La SPAL Primavera tiene il piede sull’acceleratore e nella trasferta sul campo del Venezia mette nel sacco l’ottava vittoria consecutiva di una stagione che inizia a farsi parecchio interessante. I ragazzi di Fiasconi vincono una partita tesissima e per nulla facile al “Ballarin” di Chioggia, contro un Venezia che per tutti i novanta minuti ha dato vita ad una battaglia vera e propria (dieci ammoniti totali tra le due squadre, più un’espulsione per i lagunari) buttandola sulla foga piuttosto che sul gioco, mentre i biancazzurri vengono premiati per l’esatto contrario. Il secondo posto resta saldo a quota 34 punti, ma dietro occhio alle concorrenti che tengono botta: le prossime due gare, contro Udinese (terza) e Milan primo della classe, saranno un banco di prova fondamentale per testare ulteriormente la tenuta dei biancazzurri nello sprint finale della stagione.
La presenza di Mohamed Fares, “prestato” dalla prima squadra per il rodaggio post-infortunio, consente a mister Fiasconi di varare un modulo più offensivo, con il dinamico Alessio piazzato come mezzala di centrocampo e i tre tenori dell’attacco (Cuéllar, Babbi, Horvath) a scambiarsi continuamente la posizione in un tridente che prova a non dare punti di riferimento agli avversari. L’inizio per la SPAL è più che convincente, con gli estensi che si fanno vedere già nelle battute iniziali grazie ad un paio di tiri insidiosi verso la porta del portiere avversario Daffrè, attento in entrambe le occasioni. Dal canto suo il Venezia – che propone il trequartista Rossi tra le linee – non preoccupa più di tanto la retroguardia estense, eccezion fatta per una palla velenosa messa in area proprio dal numero 4 di casa, che non trova però l’assistenza adeguata per finalizzare. I padroni di casa del Venezia si basano solo sulle giocate offensive del fantasista dietro le punte, ma combattere da solo non è certo l’ideale per dare fastidio alla seconda forza del campionato. La gara si contraddistingue anche per i diversi falli e contrasti soprattutto in mezzo al campo, con ben quattro ammoniti nei primi trenta minuti di gioco. Proprio alla mezz’ora Teyou prova a riscaldare il pomeriggio con una bella uscita palla al piede, arrivando alla conclusione dal limite dell’area. Il tiro è debole, e viene deviato in angolo dal portiere lagunare solo per un eccesso di sicurezza. Gli ultimi dieci minuti sono però emozionanti e diventano ricchi di batti e ribatti: l’unica occasione per il Venezia verso la porta è clamorosa, con una botta di Stalla dai venticinque metri che si stampa sul palo esterno facendo rabbrividire i ferraresi che si erano distratti un attimo. I ragazzi di Fiasconi reagiscono comunque prontamente, con Cuéllar che si carica la squadra sulle spalle grazie alle sue solite giocate classiche: prima scalda le mani a Daffrè con una conclusione defilata dal vertice dell’area, poi, a cinque minuti dal duplice fischio, grazie all’assistenza pregevole di Horvath, sblocca la gara con dribbling secco dentro l’area e una conclusione imprendibile sul palo più lontano, che vale il vantaggio al termine della prima frazione.
La ripresa per la SPAL continua ad essere favorevole, dato che dopo neanche un minuto dal rientro in campo il Venezia perde il capitano Marchesan per somma d’ammonizioni, a conferma di una partita molto nervosa e ricca di falli che condizionano lo spettacolo. L’uomo in più non sembra però agevolare la SPAL, anzi, è il Venezia a rendersi più pericoloso nei successivi minuti, caricato dall’ingresso del peperino Kichi che porta imprevedibilità nell’attacco dei veneti. Meneghetti sbroglia un paio di situazioni spinose trasmettendo sicurezza alla linea difensiva, nonostante di occasioni nitide non se ne vedano granché. Col passare dei minuti la SPAL gestisce il vantaggio provando a far male quando gli ospiti si sbilanciano: al 26’ Babbi si ritrova lanciato a rete, ma il suo pallonetto viene murato da Daffrè in uscita, poi l’estremo difensore di casa è nuovamente decisivo su una doppia occasione capitata sui piedi di Minaj e Teyou; sul tiro di quest’ultimo c’è anche il palo a dare una mano al Venezia, che per quanto riguarda il punteggio resta in partita fino all’ultimo, senza però fare qualcosa di concreto per pareggiare. Il finale, a dire il vero, è tutto di stampo spallino, con un altro palo esterno colpito da Alessio e un gol mangiato da Minaj dentro l’area piccola, su un cross perfetto arrivato dalla fascia. Lo scarto alla fine è minimo, ma numeri alla mano, se la SPAL avesse vinto con più ampio margine non avrebbe rubato alcunché.
La pensa così anche il tecnico Luca Fiasconi, intervistato nel post-partita: “Siamo stati bravi nel primo tempo a non cadere nel tranello della cattiveria e del nervosismo, continuando a giocare come sappiamo fare. Con il vantaggio e l’espulsione avversaria le cose si sono messe bene e potevamo chiuderla anche con più gol di scarto. Ora testa alle prossime due partite che saranno decisive: arriviamo al meglio delle nostre possibilità e abbiamo l’obbligo di far bene, per noi e per la classifica“.
VENEZIA-SPAL 0-1 (pt 0-1)
SPAL (4-3-3): Meneghetti; Valesani, Cannistrà, Alessio, Fares (dal 15’s.t. Iskra); Sare (dal 15’s.t. Guerini), Spina, Teyou, Horvath (dal 37’s.t. Campagna), Babbi (dal 26’s.t. Minaj), Cuellar (dal 37’s.t. Ellertsson). A disp. Galeotti, Maksymowicz, Peda, Uddenas, Kryeziu. All. Fiasconi.
VENEZIA (4-3-1-2): Daffrè; Caradonna, De Marino, Mazzoletti, De Grandi; Stalla (dal 28’s.t. Crescente), Candic (dal 10’s.t. Kichi N’da), Marchesan, Rossi, Scanferlato (dal 28’s.t. Antinoro), Peresin (dal 15’s.t. Meraglia). A disp. Fabbian, Quieto, Galliani, Bossi, Camara, Abubakar, Compagno, Finotto. All. Marangon.
ARBITRO: Sig. Eugenio Scarpa. Ass.ti: Ravera-Bertelli.
MARCATORI: al 40’ p.t. Cuellar (S).
AMMONITI: Mazzoletti (V), Marchesan (V) Candic (V), Rossi (V), Sare (S), Stalla (V), Valesani (S), Babbi (S) Crescente (V), Cannistrà (S).
ESPULSI: Marchesan (V) per somma di ammonizioni.
NOTE: Campo di gioco in buone condizioni. Giornata fredda e soleggiata. Angoli: 3-4 . Recuperi: 2‘pt- 5‘st