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Otto giorni e poi si riprenderà a giocare. Da tempo Walter Mattioli va ribadendo che la SPAL se la saprà giocare per salvezza e il concetto è stato espresso anche nel corso di un’intervista a Radio Sportiva nella mattinata di lunedì 15 giugno: “Il fatto che sia stata cambiata la norma sulla quarantena è senz’altro positivo, personalmente avevo sempre sperato venisse fatto questo passo. Gli eventuali playout per la retrocessione sarebbero dipesi molto dalla fortuna, mentre giocare dodici partite ci dà la possibilità di dimostrare se valiamo o meno. Nel caso di una retrocessione questa arriverebbe sul campo. Mi sarebbe dispiaciuto dover andare andare in serie B per via di un algoritmo. E’ vero che abbiamo fatto un girone d’andata negativo, ma è chiaro che il ritorno può cambiare tante cose. Mi viene in mente la rimonta fatta dal Bologna l’anno scorso. Noi abbiamo cambiato allenatore e tante altre cose e spero che quanto fatto ci aiuti in questo finale difficilissimo che ci aspetta. Giocare ogni 3-4 giorni con gli stadi vuoti non sarà facile, però quantomeno avremo la possibilità di giocarcela fino alla fine“.

Il presidente, sollecitato sull’argomento, si è poi di nuovo soffermato sulle separazioni con Semplici e Vagnati in questa prima parte di 2020: “Tutti e due hanno fatto un grandissimo lavoro negli ultimi anni. Quando Davide mi ha chiesto di poter andare a fare un’esperienza diversa gli ho detto immediatamente di sì. Per la sua carriera era giusto che facesse questo passo ed è andato in un club che sulla carta è più importante della SPAL. Semplici aveva iniziato con noi il suo quinto anno: ha fatto grandi cose, ma in questa stagione le cose non sono andate come ci aspettavamo, né come si aspettava lui. Personalmente posso solo ringraziarlo: è probabilmente l’allenatore più vincente della storia della SPAL, amatissimo da tutti, in società e fuori. Sono sicuro che troverà presto un lavoro perché è un mister preparatissimo e una grande persona“.

Quindi una riflessione su Gigi Di Biagio e il suo possibile futuro: “E’ arrivato qui pur non avendo esperienza in serie A, ma ha portato temperamento, voglia, entusiasmo. Stiamo discutendo del futuro e posso dire che la sua impronta con i giocatori si sta vedendo. Sta mettendo al servizio dei ragazzi la sua grandissima esperienza di giocatore e in più ama particolarmente lavorare con i giovani, che è un aspetto che mi sta molto a cuore. Parleremo presto e probabilmente continueremo. Per adesso siamo contenti del clima che ha portato nel nostro ambiente. Il nostro è un club piccolo, ma stiamo lavorando con grandissima serietà per la città e i tifosi. Lotteremo sul campo in queste ultime giornate, consapevoli che 7 punti da recuperare sono tantissimi. Ma non abbiamo paura, c’è nulla da perdere. Il gruppo ha entusiasmo e dopo aver raggiunto l’accordo sui contratti sono sicuro che i calciatori saranno concentrati esclusivamente sulle partite“.

Infine Mattioli ha parlato della scelta di Giorgio Zamuner per l’incarico di direttore sportivo: “Lo conosco da tanti anni ed è stato un leader nei suoi anni di giocatore alla SPAL. Senz’altro era uno degli elementi più rappresentativi di quella magnifica squadra di Gibì Fabbri. Ci aspettiamo di poter collaborare come fatto con Vagnati e portare avanti il progetto in sintonia. Lui è entusiasta di essere di nuovo alla SPAL, ha coronato un sogno. Con questi presupposti e l’atmosfera che c’è al nostro interno penso farà bene. Gli servirà un po’ di tempo per ambientarsi, ma qui ci sono mezzi e persone per supportarlo al meglio“.