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Nel giorno in cui una trentina di tifoserie organizzate italiane è tornata a ribadire la necessità di fermare il calcio in assenza del pubblico, la Lega di serie A ha votato per la ripresa del campionato per il prossimo 13 giugno, ovviamente a porte chiuse.

Questa la comunicazione della Lega, giunta nel pomeriggio di mercoledì 13 maggio:

“Per quanto riguarda la ripresa dell’attività sportiva è stata indicata, in ossequio alle decisioni del governo e in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori, la data del 13 giugno per la ripresa del campionato. L’assemblea ha inoltre indicato il dott. Nanni della società Bologna per rappresentare nella commissione medico scientifica della Figc le istanze delle società, che saranno previamente informate in sede assembleare”.

Questo significa che la Lega punta a concludere i 12 turni mancanti (più i recuperi) entro la fine di luglio allo scopo di rispettare i paletti imposti dalla Uefa per la comunicazione delle squadre qualificate alle competizioni europee.

Il tutto mentre dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora è arrivato un sostanziale via libera per la ripresa degli allenamenti di gruppo a partire da lunedì 18 maggio, previa applicazione di un protocollo sanitario di cui non si conoscono ancora i dettagli: “Pochi minuti fa ho ricevuto una lettera del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina: mi ha comunicato che la Federcalcio ha accolto tutte le osservazioni del Comitato tecnico scientifico riadattando il proprio protocollo e consentendo senza altre difficoltà di poter riprendere gli allenamenti collettivi dal 18 maggio“.

Rimangono infatti aperti diversi interrogativi scottanti, a partire dalle responsabilità dei medici sociali in caso di nuovi contagi. Ma anche l’obbligo di quarantena per l’intera squadra in caso di nuovi casi è motivo di controversie: un simile evento bloccherebbe di nuovo il campionato, con inevitabili conseguenze da affrontare. Non è ancora chiaro nemmeno come verranno modificate le regole relative alle scadenze economiche e contrattuali di giocatori e staff in scadenza il prossimo 30 giugno.

Per quanto riguarda la SPAL, non ci sono ancora segnali che indichino l’intenzione di riprendere lunedì 18 maggio con gli allenamenti in via Copparo. Al momento il club biancazzurro è tra i pochi ad aver tenuto chiuso il proprio centro sportivo anche per gli allenamenti individuali, in attesa che dalle istituzioni arrivassero indicazioni univoche sulla strategia da seguire.