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Primavera a forza nove. La squadra di Fiasconi non fallisce lo scontro al vertice con la terza in classifica, battendo l’Udinese per 3-2 e volando a +6 in classifica proprio sui friulani, in un match spettacolare, ricco di gol e ribaltamenti. Allungo più che utile in vista dell’imminente trasferta contro il Milan capolista e soprattutto con un bello “zero” scritto sotto la colonna delle sconfitte.

4-3-3 a specchio per i due allenatori, con Fiasconi che sceglie il tandem Minaj-Horvath da affiancare ai lati di Babbi, lasciando Cuéllar in panchina. Già dai primi minuti si vede chiaramente la grande voglia che hanno entrambe le squadre di fare punteggio pieno. Dopo un paio di occasioni (Cannistrà su calcio d’angolo e Horvath su punizione) non sfruttate al meglio, è la SPAL a mettere la testa avanti, allo scoccare del 20′. Da calcio d’angolo Zanchetta piazza un pallone perfetto – sul secondo palo – sui piedi di Cannistrà, con il difensore che in girata trafigge Carnelos. Terza marcatura stagionale per il centrale e lungo abbraccio collettivo a segnalare il forte legame che si respira in questo momento all’interno dello spogliatoio. Come previsto alla vigilia però l’Udinese non sta a guardare. Dopo essere andati vicini al gol con Compagnon, complice un intervento non brillante di Meneghetti, i friulani riagguantano subito la partita. A meno di cinque minuti dal gol del capitano spallino Oviszach si sposta rapidamente il pallone nell’area biancazzurra, finendo agganciato da Teyou. Rigore che lo stesso centravanti si prende cura di sistemare alle spalle di un Meneghetti, che non fa altro che guardare il pallone entrare. La bilancia delle motivazioni a questo punto sembra pendere verso gli ospiti. Iskra da ultimo uomo liscia un pallone facile, permettendo a Ianesi di trovarsi faccia a faccia con Meneghetti dentro l’area. L’estremo difensore si riscatta, opponendosi col fisico al violento tiro dell’attaccante. La SPAL riprende progressivamente campo, mentre i friulani si rendono pericolosi con un paio di verticalizzazioni, una delle quali, a cinque minuti dalla fine, ottiene l’esito sperato. Il filtrante di Compagnon taglia in due la retroguardia spallina finendo sui piedi di Oviszach che, scattante sulla linea dei difensori alla Inzaghi e lanciato in campo aperto, infila nuovamente Meneghetti. Anche la SPAL però aveva promesso battaglia e quindi la squadra di Fiasconi reagisce immediatamente allo svantaggio. Minaj dalla destra serve sul dischetto del rigore Sare che protegge il pallone, alza la testa e trova sulla sinistra Horvath, lesto ad aggiustare il passaggio del compagno ed infilare in diagonale Carnelos, mandando le squadre ad un meritato riposo sul 2-2.

Il secondo tempo inizia con altrettanta foga. La SPAL cerca con maggiore energia di rendersi pericolosa, non riuscendo però ad impensierire Carnelos. Dopo un quarto d’ora senza particolari occasioni da annotare sul taccuino, la stoccata vincente finalmente esce dai piedi di Sare, che segna un gol spettacolare che decide la partita. Il centrocampista raccoglie un pallone che esce dall’area su calcio d’angolo e da venti metri lascia partire una saetta a giro che s’incastra nel sette. Biancazzurri che poco dopo mancano in contropiede il colpo del possibile KO. Minaj brucia la fascia destra lasciandosi tutti alle spalle ed arrivato sul fondo cerca Babbi a centro area, ma il cross rasoterra è troppo vicino alla linea ed il portiere in uscita bassa blocca il pallone. Passano dieci minuti ed Horvath tenta un altro gol da cineteca: progressione palla al piede dalla trequarti e tiro violento che impatta sulla traversa. L’Udinese nel frattempo alza sempre di più il baricentro, ma senza chiamare Meneghetti agli straordinari. Per ripartire più agilmente, Fiasconi toglie Babbi ed inserisce una punta rapida come Cuéllar, mentre Cristante mette muscoli e centimentri in attacco con il possente Renzi. L’ultima manciata di minuti non regala emozioni, se non un botta e risposta tra Horvath, che ci prova con un tiro troppo debole, e Battiston che su calcio d’angolo non inquadra lo specchio.

A fine partita mister Fiasconi ha meritatamente il diritto di festeggiare la nona vittoria consecutiva, ma ciò non lo esenta dal presentarsi ai nostri taccuini. Argomento del giorno, naturalmente, il prossimo scontro con il Milan: “Sarebbe bello vincere con il Milan anche se fosse la prima della serie e non la decima (ride, ndr). Noi ci proveremo perché bisogna migliorare. Oggi noi giocavamo a pallone, mentre loro provavano a pungere con le ripartenze. Abbiamo preso due gol, finendo sotto, ma abbiamo reagito con coraggio e voglia di vincere, le stesse cose che serviranno sabato prossimo. Sarebbe bello replicare il primo tempo di oggi anche a Milano. All’andata loro vinsero nel recupero, ma sinceramente gli ultimi trenta minuti ci misero sotto, andandosi a prendere la vittoria. Il primo tempo però fu alla pari e mi piacerebbe stavolta fare tutta la partita alla pari, al di là di vincere o perdere. Vorrei vedere una prestazione a viso aperto contro una squadra che da tre/quatro goal a tutti.”

Per quanto riguarda alcuni dei suoi giocatori fuori dall’undici oggi, Cuéllar e Tunjov in particolare, l’allenatore empolese racconta: “Cuellar e Valesani hanno iniziato la settimana con qualche acciacco e ho deciso di farli partire dalla panchina. Soprattutto in attacco ho tantissime frecce al mio arco e cerco di gestirle al meglio. Per Tunjov invece sono contento (in riferimento al contratto da professionista siglato dal giocatore estone che lo legherà alla SPAL fino al 2023, ndr). In ragazzo se lo merita perché ha tante potenzialità. Ha ancora tanta strada da fare per diventare un giocatore vero ma ha tutti i mezzi per farlo. La società ha fatto bene a credere in lui”.

SPAL – Udinese 3-2 (p.t. 2-2)

SPAL (4-3-3): Meneghetti; Iskra, Peda, Cannistrà, Alessio; Sare, Zanchetta, Teyou; Minaj (dal 42’ s.t.Spina), Babbi (dal 28’ s.t. Cuellar), Horvath (dal 41’ s.t. Ellertsson). A disp: Galeotti, Maksymowicz, Farcas, Valesani, Uddenas, Kryeziu, Guerini, Campagna, Ellertsson. All. Fiasconi

Udinese (4-3-3): Carnelos; Mazzolo (dal 36’ s.t. Renzi), Dzankic, Vasko, Kubala; Ballarini, Rigo (dal 28’ s.t. Palumbo), Battistella; Compagnon, Oviszach, Ianesi (dal 24’ s.t. Lirussi). A disp: Chiavon, Aviani, Tassotti, Snidarcig, Fedel, Pecos, Del Fabro. All. Cristante.

Arbitro: Sig. De Tommaso di Rimini (Ass.ti Di Monte e Ciancaglini).
Marcatori: 19’ p.t. Cannistrà (S), 24’ p.t. rig. Oviszach (U), 39’ p.t. Oviszach (U), 43’ p.t. Horvath (S), 16’ s.t. Sare (S).
Ammoniti: Mazzolo (U), Battistella (U).
Note: pomeriggio soleggiato, campo sintetico. Angoli: 7-3. Recupero: 1’ p.t., 3’ s.t.