questi sono arrivati nel corso della sua esperienza alla Fiorentina, iniziata nel gennaio 2018 dopo l’acquisto – finalizzato dall’allora ds Corvino – dai francesi del Saint Etienne. In viola Dabo ha vissuto la drammatica stagione della morte di Davide Astori, collezionando 10 presenze e 1 gol alle dipendenze di Stefano Pioli. Nella scorsa stagione, quella dell’avvicendamento tra l’attuale allenatore del Milan e Vincenzo Montella, Dabo è stato utilizzato prevalentemente a partita in corso (17 volte su 23, 1 gol all’attivo) con un minutaggio complessivo di 816 minuti. I suoi punti deboli sono senz’altro di carattere tecnico, visto che viene descritto come un giocatore dai piedi tutt’altro che raffinati. Nel corso della sua carriera ha giocato prevalentemente da mezzala in centrocampi a cinque e da centrocampista laterale in moduli a tre punte.
[uno dei due gol segnati da Dabo con la maglia della Fiorentina]
Nato a Marsiglia da genitori originari rispettivamente di Burkina Faso (il papà) e Senegal (la mamma), Dabo ha scelto definitivamente il calcio come sport solo a 15 anni dopo averlo praticato alternativamente al karate fin dall’infanzia. Entrato nel 2007 nelle giovanili del Montpellier, ha fatto tutta la trafila fino a ritagliarsi uno spazio in prima squadra nella stagione 2012-2013. Dopo un’improduttiva parentesi con il Blackburn Rovers in Inghilterra (squadra il cui motto è Arte et Labore) il suo ritorno al Montpellier lo ha visto imporsi come titolare (57 presenze, 7 gol), fino al passaggio dell’estate 2016 al Saint Etienne. Con la maglia verde Dabo ha vissuto alterne fortune, collezionando 30 presenze e 2 gol nell’arco di un anno e mezzo. Tutto questo fino all’arrivo alla Fiorentina. Anche suo cugino, Ousmane Dabo (1977), aveva giocato in Italia arrivando all’Inter nel 1998 per poi proseguire in diversi periodi con Vicenza, Parma, Atalanta e Lazio.
[un tipico recupero palla di Dabo ai tempi del Saint Etienne, via WyScout]
Il nuovo corso della società viola, con l’arrivo del patron Rocco Commisso, ha reso Dabo una sorta di indesiderato nell’organico allestito dal ds Pradé, malgrado il numero 14 si fosse costruito una solida reputazione di grande lavoratore e leader naturale dall’atteggiamento sempre positivo. L’accantonamento lo ha quindi tenuto ai margini della squadra, senza alcuna presenza nell’attuale stagione, fino all’interessamento della SPAL. Le cronache di mercato riferiscono che su Dabo c’erano anche diverse squadre francesi e belghe. Le uniche partite ufficiali giocate in questa stagione sono state quelle con la nazionale del Burkina Faso. Con la selezione burkinabé finora sono arrivate 9 apparizioni, l’ultima datata 13 novembre 2019.
Fuori dal campo Dabo è descritto come un uomo intelligente e allegro, molto legato alla famiglia, appassionato di musica e con una particolare inclinazione verso il pianoforte.
Tra i suoi post di Instagram non è raro vedere l’hashtag #zio e i commenti “zio cane” lasciati qua e là dai tifosi viola. Colpa, si fa per dire, della versione edulcorata di un’imprecazione blasfema (evidentemente) abbastanza comune nella favella toscana e che dev’essere rimasta impressa nella mente di Dabo, tanto da indurlo a utilizzarla frequentemente. L’uso (o l’abuso) del “ziocane” è arrivato a livelli tali da far realizzare delle magliette che il giocatore ha sfoggiato qualche volta anche in occasione degli allenamenti con la Fiorentina.
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Ultima partita in casa , vogliamo tutta la città e i nostri tifosi a sostenerci . Forza Viola ❤️❤️❤️
A Ferrara Dabo continuerà a vestire la maglia numero 14 come nella sua esperienza alla Fiorentina. Che quello sia il numero scelto da Kevin Bonifazi nella scorsa stagione potrebbe essere una casualità, così come un indizio relativo alla complicazione della trattativa tra Torino e SPAL per il terzo ritorno del difensore classe 1996.
[le foto sono dell’ufficio stampa della SPAL]