Prima della ripartenza del campionato ci saranno ancora diversi passaggi istituzionali di un certo rilievo da documentare, a partire dal consiglio federale della Figc in programma il prossimo 8 giugno. In quella sede dovranno infatti essere discussi i cosiddetti “piani B e C” (cit. Gabriele Gravina) da adottare nel caso la pandemia finisca col bloccare nuovamente il calcio.
In linea di massima il piano B riguarderebbe playoff e playout per stabilire i verdetti dei vari campionati professionistici, mentre il piano C porterebbe a classifiche calcolate con l’ormai famigerato “algoritmo” menzionato dallo stesso Gravina in un’intervista rilasciata il 30 maggio a Sky Sport. Ipotesi che piacciono poco ai club: in primis perché implicherebbero lo stravolgimento del fragile piano di ripartenza (con i relativi soldoni attualmente congelati dai network televisivi) e in secondo luogo perché si moltiplicherebbero le controversie sui criteri da adottare in entrambi i casi.
Nell’edizione del 3 giugno de La Gazzetta dello Sport, Valerio Piccioni fa notare come “il signor algoritmo entrerebbe in scena con almeno due giornate di calcio giocato per evitare che si possa scatenare il gioco dei sospetti, attribuendo al modello scelto un’origine faziosa. Mentre si studiano i parametri per la sua applicazione, emerge il fatto che la ‘cristallizzazione’ della classifica non potrà produrre alcun effetto a parità di partite. In altre parole: se una squadra ha giocato lo stesso numero di partite di un’altra non c’è alcuna combinazione che possa far verificare un sorpasso. In pratica l’algoritmo funzionerebbe solo nel caso in cui si dovesse fermare di nuovo il campionato, con alcune squadre che hanno giocato più partite di altre. In pratica la situazione nella quale ci si trova ora, con otto club che devono giocare i recuperi. L’algoritmo potrebbe invece essere utilizzato in caso di arrivo a pari punti“.
Nelle condizioni attuali, la SPAL può solo sperare che vada tutto liscio e si giochino effettivamente le dodici giornate rimaste sul calendario, perché l’algoritmo la condannerebbe senza appello alla retrocessione in serie B. Secondo quanto sostiene Repubblica, l’algoritmo prenderebbe in considerazione tre fattori per la definizione della classifica: il rendimento in casa e in trasferta, il numero di gare giocate e i gol segnati. Spiega così Matteo Pinci: “L’algoritmo non prenderà in considerazione invece il valore delle avversarie passate e future. Insomma, aver battuto la Juventus non vale più che aver sconfitto il Brescia, perché la matematica non può sostituirsi all’imprevedibilità del pallone. Di fatto, il sistema calcolerà la media punti in casa e quella in trasferta, poi le proietterà sul numero di partite residue per simulare una graduatoria finale su 38 partite. Con i gol segnati dentro e fuori a fare da ulteriori ‘correttori‘”.
Se si considera che la SPAL ha il peggior attacco della serie A, il secondo peggior rendimento interno (peggio ha fatto solo il Brescia) e il secondo peggior rendimento esterno (sotto c’è solo l’Udinese) l’algoritmo non lascerebbe scampo ai biancazzurri. Secondo la simulazione stilata da Repubblica, la squadra di mister Di Biagio chiuderebbe penultima, addirittura a 10 punti di distacco dalla coppia formata da Lecce e Genoa. Con i salentini che verrebbero spediti in serie B per una questione di decimi di punto.
“Mi dispiace che la parola algoritmo abbia dato l’idea di stravolgere il merito sportivo, – ha detto Gravina in un’intervista a Tutti Convocati su Radio 24 – invece è semplicemente un procedimento sistematico di calcolo per arrivare a una classifica ponderata per far sì che tutti siano nelle stesse condizioni. Non so se tra 3 o 4 giornate di campionato tutti avranno disputato le stesse gare: cosa vogliamo fare, cristallizzare la classifica e non tenere conto che qualcuno ha giocato meno ed è penalizzato? Non è una media secca ma tiene conto di tanti correttiviquali partite in casa, fuori casa, gare da giocare, gol fatti e subiti. Tutte quelle cose che possono dare un principio di equità a una classifica che deve essere ponderata“.