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Il Kleb non riesce a dare continuità alla vittoria con Piacenza e deve lasciare strada ad una Verona più lucida nei momenti clou della partita, trascinata da un Rosselli superlativo. Ferrara ha fatto tanta fatica a trovare la via della retina, soprattutto nel secondo tempo, limitata a soli 33 punti dall’ottima difesa scaligera.

E’ Verona a partire meglio, subito 7-2 Tezenis targato Candussi. Ferrara risponde con una tripla di Ebeling e una bella penetrazione di Vencato, la partita è godibilissima. Bastano un paio di minuti agli scaligeri per piazzare un altro break che li porta fino al +11 (7-18), grazie a un Candussi dominante sotto le plance. Il Kleb prova a scrollarsi di dosso un po’ di ruggine con due canestri in fila di Wiggs e un gioco da tre punti firmato Fantoni (15-20). Proprio sulla sirena è una schiacciata a due mani del rookie biancazzurro a riportare a contatto i suoi sul -3. Entrambe le squadre stanno bene, sia mentalmente che fisicamente, e il match adesso è diventato un batti e ribatti avvincente: Ferrara trova buone cose anche dal neo-arrivato Casella, mentre Verona si affida alla freddezza di Hasbrouck dal perimetro. Dopo un inizio complicato la Felipharma sembra aver trovato le giuste contromisure per contrastare l’attacco veronese e al 17′ trova il primo vantaggio di serata con una tripla di Campbell (32-30). E’ sempre Wiggs il solito trascinatore in casa estense, mentre l’MF Palace non gradisce un paio di fischi arbitrali e si fa sentire: si va all’intervallo con Verona avanti 40-37.

Si riparte sempre nel segno di Candussi, Verona in un amen si riporta sul +8. Gli animi si scaldano dopo un fallo antisportivo fischiato a Jones, il Kleb ne approfitta e si rifà immediatamente sotto. L’intensità è salita e non si segna più, a Ferrara sembra mancare un pizzico di lucidità e allora ci pensa Panni a muovere il tabellino: il Kleb è sempre lì (47-50). Udom è una sentenza in allontanamento, mentre la Felipharma prova a cavalcare l’esplosività di Wiggs dentro il pitturato: i ragazzi di Leka, e non è una novità, hanno il merito di non perdere mai la bussola. Con dieci minuti da giocare, Ferrara è a una sola lunghezza da Verona. E ci crede, perché la Tezenis perde Jones – espulso per doppio antisportivo. Fantoni glaciale dalla lunetta per il +1 estense, Hasbrouck non ne parliamo. Prova un mini allungo Verona, ma è sempre la solita storia, il Kleb non ne vuole sapere di mollare e resta ad un possesso di distanza (60-63). Con 3′ da giocare, però, è Rosselli a spezzare la partita in due: parziale di 6-0 e +9 veronese che costringe Leka a chiamare timeout. Nel finale a Ferrara non entra più niente, e la Tezenis controlla agevolmente: finisce 70-76.

FELIPHARMA FERRARA – TEZENIS VERONA 70-76 (19-22; 37-40; 53-54):

FERRARA: Wiggs 22, Vencato 2, Fantoni (k) 20, Ramazziotti ne, Baldassarre 2, Casella 4, Panni 7, Buffo, Balducci ne, Campbell 8, Ebeling 5. All. Leka.

VERONA: Beghini ne, Guglielmi ne, Tomassini 9, Loschi 3, Candussi 14, Jones 1, Prandin 5, Rosselli 19, Udom (k) 10, Morgillo ne, Hasbrouck 15. All. Diana.

I migliori – Fantoni e Wiggs tirano fuori dal cilindro delle prestazioni mostruose, ma non bastano a contenere la forza d’urto di Verona, nonostante ci provino fino alla fine, a giochi sostanzialmente fatti. La guardia USA (22 alla sirena, top scorer di serata) parte molto bene (9 punti in 10’) e tiene Ferrara a contatto nel primo quarto di gioco. In attacco fa il suo, ma sale di colpi anche nella metà campo difensiva, dove ha l’arduo compito di difendere su Hasbrouck. Il capitano – in barba all’età e al doppio turno ravvicinato – schiaffa 20 punti a referto, arraffa 9 rimbalzi, facendo il bello e il cattivo tempo nel pitturato senza patire in modo particolare la presenza di due totem come Rosselli e Candussi. Merita una menzione pure il giovane Buffo, che non prende neanche un tiro, ma con lui sul parquet il Kleb fa un bel parziale nel secondo quarto.

I peggiori – Baldassarre e Campbell. Gli emblemi della serata nefasta della Feli Pharma in termini di percentuali dal campo. L’ala svizzera, fresca di convocazione da parte della Nazionale, sparacchia (0/5) e si iscrive a referto solo per i tiri liberi realizzati a cronometro fermo (2/4). Un’attenuante però ce l’ha: è sceso in campo con una contrattura muscolare. Impietoso il 2/13 di Campbell che invece di scuse a cui appellarsi non ne ha. Ci provano entrambi ma il contributo realizzativo non è sufficiente. 

Spiro Leka
“Inizio facendo due considerazioni. La prima: sono orgoglioso dei miei ragazzi, per come hanno interpretato una partita molto difficile contro un avversario tosto come la Tezenis Verona, per come hanno giocato, senza mai mollare. La seconda è relativa alle percentuali dal campo: se tiriamo 5/30 dal campo paghiamo dazio per forza, non può essere altrimenti. Siamo partiti titubanti, poi siamo entrati di prepotenza in gara. Gli errori ci sta commetterli, gli squadroni però ti puniscono. Un rammarico ce l’ho: sul 60-63 non siamo riusciti a fare canestro e Rosselli ci ha tolto ogni speranza con otto punti consecutivi. Ma nonostante tutto sono contento perché abbiamo alzato il livello. E allo stesso tempo non sono stupito: alleno un gruppo con una grande qualità umana, pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Questa è una sconfitta che ci deve servire da lezione, aumenta il nostro bagaglio d’esperienza. Quella che sta accumulando Ebeling nel corso del campionato; nel secondo tempo è entrato con il piglio giusto, nel primo meno, infatti è stato in seduto in panca per un po’ di tempo. Wiggs è maturato, non è più un ‘selvaggio’, sta crescendo esponenzialmente; l’importante è che non si sieda sugli allori. Adesso recuperiamo energie mentali per andare a vincere in casa di Montegranaro”.

Tommaso Fantoni
“Sono qui a commentare una sconfitta maturata da due errori difensivi pagati a caro prezzo. Nel momento più delicato è uscito Rosselli, d’altronde viene pagato per fare la differenza in circostanze come queste. Bravi loro, nulla da dire. Noi usciamo battuti, sì, ma a testa alta. Mi sono divertito: è stata una partita gagliarda, l’atmosfera quasi da play-off. Ora resettiamo e focalizziamo il prossimo obiettivo. Non andiamo a Porto San Giorgio in gita, contro Montegranaro dobbiamo vincere. Troveremo di fronte una squadra ostica che da quando ha cambiato allenatore ha cambiato marcia e ingranato. Mi ricordo bene come eravamo messi una dozzina di mesi fa… L’anno scorso eravamo talmente ultimi che uscivamo dal giornale, non possiamo lamentarci per dove siamo adesso. Però ci siamo fatti la bocca e uscire dalle posizioni in classifica che garantiscano la qualificazione alla post-season sarebbe un peccato”.