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Fine dei giochi per i giovani calciatori. La scorso 16 aprile la Figc ha decretato la chiusura anticipata di tutti i campionati giovanili esclusi quelli della categoria Primavera, considerate le esigenze di tutela della salute degli atleti e le incertezze relative alla pandemia globale di Covid-19.  Abbiamo così deciso di fare qualche domanda agli allenatori delle squadre della SPAL coinvolte da questa decisione, per capire cosa resta della stagione 2019-2020.

UNDER 13 – allenatore Andrea Camanzi

Andamento squadra al momento della sospensione: la U13 chiude al nono posto del girone regionale di categoria, con un bilancio di 20 punti in 18 giornate. Prima dello stop i ragazzi di mister Camanzi avevano infilato tre risultati utili consecutivi, mettendo a segno 10 gol. 

Fine dei giochi: quali sono le sensazioni a caldo? C’era la speranza di riprendere ad un qualche punto?
“Logicamente è una decisione che viene dall’alto e quindi deve essere accettata. Non c’è alcun tipo di polemica e non resta che prenderne atto. Stiamo parlando della salute e qualsiasi discorso sportivo passa in secondo piano. Dovremmo essere bravi a mantenere alto l’entusiasmo, per ripartire il prossimo anno ancora più forti e motivati”.

Come è stato vissuto l’ultimo mese e mezzo dai ragazzi e qual è stata la reazione generale alla notizia della chiusura anticipata del campionato?
“Ci siamo sempre tenuti in contatto con tutti i mezzi di comunicazione possibili. Onestamente non abbiamo mai dato alcun tipo di informazione che andasse ad alimentare la speranza di poter tornare a giocare. Una volta arrivata la notizia ufficiale abbiamo cercato di mantenere un profilo alto, lavorando sull’aspetto psicologico con esercitazioni in cui abbiamo proposto ai ragazzi brevi spezzoni di partita per fargli riconoscere determinati principi di gioco. Abbiamo creato dei gruppi coi nomi dei loro idoli calcistici, abbiamo dato vita alle sfide più bizzarre possibili (le popolari challenge sui social) e ci siamo sempre sentiti per sapere che come stava andando la giornata, conferendo un carattere ludico all’allenamento, con il chiaro intento di mantenere alto il morale in un momento senza dubbio molto triste”.

Cosa resta della stagione 2019/2020, tra soddisfazioni e lavori incompiuti?
“I ragazzi stavano facendo un percorso nato su una base tecnica che migliorava in maniera importante giorno dopo giorno. Il rammarico è quello di essersi fermati sul più bello, perché stavamo ottenendo delle risposte positive che promettevano molto bene per il futuro. Abbiamo chiuso con una vittoria (3-1 sulla Reggio Audace) e nelle ultime gare si cominciavano ad intravedere delle bellissime cose. Ci resta un ottimo ricordo del punto di arrivo prima dello stop: cercheremo di ricominciare riprendendo da dove ci siamo fermati con lo stesso spirito che avevamo due mesi fa. Tra l’altro avremmo avuto il derby contro il Bologna e vi lascio immaginare la voglia che avevamo di giocare quella partita”.

Una nota personale: com’è la quarantena dell’allenatore?
“Per organizzare il lavoro non ci siamo mai persi di vista, anche se eravamo dietro lo schermo dei nostri smartphone e costretti quindi alle limitazioni causate dalla distanza. Lo staff è in costante contatto al servizio della squadra. Per proporre allenamenti fattibili era necessario modulare le proposte dei ragazzi in rapporto a chi possiede magari un giardino e a chi invece deve allenarsi nel salotto di casa, orientandosi su uno spazio ridotto. Continueremo a parlare con loro e non li lasceremo fino all’inizio di giugno, basandoci su programmi stabiliti in precedenza per la conclusione ordinaria della stagione”.

Puntate precedenti:
* Fabio Perinelli, SPAL U17
* Claudio Rivalta, SPAL U16
* Massimiliano De Gregorio, SPAL U15
* Jonatan Binotto, SPAL U14