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Provare a vincere le partite, anche quelle teoricamente proibitive. Questo è l’obiettivo di Luigi Di Biagio alla vigilia del complicato confronto scontro casalingo contro la Juventus.

COME SI FERMA LA JUVE? – “Facendo la partita perfetta e sperando che la Juve sbagli qualcosa. Noi dobbiamo pensare a noi stessi. Sulla carta è una gara proibitiva, ma in questo sport è successo tante volte che ci siano state sorprese. I punti si possono prendere con chiunque”.

FORMAZIONE – “Dietro ci metteremo a 4. Centrocampo e attacco vedremo di volta in volta. Ci potranno essere novità per gli interpreti: alcuni giocatori stanno lavorando bene e mi stanno mettendo in difficoltà nelle scelte. Murgia si sta allenando benissimo, Tunjov è fortissimo e un giorno lo metterò titolare, anche Sala sta bene. A centrocampo ho ampia scelta, davanti un po’ meno per via degli infortuni. Devo valutare anche come gestire chi entrerà, perché qualcuno può essere lasciato in panchina strategicamente, in quanto ritenuto più decisivo se messo dentro a partita in corso”.

INFORTUNATI – “Dabo è convocato, ma non sarà disponibile; D’Alessandrò giocherà con la Primavera contro il Milan. Fares è nettamente migliorato: non so se partirà dal primo minuto, se entrerà a gara in corso o non giocherà per nulla. In ogni caso valuterò domattina. Cerri sta lavorando a parte: ci vorrà una settimana o dieci giorni. Io però lo vedo bene. Vicari lo considero recuperato al 100%”.

ULTIME DUE SETTIMANE – “Sto vedendo una squadra in crescita, convinta di quello che sto cercando di trasmetterle. Una squadra che contro il Lecce ha proposto qualcosa di buono. Siamo andati alla conclusione con cinque/sei giocatori diversi ed è un segnale positivo di cui sono molto contento. Naturalmente dobbiamo riuscire a mantenere la concentrazione per 90 minuti ed essere continui. Ma in queste due settimane, ripeto, ho visto una squadra in crescita che sta cercando – anche in maniera un po’ forzata rispetto al precedente assetto tattico – fraseggi differenti. Se io sono qui è perché ci sono dei problemi. Dobbiamo cercare di migliorare, guardando a ciò che facciamo bene”.

LECCE – “A Lecce abbiamo fatto mezz’ora positiva e poi abbiamo avuto un calo di concentrazione e questo non va bene. I ragazzi mi trasmettono sensazioni positive, ma dobbiamo farle vedere in gara”.

INTENSITA’ – “Io lavoro come sono abituato con le mie squadre. Carenza atletica o no, sarà il campo a decidere. Ho trovato una squadra in salute dal punto di vista fisico. Dobbiamo incrementare un po’ per quelli che sono i miei canoni, ma non posso lamentarmi. Il problema era mentale, una squadra bloccata che non attaccava con continuità gli avversari. Ma non era indietro atleticamente”.

DETTAGLI SU CUI LAVORARE – “Non abbiamo tempo per lavorare sui dettagli: non posso soffermami su mille cose, ma devo farne quattro/cinque fatte bene. Sono molto contento che i ragazzi mi stiano seguendo e ogni giorno stiano mettendo qualcosa in più”.

CLASSIFICA – “Non dobbiamo guardare la classifica. Dobbiamo guardare a noi cercando di arrivare alla prima vittoria il prima possibile perché non c’è più tempo. La storia della serie A insegna che squadre apparentemente spacciate possono inaspettate tornare in gioco, ma noi non dobbiamo fare questo discorso. Dobbiamo solo cercare di fare gol e trovare la prima vittoria”.

AMBIENTE – “In questi giorni ho percepito molto affetto nei miei confronti. Vedo gente carica per la partita, ma ai ragazzi ho detto che i complimenti non bastano; servono punti. Quando non si portano a casa punti dopo una partita come quella di sabato bisogna essere arrabbiati. Speriamo che questa cattiveria agonistica venga fuori già domani. Sono sicuro che il pubblico sarà vicino alla squadra. Noi dovremo dare tutto, provando a vincere la partita. Soltanto così faremo capire a tutti che ancora ce la possiamo giocare”.