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Alzi la mano quelli che avrebbero confidato in una vittoria a Bergamo. Nessuno, diciamo le cose come stanno. Eppure la SPAL, con una rimonta in stile Atalanta, beffa proprio la Dea 1-2, trovando tre punti d’oro che danno ossigeno alla squadra di Semplici, praticamente perfetta per tutti i 96′: sia nel momento di soffrire sia quando si tratta di offendere.

VOTO DI SQUADRA 8: Di gran lunga la miglior prestazione del campionato, se non altro perché arrivata su uno dei campi più difficili della serie A. Di fronte all’Atalanta dei 13 gol nelle ultime tre partite casalinghe, la SPAL trova sfrontatezza e personalità dai suoi giocatori di maggior qualità, ma anche muscoli e freddezza quando si tratta di chiudere a chiave l’area di rigore. Tutti promossi a pieni voti, anche i 151 tifosi che si sono sobbarcati una trasferta che entra di diritto nella storia di questa squadra.

BERISHA 7,5 – Deve chiudere la serranda in un paio di occasioni nel primo tempo, mentre sul gol è incolpevole vista la dormita collettiva dei suoi compagni di reparto. Salva su Zapata nella ripresa e come al solito risulta decisivo in positivo nella vittoria della SPAL, anche con un paio di miracoli nelle battute conclusive.

CIONEK 6,5 – Confusionario quando ha la palla tra i piedi, forse in apprensione per la presenza di Gomez dalle sue parti, ma tutto sommato fa bella figura quando è ora di badare al sodo. Se indossa l’elmetto da battaglia e non si fa prendere dalla fretta è sempre prezioso.

VICARI 7,5 – L’unico modo per contrastare Duvan è usare le maniere forti, ma non sarebbe stata una cattiva idea mettere la stessa energia per impedire allo stesso colombiano di confezionare il cioccolatino per il gol dell’1-0 di Ilicic. Per il resto è impeccabile, annulla letteralmente Zapata e gioca con una sicurezza disarmante. In più il gol di Valoti nasce da una sua chiusura tanto rude quanto preziosa. Chapeau.

IGOR 6,5 – Lezioso nei tocchi, ma ci sta contro una squadra che lascia giocare l’avversario come l’Atalanta e lui paura di prendersi rischi e responsabilità non ne ha. Buona prova che attirerà sicuramente qualche estimatore nei prossimi mesi, se dovesse offrirne altre simili.

STREFEZZA 7 – Suo il primo squillo della serata con un destro da fuori deviato in corner da Sportiello. Personalità ne ha, prova a cercare la giocata anche se a sprazzi, ma ha il merito di tenere sotto controllo Gosens, un iradiddio di questi tempi.

DABO 6,5 – Alla prima in campionato da titolare con la maglia della SPAL mette in evidenza tutto il suo repertorio, nel bene e nel male: importante in fase di transizione, ha muscoli e corsa per dare una mano in mezzo al campo ed essere un punto di riferimento, ma i piedi in zona calda sono un optional. Entra quasi per caso nell’azione dell’1-2, diamogliene atto.

MISSIROLI 7,5 – Freuler lo segue come un ombra quando la SPAL prova a partire da dietro palla a terra, così capisce che giocare di prima è l’unica soluzione. Si muove nell’ombra per 45′, ma garantisce ordine e soprattutto salva su Pasalic nella ripresa con un intervento da difensore consumato che vale come un gol segnato, se non addirittura di più. In fiducia, giganteggia per il resto della partita.

VALOTI 7,5 – Nervoso, polemico, impreciso, casinista, ma ha anche dei difetti. Con una zingarata delle sue si beve Toloi e lascia partire il destro dal limite che toglie il fiato al Gewiss Stadium e regala alla SPAL l’insperato 1-2 che è sinonimo di vittoria. Ammonito nel primo tempo, finisce in diffida al pari di Vicari, ma glielo perdoniamo (dal 33′ s.t. VALDIFIORI 6 – Inserito da semplici per gestire palloni scomodi, fa il suo contribuendo ad alzare la diga nella zona mediana).

RECA 7 – Dalla sua parte c’è un esterno che non lo è di natura, De Roon, ma superarlo è più difficile del previsto. Nella ripresa, però, Gasperini mischia le carte in tavola e il polacco si ritrova accoppiato con Djimsiti: lo brucia alla prima occasione utile, regalando a Petagna l’assist dell’1-1 e facendosi così in parte perdonare per il buco difensivo concesso a Ilicic nel primo tempo. (dal 40′ s.t. TOMOVIC s.v. – Utile per reggere l’urto nel forcing atalantino finale, prende una pallonata micidiale alla testa).

DI FRANCESCO 6 – E’ la spalla giusta per Petagna perché riesce, con la sua velocità, a creare un minimo di scompiglio nelle larghe maglie atalantine, ma cerca troppo spesso di andare in guerra da solo, forse ingolosito dalle praterie che spesso lo separano da Sportiello, ma in sostanza finisce per sprecare preziose energie (dal 26′ s.t. FLOCCARI 6 – Corsa e cuore, quello che serviva al suo ingresso in campo).

PETAGNA 7,5 – Una sola parola: encomiabile. Fa un lavoro pazzesco per la squadra, usando il fisico imponente per far salire i compagni, e in più dispensa aperture larghe come se fosse un compasso. Chiudere la gara con un palo all’attivo sarebbe stato troppo pesante, così corregge in rete la sgroppata di Reca e si regala la gioia dell’ennesimo gol dell’ex contro Gasperini. Fondamentale, ma non lo si scopre certo oggi.

SEMPLICI 8 – La SPAL lo segue, convintamente, punto. Nel primo tempo esce sbuffando per i troppi gol mangiati, ma nel secondo raccoglie i frutti di un lavoro che avrebbe meritato ricompensa già a Firenze. Con un paio di rinforzi ben assestati può rendere questa squadra più stabile, e conquistare un’altra salvezza straordinaria.