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La SPAL esce dalla sfida del “Mazza” contro la Juventus tanti applausi, ma ancora una volta zero punti e una classifica che rimane critica. Il rigore segnato da Petagna a metà ripresa aveva riacceso le speranze, ma il miracolo non si è compiuto. Di Biagio quantomeno può sorridere per la qualità della prestazione dei suoi.

VOTO DI SQUADRA: 6,5 – La prestazione è sicuramente sufficiente, in particolare per la prima mezz’ora: al cospetto di un avversario di caratura enormemente superiore, i biancazzurri sono comunque rimasti in partita fino al 96’. Anche oggi i tiri in porta sono stati pochissimi per la mole di gioco mostrata, con i gol avversari arrivati su situazioni difensive già viste.

BERISHA 6,5 – Fino al vantaggio ospite non deve fare più tanto, con un parata su un tiro prevedibile di Ronaldo e il palo che lo salva su Dybala al 36’. A inizio ripresa il suo classico intervento da portiere di hockey sul diagonale del portoghese, prima di un “no a Cuadrado e un ringraziamento alla traversa sul tiro del numero sette avversario.

CIONEK 5,5 – Sfortunato dirimpettaio di giornata di Cristiano Ronaldo. Non gioca una brutta partita, ma ogni volta che si distrae il portoghese gli fa pagare dazio, come in occasione del gol valido e di quello annullato per fuorigioco a inizio primo tempo.

BONIFAZI 5,5 – Partita attenta e senza strafare fino al momento del 2-0, quando vede Ramsey passare tra lui e Cionek in campo aperto, col gallese che mette il pallone alle spalle di Berisha.

ZUKANOVIC 6 – Confermato dopo l’esordio dal primo minuto a Lecce, cerca l’intesa migliore con Bonifazi, anche se i movimenti sono ancora da rodare. Un po’ a disagio anche quando si tratta di impostare, nonostante un piede moderatamente educato.

RECA 5 – Poco propositivo palla al piede, ma l’avversario (Cuadrado) lo giustifica. Non ha attenuanti, invece, per le diverse dormite sul suo lato, una delle quali porta all’assist del colombiano per il gol di Ronaldo.

CASTRO 5 – Cerca di mettere la qualità nell’ultimo passaggio sulla trequarti, ma ci riesce troppo raramente, giocando a un ritmo blando, forse non il più adatto alla causa spallina in questo momento. (dal 15’ s.t. FARES 6 – Un paio di sgroppate sulla sinistra per ritrovare il Mazza a 9 mesi dall’ultima volta e un colpo di testa su calcio d’angolo. Schierato da attaccante nel 433).

VALDIFIORI 6,5 – Una delle sue migliori partite da quando è a Ferrara, con tanti palloni smistati al meglio in mezzo al campo. Un po’ troppo passivo però nel contrastare Dybala sull’azione che porta all’1-0 bianconero. Dettaglio che si può trascurare a fronte del grande lavoro di costruzione e cucitura.

MISSIROLI 6,5 – Svolge il compito di equilibratore tra Castro e Valdifiori, muovendosi molto per ricevere il pallone e conquistando anche il calcio di rigore che riapre momentaneamente la partita a metà secondo tempo (dal 35’ s.t. TUNJOV ng – Un quarto d’ora a sua disposizione, per confermare la fiducia di mister Di Biagio nei suoi confronti. Ci mette energia, lasciando un pochino solo Valdifiori).

STREFEZZA 6,5 – Fisicamente soffre il confronto contro Alex Sandro, ma è anche l’unico, insieme a Petagna, a creare qualcosa di pericoloso in avanti, come la conclusione che Szczesny blocca col fondoschiena a fine primo tempo. Mette sempre una grandissima energia in entrambe le fasi ed è spesso energia positiva.

VALOTI 5 – Inizia molto bene, spegnendosi però via via col passare del minuti. Mezzo punto in meno perché per ben due volte rischia ingenuamente l’espulsione, prima diretta e poi per doppio giallo, con La Penna che si dimostra clemente nei suoi confronti. (dal 44’ s.t. DI FRANCESCO ng – Probabilmente non tocca nemmeno un pallone).

PETAGNA 6,5 – Contro Chiellini e Rugani non è facile per nessuno: i suoi compagni lo cercano anche meno del solito, ma lui riesce comunque a crearsi qualche occasione, con un paio di tiri dalla distanza nei primi quarantacinque minuti. Glaciale quando si presenta dal dischetto e spiazza Szczesny sul 2-1.

DI BIAGIO 6 – Per il suo esordio al “Mazza” sceglie di dare continuità all’undici schierato a Lecce, con il solo Strefezza al posto di Di Francesco. La sua SPAL sta bene in campo, lottando fino alla fine. Nei momenti decisivi però i problemi della precedente gestione sembrano ancora fortemente di attualità e, se non verranno anche solo in parte risolti, sperare nella salvezza resterà un’utopia.