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Per il quarto anno consecutivo la Primavera della SPAL, attualmente al secondo posto in classifica nel girone A del campionato di Primavera 2, è stata iscritta tra le trentadue squadre che parteciperanno alla 72^ edizione della Viareggio Cup, che come di consueto si svolgerà tra il 16 ed il 30 marzo. Per conoscere i propri avversari i ragazzi di mister Fiasconi dovranno aspettare ancora qualche giorno: il sorteggio infatti avrà luogo martedì 18 febbraio, giorno in cui verranno anche svelati i primi indizi su orari e location delle tre partite della fase a gironi.

Quest’anno l’organizzazione del torneo ha deciso di abbassare ulteriormente il limite di età dei partecipanti: le squadre potranno dunque inserire nelle proprie liste soltanto giocatori nati dopo il primo gennaio 2002 (con un massimo di cinque prestiti da altre società) fatta eccezione per tre fuori quota della leva del 2001. Problema non da poco conto per mister Fiasconi, che dovrà scegliere tre nomi tra il portiere Marco Meneghetti, il terzino Riccardo Alessio (14 presenze in 16 giornate di campionato), il centrale Lorenzo Valesani (8), le mezzali Aziz Sare (15) e Georgi Tunjov (8), ma soprattutto gli attaccanti Jaume Cuéllar (16 presenze, 8 goal) ed Elios Minaj (15 presenze, 2 goal), tutti appunto classe 2001. Fuori per limiti d’età la punta Lorenzo Babbi (14 presenze, 7 goal), nato nel 2000. Probabile dunque che l’allenatore possa chiedere più di qualche semplice rinforzo al collega Fabio Perinelli, che sta timonando la sua Under 17 ai piani alti della classifica.

Per la SPAL questo Viareggio sarà un’importante occasione per superare la fase a gironi, mancata per un soffio nelle ultime due partecipazioni. Facciamo dunque un passo indietro, anzi tre. Il primo Viareggio disputato dai ferraresi (quello del 2017, anno in cui la prima squadra militava in Serie B) è stato sicuramente il migliore, con mister Rossi che ha guidato un gruppo che comprendeva Demba Thiam e Gabriel Strefezza fino ai quarti di finale, dove la corsa degli estensi si è interrotta con l’Empoli (che pochi giorni dopo avrebbe perso ai rigori la finale contro il Sassuolo). I biancazzurri avevano chiuso con sette punti un girone con Inter, PAS Giannina e L.I.A.C. New York e poi superato agli ottavi gli argentini del Belgrano, salvo arrendersi di misura ai toscani alle porte della semifinali. Dodici mesi dopo, al primo anno del biennio di mister Cottafava, il cammino della squadra si è invece arrestato già ai gironi. I biancazzurri hanno superato senza troppi problemi gli olandesi dell’AZ Alkmaar e la Berretti della Lucchese, ma la sconfitta l’ultima giornata col Genoa non gli ha fatti figurare tra le migliori seconde, quelle con diritto di accedere al turno successivo.

Boccone amaro che il mister nativo proprio di Genova ha dovuto mandare giù anche l’anno seguente. Le vittorie nella fase a gironi con la Nazionale Cinese e la Salernitana si sono nuovamente mostrate insufficienti per andare avanti. Questa volta fatale è stata la sconfitta (sempre 2-0) con la Rappresentativa Serie D, squadra che comprende i migliori under tesserati e militanti nel principale campionato dilettantistico. Un vero peccato, soprattutto al netto del valore di una squadra che in campionato avrebbe visto sfumare la promozione in Primavera 1 a cinque minuti dai tre fischi finali nella finale playoff.