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Parlare con i giornalisti non è certo l’attività preferita da ds di Davide Vagnati, ma nell’occasione del tempo supplementare accordato ai cronisti dopo la presentazione di Bryan Dabo il direttore ha dato l’impressione di andare più di fretta del solito, desideroso più di fare che di parlare. Ciononostante qualche risposta sul mercato l’ha fornita, compatibilmente con i vincoli di riservatezza imposti dal suo ruolo.

AFFARI TORINESI – “Sono uscite delle notizie che danno tutto un po’ troppo per scontato, ma di scontato c’è nulla. Non mi piace molto di parlare di trattative attualmente in discussione, anche se è evidente che si sta provando a fare questa operazione e sarebbe molto importante per noi, a 360 gradi. Ma è prematuro dire se si farà o non si farà. Dispiace che sia uscita, ma è chiaro che ci stiamo provando. Tempi? Non ce ne siamo dati, se si riesce vorrei avere a disposizione tutti il prima possibile, ma non so se sarà possibile e non posso dire niente di più. Nel caso di Falque ovviamente ci siamo cautelati con tutte le garanzie possibili sul suo stato fisico“.

IL RESTO DEL MERCATO – “Si leggono tanti nomi potenzialmente spendibili, ma in questa fase non me la sento di dire che arriveranno due, tre giocatori o nessun altro, perché in qualunque momento tutto può cambiare. Faremo il possibile contestualmente a quelle che sono le nostre possibilità economiche per migliorare la squadra e raggiungere la salvezza. Vedo che purtroppo si parla poco dell’apporto che potranno darci Fares e D’Alessandro, che mi auguro possano tornare a disposizione già da febbraio. Senza considerare che abbiamo avuto Di Francesco per sole 6 partite e doveva essere il giocatore in grado di darci qualcosa in più a livello di imprevedibilità in attacco. Con tre giocatori in più e un innesto per reparto avremmo già fatto tanto, ma non l’abbiamo ancora fatto“.

SPENDERE ORA – “Sapete che non mi è mai piaciuto parlare di cifre e penso non sia nemmeno corretto dare per buone certe informazioni che vengono riportate dalla stampa nazionale o provinciale, sia sui costi dei cartellini, sia in merito agli ingaggi dei calciatori. Non si tratta di essersi svegliati ora, ma di capire che in serie A la differenza la fa la possibilità di prendere un calciatore o meno. Se un calciatore non è cedibile non si arriva nemmeno a parlare di cifre. Oltre a questo ci deve essere anche la disponibilità del calciatore a prendere in esame l’idea del trasferimento. Nel caso di Bonifazi in estate il Toro non lo riteneva cedibile. Ora c’è questa possibilità e ci stiamo lavorando. Kevin è un giocatore che stimiamo tutti, in primis la proprietà. Vedremo se ci sono i presupposti“.

PETAGNA – “Come ho detto, noi vogliamo cercare di salvarci. Andrea è importante per noi e vogliamo rimanga qui, assolutamente. Lui la pensa allo stesso modo. Andrea lo stimo particolarmente perché è un ragazzo sensibile e so che ci tiene, vogliamo mantenere insieme questa categoria“.

PALOSCHI – “Non c’è alcun tipo di trattativa in piedi per la sua cessione. Voglio sottolineare una cosa: la SPAL vuole fare il massimo di quelle che sono le sue possibilità per salvarsi. La partenza di Paloschi non inciderebbe in questo senso. E’ evidente che nell’ultimo periodo Alberto è stato titolare più di una volta e speravamo tutti che i risultati suoi e delle squadra fossero diversi, ma per un giocatore fermo da tanto tempo non era semplice fare bene. Personalmente posso solo parlare bene di lui, perché non sbaglia mai un allenamento e ha un atteggiamento sempre esemplare“.

SALA E SALAMON – “Ci sono un paio di situazioni possibili. Jacopo si sta allenando, è anche a scadenza di contratto. Peraltro il suo ingaggio è diverso da quello che si è scritto su qualche giornale. Non è così alto da non essere appetibile in serie B. Anche lui vuole andare via. Insieme a lui c’è il discorso di Salamon. Si tratta di situazioni aperte, attendiamo di capire cosa succederà“.

CONVINZIONI – “Vale quello che ha detto il presidente alla cena di Natale. Vogliamo che chi rimane abbia il fuoco dentro che permetta di colmare il gap di tre punti con la quartultima. Possiamo raggiungere l’obiettivo con l’aiuto di tutti. Nella testa abbiamo l’hashtag #cisalviamo, deve essere il quadretto a fianco del nostro letto. In quest’ultimo periodo qualcuno ci ha espresso il desiderio di andare via e penso che abbiamo fatto ottime trattative di mercato, nonostante se ne siano andati due giocatori importanti. In particolare Kurtic. Quando uno dice ‘preferisco andare’ è giusto che vada. Lo dico nel rispetto di quello che è stato il contributo importantissimo che ci ha dato Jasmin in questi due anni, ma si va avanti“.